Alec

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Finalmente dopo il loro litigio Alec e Magnus erano riusciti a passare del tempo insieme  sul letto. Adesso Magnus aveva la sua testa poggiata alla sua spalla e Alec poteva sentire il suo fiato soffiare sulla sua pelle. Non sapeva se stesse dormendo e sperava che continuasse a farlo per un bel po'. Magnus glia aveva detto della sua idea di andare a cacciare i demoni nel cuore della notte e non gli piaceva. Brooklyn era stranamente silenziosa quella sera e Alec pensò che forse avrebbe lasciato in pace Magnus almeno per una notte.

"perché ancora sveglio?"

Alec si maledì per aver pensato così presto ad una notte tranquilla insieme.

"Vegliavo su di te"

Magnus rise e la sua risata fece ancor più venir voglia ad Alec di averlo lì con lui ancora per un po'.

"Ecco perché ho dormito così bene"

Magnus alzò la testa e Alec si fece coraggio per seguire il suo sguardo che sembrava dirigersi verso la finestra. 

"devi andare già?"

Magnus riappoggiò delicatamente la sua testa sulla spalla di Alec, ma l'ondata di fastidio che lo investiva non gli passò ancora.

"No. Non è ancora buio. Posso restare ancora per un po' "

Alec non si accorse  che stava sorridendo fino a quando non vide Magnus sorridere a sua volta. Il cuore non riusciva a sopportare la sua felicità riflessa sul viso di Magnus e anche volendo non sarebbe riuscito a nasconderlo.

"Come è andata dalle Sorelle? "

"Jace si è ingelosito perché Hodge, l'allenatore, stava allenando Clary da solo. Lo ha sfidato e lui lo ha fatto nero."

Magnus si stava sbellicando e Alec trovò la sua risata così armoniosa che per un momento si dimenticò che si stava parlando della quasi morte di Jace.

"scusa, ma a volte penso che jace si ossigeni troppo i capelli"

"penso sia dovuto a una caduta da piccolo, i capelli sono naturali"

"Secondo me se li tinge da quando era bambino e ha fatto credere a tutti che fosse biondo"

"e perché questo piano malefico?"

"non lo so, è lui la mente ossigenata non io. Posso solo immaginare che ci sia gente che preferisce inspiegabilmente i biondi"

"perché tutto questo odio verso i biondi?"

"sono tutti egocentrici. Credono di essere i più apprezzati quando invece sono la brutta copia di un golden retriver"

Alec non riuscì a trattenere le risate per quanto la teoria di Magnus fosse assurda.

"E io che pensavo che uno dei tuoi ex fosse biondo platinato"

"purtroppo sono incappato in questo errore anche io. Poi ho affinato i miei gusti fino a innamorarmi di un moro alto due metri dieci"

Magnus si avvicinò fino a poggiare le sue labbra su quelle di Alec che rispose al bacio con quanta passione possibile per fare in modo che quel momento non finisse presto. Magnus fece per staccarsi, ma Alec ormai senza un briciolo di autocontrollo si aggrappò con la bocca al labbro superiore di Magnus succhiandolo famelicamente. Un mugolio uscì dalla bocca di Magnus e Alec si chiese se fosse causato dal piacere o dal fastidio.

"Devi andare?"

Alec provò  a non sembrare dispiaciuto, ma temette che non gli riuscì molto bene.

Magnus sembrava indeciso se dire di sì o di no. La luce stava dando spazio all' oscurità, ma ancora non era completamente buio. Alec guardava Magnus attendendo una risposta quando sentì la sua mano accarezzargli il gluteo. La sua mano soffice scorrette fino ad arrivare più in profondità. Alec lo fermò con il braccio, si avvicinò all'orecchio non badando alla sua delusione per quella brusca interruzione.

"è il mio turno adesso"

non aspettò la sua risposta che già troneggiava sopra di lui. Nonostante l'eccitazione, trovò l'autocontrollo necessario per divaricargli le gambe in modo che il suo orifizio fosse alla sua portata. Si leccò le labbra all'idea e iniziò a stimolarlo con il dito. Mano mano che il membro di Magnus si alzava eccitandosi al suo tocco, quello di Alec si induriva sempre di più alla vista di tanta perfezione. Non si trattenne di dare una leccata alla punta di Magnus per poi passare sotto a stimolare ancora di più l'entrata. Infilò la lingua dentro leccando tutte le pareti circostanti e gustando il sapore di Magnus in tutti i sensi. Piano piano infilò il secondo dito, ma già era impaziente per via dell'ammontare dell'eccitazione. Di sicuro, Magnus non lo stava aiutando mentre prendeva tra le mani il suo pene offrendogli un immagine di cui difficilmente si sarebbe dimenticato. Gli tenne le mani sulle lenzuola e si avvicinò a lui.

"questo è per la tua impazienza"

Gli infilò la lingua dentro con molta più prepotenza e sentì vicino a lui le gambe di Magnus contrarsi. Sapeva che era crudele dilungare così tanto quella tortura, ma Alec non sapeva resistere alla tentazione di leccare Magnus così in profondità. Era come una esplorazione sensoriale per lui. Voleva sapere quante parti di Magnus poteva gustare prima di cadere sul letto sfinito. Sapeva che non l'avrebbe mai saputo dato che ormai anche la sua erezione stava chiedendo di concludere qualcosa che includesse il corpo di Magnus. Si allungò verso il comodino del letto dove aveva lasciato un intero pacco di preservativi e con le mani tremanti riuscì ad infilarselo uno senza romperlo. Magnus sottovoce stava mormorando qualcosa sicuramente riguardo ad Alec e alla sua lentezza nel fare le cose. Con cautela si spinse dentro Magnus e appena iniziò a beatificarsi dentro il corpo di lui gli venne un'idea. Prese le gambe di Magnus e le spostò in modo che le cosce fossero appoggiate alla sua vita, e con una semplice mossa spostò il suo corpo ancora di più sotto quello di Magnus. Lui alzò la testa come riflesso a quel leggero cambio di posizione e Alec potette vedere i suoi occhi da gatto scintillare nell'oscurità. Sorrise al pensiero che gli occhi di Magnus non potevano mentire sul suo appagamento sessuale. Iniziò a entrare e uscire dal suo corpo e più andavano avanti più sentiva l'orgasmo salirgli dentro. Magnus non riusciva a controllarsi e stringeva le cosce di Alec fino a lasciargli dei segni profondi con le unghie. La stretta si indebolì quando Alec vide il liquido bianco scorrere sul corpo di Magnus. Quell'immagine di perfezione lo fece venire poco dopo. Con le ultime forze rimaste si buttò sul corpo di Magnus e con la lingua passò per lungo in largo il percorso del liquido seminale che con il sapore esotico della pelle di Magnus formava un sapore che per i sensi di Alec era nettare divino. Magnus, anche lui senza forze, alzò la testa e lo baciò sulle labbra. Alec ricordò solamente che avrebbe voluto che quel bacio durasse un po' di più, ma non se ne lamentò perché crollò in un sonno profondo. Quando si risvegliò era notte fonda e sul letto c'era solo lui e i suoi vestiti. Cercò di non essere troppo deluso e di ritornare a dormire quando trovò un biglietto sul suo comodino.

"Non ho mai pensato che il mio sapore sulle labbra di qualcun altro fosse così buono. Sarei rimasto ad assaporarle tutta la notte. A domani. M"

alec provò ad aspettarlo fino al suo ritorno a casa, ma in realtà si addormentò pensando a Magnus e ai baci che si sarebbe rifatto restituire il giorno dopo.

Solo Due SatellitiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora