Da dieci minuti Magnus era seduto in quel pub e ancora quel luogo continuava a sembrargli troppo normale. La persona con sui si doveva incontrare non era nuova ai ritardi, ma Magnus era comunque inquieto e anche un po' arrabbiato, visto ciò che aveva visto quella mattina. Con Alec era riuscito a fingere come meglio poteva e non era neanche sicuro di esserci riuscito del tutto. Alec sembrava aver capito che doveva sbrigarsela da solo o forse non ne aveva la benché minima idea. Magnus ci avrebbe pensato più tardi o comunque dopo aver parlato con il grandissimo maleducato che sembrava volergli dare buca. Magnus lo aveva messo in conto e infatti, lo avrebbe pedinato sotto casa se fosse stato necessario. Avere la magia aveva i propri vantaggi dopotutto. Come sapere accidentalmente la locazione di una persona. Proprio mentre ci pensava, la porta di quel pub desolato dal mondo si aprì ed entrò la persona che stava cercando. A Magnus sembrava che più si avvicinasse più la sua camminata diventava calma e rilassata. Forse era lui che era troppo nervoso e gli dava fastidio che tutti si comportassero normalmente dopo quello che aveva visto. A differenza degli altri però, lui sapeva. E sapeva che lui sapeva. Quindi un po' di anticipo e un ritmo più veloce sarebbero stati consoni alla situazione. Meliorn si sedette mantenendo la sua linea delicata e silenziosa. Aveva come al solito la sua faccia strafottente e la solita postura composta dei Seelie e niente faceva presagire che dovesse dirgli qualcosa di importante e vitale. Magnus attese 5 secondi che neanche contò pienamente prima di rompere il silenzio.
"Mi puoi spiegare che cosa ho visto ieri sera?"
Meliorn spalancò le sopracciglia reagendo come se uno sconosciuto gli avesse posto la domanda.
"Quello che hai visto te ieri lo puoi sapere solo tu"
"A meno che tu non mi voglia mentire, cosa che da centinaia di anni puoi fare, puoi dirmi la verità senza giri di parole"
Magnus non sapeva se ciò che aveva detto avesse avuto un effetto su Meliorn, ma fece spuntare un sorriso beffardo che, sulla sua faccia sempre annoiata, non faceva presagire niente di buono.
"Raccontami la tua di verità. Cosa hai visto tu ieri sera?"
"Quei frutti che mi hai mandato.... Erano magici. Ne sono sicuro. Ma una magia quasi viscerale... sembravano essere legati con il mio passato ma quando mi sono svegliato mi sono accorto che erano semplici mele, che puoi trovare ovunque qui a New York. Però hanno avuto su di me un effetto... strano.. mi hanno fatto sentire nostalgia del mio passato. Ho persino pensato che mangiando uno di quei frutti sarei tornato indietro nel tempo, a quando-... era tutto più facile."
Meliorn non sembrava stesse ascoltando, ma Magnus continuò imperterrito. Solo lui aveva le risposte che stava cercando e ciò che aveva provato la sera prima lo aveva spaventato.
"Quando ho morso la mela, sono stato catapultato in un'altra stanza. Non proprio catapultato. Era come in un sogno ad occhi aperti ma più tetro. L'unica luce che c'era era quella di una piccola finestra. C'erano delle sbarre di fronte a me e ho visto passare una persona scortata da due agenti del Clave. Io.. conoscevo questa persona e pensavo che fosse morta. Uccisa. Invece me la sono ritrovata davanti e a stento la riconoscevo per come... Stava male. Ed neanche io stavo bene. Non ero lucido"
Meliorn continuava a non cambiare espressione e Magnus stava nutrendo dei dubbi sul fatto che lui sapesse qualcosa in più di quella faccenda, fino a quando Meliorn lo guardò dritto negli occhi. Erano seri, quindi non doveva pensare che fosse pazzo o che stesse delirando.
"Ciò che hai visto ieri non è frutto dalla tua immaginazione. La persona che hai visto è viva come tanti altri che credevamo morti e che invece non lo sono "
per un attimo gli sembrò che i suoi sensi non reagissero più. I polmoni rifiutavano l'aria e la vista gli tremò per dei secondi che parvero interminabili. Se fino a un momento prima la mente di Magnus era affollata di pensieri, adesso non riusciva a fermare le immagini e i nomi di chi aveva smesso di cercare anni addietro. Amici di cui aveva pianto la sua scomparsa e conservato i ricordi più vividi nella sua mente e che invece erano a poca distanza da lui torturati e ispezionati per chissà quale ragione. "Ma sono vivi" una voce gli sussurrava dentro la testa.
"Come è possibile che siano ancora vivi? Come hanno fatto a tenerli imprigionati per anni senza che nessuno sapesse niente?"
"Non so in quanti siano ancora vivi e se qualcun altro oltre a noi lo sappia. In tutti i casi se qualcuno lo avesse saputo non ha parlato per paura di essere imprigionato anche lui ."
"Cosa stiamo aspettando allora? Andiamo a liberali!"
Meliorn lo bloccò prendendogli il braccio fermamente. Magnus gli lanciò un'occhiata paonazza. Non poteva aspettare sapendo che delle persone stavano soffrendo dentro una cella.
"Magnus, capisco come ti senti. Anche io voglio liberare le mie sorelle e i miei fratelli seelie, ma dobbiamo pensare alle conseguenze di tale atto."
Lo stato confusionario di Magnus era così intenso che non si era neanche accorto che la porta del locale si era spalancata e che una figura minuscola si stava avvicinando al loro tavolo. La ragazza si sedette vicino a Meliorn senza troppi complimenti e quest' ultimo chinò la testa in segno di riverenza. Magnus era pronto a salvare i suoi amici sfidando il Clave davanti l'intera New York, ma a quel ritorno non era pronto. Anche se l'aspetto era quello di un semplice umano, l'apparenza non poteva nascondere anni di vita a corte. la ragazza spostò lo sguardo verso di lui e lo guardò con un'espressione attenta. Poi sorrise cortesemente rispondendo allo sguardo pietrificato di Magnus.
"Magnus Bane, vedo che sa riconoscere ancora una Regina quando la vede"
"Regina Seelie..."
La mente di Magnus era annebbiata dalle troppe domande. Erano decenni che non si avevano notizie della regina seelie e non era abituato ad avere una creatura leggendaria come lei lì di fronte a lui. lei si comportava come se non fosse questa grande cosa essere sparita per anni e comparire così improvvisamente.
"Ti starai chiedendo dove stessi durante questi anni, ma non sono tenuta a dirtelo. Quello che devi sapere è che anche io come te ho riottenuto i miei poteri"
Magnus sapeva che doveva fare attenzione a ciò che era in punto di dire e credere. Adesso che la Regina poteva mentire era più pericolosa che mai e scoprire le sue bugie sarebbe stato molto arduo.
"Non si offenderà se le dico che stento a crederlo visto che tutti le creature del mondo invisibile hanno perso la loro magia"
Lei alzò le spalle come se il punto di Magnus non fosse strettamente necessario.
"i miei poteri lavorano diversamente dai tuoi. Le piante e i loro prodotti sono la mia magia. Come il frutto che ti sei mangiato ieri. Adesso siediti che dobbiamo decidere come muoverci"
"io Non decido niente. Vado a salvare le persone che sono rinchiuse per anni in quella prigione."
"Magnus, appena varcherai la porta con la tua magia si creerà un disordine tale in cui anche i mondani saranno coinvolti. Invece se lavoreremo insieme potremmo proteggere i Nascosti in futuro"
"Non so se ti sei informata negli ultimi anni, ma il momento esatto per agire è adesso. Il Clave sta perdendo credibilità agli occhi dei suoi giovani membri e questa può essere l'ennesima prova dell'ipocrisia che si nasconde dietro"
"Io dico che fiondarsi con un'ascia di guerra non sia ciò di cui i Nascosti hanno bisogno. Dobbiamo agire con la diplomazia. Ragionaci, di chi ci possiamo fidare?"
Era troppo preoccupato che la regina lo ingannasse per rispondere a quella domanda. Non era nuova ad imbrogli e inganni e con una semplice frase sapeva rindirizzarti al suo volere a suo piacimento.
"Non riesco a pensare a nessuno che ci possa aiutare. Siamo noi gli unici Nascosti che possono spaventare il Clave a tal punto"
"E alle Sorelle non ci pensi? Ragiona Magnus. Il Clave non ti avrebbe liberato se non provasse nei confronti delle sorelle paura e timore. Se ci attiviamo diplomaticamente insieme a loro, rafforzeremo la nostra immagine e la loro tagliando il Clave dalle sue radici. Chiunque potrebbe vedere che ci stiamo muovendo pacificamente e in accordo con i nuovi Shadowhunters "
Nonostante Magnus non si fidasse della Regina, trovava il suo piano sensato ed efficace. Un'alleanza con le Sorelle sarebbe stato il modo perfetto per convincere i più scettici delle assurdità che il Clave propinava da anni sui Nascosti. Non avrebbe mai pensato di ritrovarsi d'accordo con la Regina Seelie. Guardò la regina che sembrava già sapere quale sarebbe stata la risposta di Magnus.
"Trovo che lei abbia ragione, maestà. Facciamo in modo che Nascosti e Shadowhunters finalmente collaborino"
