*Nella foto: gli occhi di Metthew.*
"Non importa cosa trovi sotto l’albero, ma chi trovi intorno."
-Stephen Littleword"Janny?" Una voce femminile mi chiama, riportandomi nella realtà da un sonno privo di sogni.
Sento i muscoli intorpiditi e che hanno la necessità di stendersi, volto il viso dall'altra parte, ancora decisa a dormire.
"Avanti Janny, alzati! Dormi ovunque!" La proprietaria della voce comincia a scuotermi dalla spalla, infastidendomi, sbuffo e trattengo uno sbadiglio.
Un delizioso odore di carne mi invade le narici, facendomi aumentare la salivazione e sento lo stomaco brontolare in segno di protesta.
Apro gli occhi, la vista dapprima sfocata diventa chiara e limpida, rilevando il volto di una ragazza dagli occhi scuri e i capelli ricci rossi vicino a me, che mi sorride teneramente.
"Mh?" Mugugno non ancora capace di parlare, il suo sorriso si allarga e ridacchia, "Finalmente ti sei svegliata! Tra poco è pronta la cena, sarà meglio che cominci a svegliarti! Metthew è gia in cucina ad importunare Kate con le sue battute e quel musone e tenebroso del tuo ragazzo si è dileguato chissà dove..."
Sorrido alla gentilezza di April, questa ragazza sa essere incredibilmente dolce, poi sbuffo il naso contrariata "Non è il mio ragazzo, credo..."
Lei solleva gli occhi al cielo dalla sua posizione inginocchiata, vicino al divano dove sono distesa si alza.
"Preferisci amico di letto? Comunque, hai tutta la maglia sgualcita ti conviene cambiarti, penso che Kate potrebbe ucciderti vedendoti vestita così. " Scuote la testa ridendo, con gli occhi ridotti a due piccole fessure amichevoli e il viso contratto per la risata.
Sbadiglio ancora una volta, mi faccio coraggio e mi alzo dal divano, terribilmente comodo e con passi lenti vado in camera mia.
Apro le ante dell'armadio, sedendomi sul letto ed analizzando i vestiti, vorrei poter dire che sono piegati e posti in perfetto ordine, ma non è così e questo, aggiunto al fatto che sono stordita dal pisolino, mi rende quasi impossibile capire minimamente cosa posso indossare.
"Sono abbastanza sicuro, che questo armadio non ti porterà a Narnia. Almeno, non se continui a fissarlo... Prova ad entrarci." Il terpore del sonno che prima mi avvolgeva, ora è totalmente scomparso, lasciandomi sopresa ed interdetta alla battuta del ragazzo dagli occhi color delle tenebre.
Mi volto a guardarlo, trovandolo incredibilmente vicino a me, quando è entrato?
"Sto cercando qualcosa da indossare..." borbotto, cercando di placare i battiti selvaggi del mio cuore.
Scrolla le spalle, voltandosi e se ne va.
Aggrotto le sopracciglia sospirando, massaggio la fronte con due dita, sperando forse che la tensione così scivoli via.
Mi alzo dall'armadio, prendendo il primo maglioncino, uno rosso, e il primo jeans che mi capita.
Li indosso velocemente e mi catapulto in cucina, con la fame ad attanagliarmi.
Trovo Kate cercare qualcosa nel frigo mentre Metthew, April e Sean sono già seduti attorno al tavolo, con davanti i piatti fumanti di tacchino e ce ne sono due anche nei posti vuoti, che spettano a me e a Kate.
La bionda chiude il frigo con qualche bevanda chiusa tra le sue braccia e mi scruta, "Quel maglioncino è mio?"
Io lo guardo osservandolo scrupolamente, effettivamente io non l'ho mai comprato, "Penso di si." Sollevo le spalle prendendo posto tra Sean ed April e Kate sorride, come se la cosa non la turbasse minimamente, "Brava, è natalizio! Viva il Natale, Buona Vigilia e buon appetito."
Taglio il primo pezzo della portata, "Ti sei per caso fatta una canna?"
Lei ridacchia felice, mentre io assoporo il delizioso tacchino, "Una canna di natale!"
April mi da una gomitata, "Lei e Mett si sono scolati tutta la bottiglia di liquore."
Mi indica la bottiglia di vetro davanti a lei, quasi vuota.
Sollevo le spalle, "Mi sento autorizzata a farlo anche io allora." Afferro la bottiglia di vino, che Kate ha insistito a prendere al supermercato e mi riempo il bicchiere.
In poco tempo divoro il mio piatto quando il rumore di tre notifiche, fa squillare tre cellulari, tra cui il mio.
Prendo il mio cellulare leggendo il messaggio di Erick che comunica la gara che si terrà domani sera.
Agrotto le sopracciglia, domani avrei dovuto passare il Natale con April e la sera sarei dovuta passare da mia madre, come le avevo promesso.
Incupita, protesto in un messaggio e lo invio, la risposta mi arriva immediatamente:Erick:
Domani, sarà presente un mio cliente molto importante e domani, le strade di Los Angeles saranno vuote con i piedipiatti fuori dai piedi... Sono sicuro che mammina potrà stare senza di te per qualche ora.Cliente importante? Che sia uno del traffico? Con tutta la galanteria e il bon ton di cui sono dotata, lo mando a fanculo, mettendo poi da parte il telefono, meglio non rovinare la cena che Kate ed April hanno preparato.
Già, April.
Non potrà restare sola domani sera, credo che la scelta migliore sia portarla con me da mia madre e lasciarla lì qualche ora.
Trangugio tutto il bicchiere di vino, riempendomene un altro intero e scolando anche quello.
Sento la testa piacevolmente leggera e il corpo accaldato.
La cena passa in fretta, tra chiacchiere e bevute, con tristezza ho lasciato diverse occhiate furtive a Sean, il quale sembra totalmente perso in un modo dove solo lui può accedere, non sembra avermi guardata nemmeno una volta, nemmeno per sbaglio.
Ci spostiamo tutti nel salone, mentre April dopo aver fatto un po' di zapping trova un film natalizio, molto noioso e come se non avessi dormito affatto il pomeriggio, sento di nuovo le palpebre farsi pesanti."Papino, guarda cosa ho disegnato!"
Corro con le mie piccole gambe verso la poltrona nel quale vi siede un uomo dai capelli chiari, che legge un giornalino dai colori sgargianti.
Allungo la manina, toccandogli la gamba per attirare la sua attenzione.
Lui sposta il giornalino, posandolo sul tavolino accanto a lui, mi sorride e il suo volto si riempe di rughe, alcune per la gioia, altre per l'età.
Mi guarda con i suoi occhi azzurri amorevoli, "Fammi vedere piccola peste."
Gli passo il foglio, mentre mi arrampico con fatica sulle sue ginocchia.
"È bellissimo Jane. Siamo io, tu e la mamma?"
Rido felice del complimento di mio padre, annuisco "Questo è il mio regalo per te!"
Papà mi prende in braccio, tenendomi con un solo braccio, "Allora che ne dici di scartare il tuo? Magari Babbo Natale ti ha portato quello che volevi."
Abbraccio Papà felice, "Ma certo Papà, Babbo Natale non sbaglia mai."
Si avvicina all'albero di Natale illuminato, con la mamma che si accosta a noi prendendo il mio pacco regalo e porgendomelo.
Lo afferro scartandolo con curiosità, sorrido "Ma è proprio quello che desideravo! Ma come faceva Babbo Natale a saperlo, se l'ho detto solo a voi?"
Mamma e papà ridono, "Su tesoro, è ora di andare a dormire, si è fatto tardi." Do un bacio sulla guancia dei miei genitori annuando e...Sobbalzo sul posto, spalancando gli occhi trovando la vista appannata e umidi.
Mi guardo attorno, trovandomi ancora nel salone, con il film in tv che ancora non è finito.
Balzo in piedi, andando veloce come un fulmine nella mia stanza.
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Philofobia - Non smettere mai di guardarmi 2
RomanceSecondo volume di "Non smettere mai di guardarmi." I rapporti di Jane con Sean non vanno di certo a gonfie vele, la loro non è una coppia normale, né dichiarata e ai loro problemi di cuore si aggiungono anche quelli con i loro più cari amici, Kate...