Alec

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Alec non era sicuro di come lui e Magnus fossero passati da lavarsi insieme sotto la doccia a baciarsi sul letto di quest'ultimo. Dopo tre minuti in cui Magnus si era adoperato per lavargli la ferita con dell'acqua fresca e disinfettante, lo aveva invitato a farsi la doccia con lui.

"Sai che sporco e sudato così come sei non ti farei entrare nel mio letto. E poi, hai bisogno di rilassarti Alexander"

Dopo la conversazione che avevano avuto, Alec faticava a credere che Magnus volesse dividere il letto con lui. L'odore di sandalo, l'odore preferito di entrambi, aveva impestato il bagno ma Magnus oltre ad essersi impegnato a lavare sia il suo sia il corpo di Alec non era andato oltre. Alec era confuso ma non aveva il coraggio di fare alcuna domanda. Il suo corpo voleva eliminare qualsiasi distanza tra di loro ma temeva un'eventuale reazione di Magnus. Fortunatamente, ci aveva pensato lo stregone a fare la prima mossa buttandosi sulle sue labbra. Nonostante Alec non avesse idea di cosa stesse architettando Magnus, non aveva l'autocontrollo di chiederglielo e nemmeno l'audacia di interrompere quel contatto che non aveva nascosto di desiderare da quando si era iniziato a spogliare. A Magnus non era fuggito e l'unica risposta a quel bacio poteva essere che anche il suo autocontrollo era venuto a meno. In quel momento, Magnus era sotto di lui e le sue dita formavano dei cerchi sulla parte addominale di Alec. Senza volerlo, divenne teso sotto il suo tocco e le pupille di Magnus si dilatarono sotto la luce soffusa della stanza.

"Ti volevo dire da tanto che i tuoi allenamenti stanno dando i loro frutti. Ho testato personalmente i cambiamenti del tuo corpo ogni notte"

Alec si sentì accrescere il calore sulle sue guance e fu grato che la luce fosse debole. Amava i commenti che Magnus faceva sul suo corpo mentre lui faticava a metabolizzare un pensiero che desse giustizia all'adulazione che bramava per il corpo di Magnus. Alec aveva il sospetto che invece Magnus lo sapesse benissimo e che traesse piacere nel vedere Alec ammaliato da lui. Sentì la sua mano sfiorargli la guancia che in quel momento parve prendere fuoco sotto la sua pelle. Magnus, sentendone il calore, sorrise mentre l'altra mano passò sulla schiena di Alec. Con le dita sfiorò i muscoli della spalla sinistra e scese verso la grande dorsale. In quel punto, Alec sentì il tocco di Magnus farsi più profondo mentre l'altra mano si spostò dalla guancia alla schiena arrivando sullo stesso livello dell'altra. Il viso di Magnus si avvicinò al suo e Alec inebriato dal suo odore abbassò la testa per respirarlo a pieni polmoni. Intanto Alec sentiva le dita di Magnus premere su svariati punti della sua schiena. Sopra di lui Magnus gongolava soddisfatto.

"Questi muscoli non li avevo sentiti l'ultima volta. Sto riconsiderando Hodge e i suoi allenamenti"

Entrambe le mani di Magnus scesero lentamente lungo la schiena e arrivate a quel punto Alec temette il peggio. Più i secondi passavano, più la presa sui glutei di Alec diventava sempre più forte mentre l'autocontrollo di Alec sempre più debole. La sua mente non riusciva a connettere due parole che avessero senso insieme. Spinse il suo corpo facendo capire a Magnus che voleva velocizzare i tempi. Lo sentì sogghignare  sotto di lui e un improvviso piacere prese spazio nel suo corpo. Le dita di Magnus si stavano facendo spazio dentro di lui e solamente l'idea di Magnus che entrasse dentro di lui alimentava il suo desiderio. Le dita di Magnus si fermarono e solo in quel momento Alec si rese conto di aver tenuto gli occhi chiusi.

"Direi che sei pronto, Alexander"

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Alec si risvegliò con le luci dell'alba che gli infastidivano gli occhi. Accanto a lui vide Magnus che sembrava essere sveglio da un po'. I suoi occhi non erano puntati sul viso di Alec, ma in basso. Alec seguì la traiettoria del suo sguardo e vide che puntava verso il suo braccio con la runa della vista notturna esposta. Magnus si mosse e rivolse un sorriso ad Alec.

"Buongiorno, Alexander"

Anche Alec sorrise per poi accorgersi che il braccio di Magnus era teso sopra il lenzuolo. Le dita giacevano vicino il braccio di Alec. Magnus sembrò seguire i ragionamenti di Alec e gli rivolse uno sguardo di scuse.

"Volevo solo toccarla. Non le ho mai viste così da vicino"

Il suo sguardo era basso, come se si stesse  vergognando di essere stato colto in fragrante a rubargli i soldi. Alec si sentì un po' in colpa perché non lo aveva coinvolto nel suo piano per salvare Jace e Clary e gli aveva fatto credere che volesse tenere i due mondi separati. Delicatamente gli alzò lo sguardo augurandosi che non trapelasse l'euforia dai suoi occhi. E anche da altre parti.

"Ti ho mai vietato di toccarmi?"

Magnus rise e nella sua risata Alec non vi lesse solo il riferimento al doppio senso ma anche all'emozione del momento. Infatti, Alec vide il leggero tremore che accompagnava il braccio di Magnus. Forse aveva anche paura? Dubitava che un Nascosto non potesse toccare le rune e Magnus probabilmente lo sapeva meglio di lui. Tuttavia, il dito partì da sopra l'avambraccio di Alec e man a mano che scorreva verso la runa sembrava rallentare. Appena tracciò il contorno della runa Alec sentì un brivido lungo la schiena. Lo sguardo di Magnus era concentrato sul disegno mentre le sue dita ricominciavano il giro. Alec  trattenne una smorfia quando Magnus toccò delicatamente la crosta di sangue ai lati di quello che sembrava un occhio. Magnus sembrò notarlo e lentamente si avvicinò ad Alec non perdendo la concentrazione nel suo sguardo. Il respiro sorpreso di Alec si fece più pesante quando vide la testa di Magnus avvicinarsi al suo braccio. Per almeno un minuto rimase lì a fissare la runa mentre con il pollice ne ripassava i contorni. Alec notò che si trovava in un moto d'ansia mentre fissava Magnus, ma la sorpresa rientrò nei sui pori quando sentì le labbra di Magnus posarsi sulla runa. Percepì che aveva perso il timore iniziale quando gli prese il polso per avvicinarlo con l'altro braccio. Spostò la sua attenzione sull'altra runa e ricominciò la sua ispezione daccapo. Mano a mano che Magnus continuava ogni muscolo di Alec si rilassò lasciando il suo corpo arrendersi di fronte lui. Quel lieve contatto sembrava regalar loro un'intimità nuova che li avrebbe aiutati a trovare un equilibrio tra i loro due mondi. In un mondo e in un altro aveva lasciato le sue vulnerabilità ben esposte a Magnus e gli era piaciuto più del dovuto.

"Sono bellissime sulla tua pelle. Penso ci spenderò molto tempo"

Alec si ritrovò con il fiato sospeso e si accorse solo in quel momento che Magnus si era fermato. Cercò di contenersi quando vide brillare sotto di lui gli occhi da gatto di Magnus e pensò che le sue rune non erano paragonabili in bellezza. Tenne il commento per sé e sorrise.

"Finchè il tempo è dalla nostra parte, lo spenderò con te"

Solo Due SatellitiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora