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La sfera luminosa non mostrò più niente, fluttuando vuota nell' aria.
Peter, scioccato, guardò in tralice Tony. -Pepper... È stata Pepper a mettermi il siero, a rendermi Spider-Man, non tu. Perché non me l' hai detto?-
Gli Avengers fissavano Iron Man in attesa di una risposta, sia lui che Anya avevano la stessa espressione colpevole in volto.
Amaranta, un gomito poggiato sul braccio intorno al petto, trillò entusiasta e agitò la mano vicina al viso. -Oh, questa sì che è una bella domanda. Perché l' amava, caro. L' amava così tanto e non voleva che tu considerassi lei come la persona che ti ha reso il mutante che sei. Non meritava tutto quell' odio che hai gettato addosso a Tony. Dopo tutto...- la voce vellutata accarezza la pelle d'oca del giovane mentre gli si fa più vicino, -... nessuno meglio di Pepper Potts sa che cosa significa perdere un figlio di Tony Stark.-
Lui sgranò gli occhi e collegò i pezzi, concentrandosi nuovamente su Stark. -Quando le ho chiesto di suo figlio, mi ha detto che avrebbe voluto chiamarlo Morgan. Parlava di lui?-
-Non far caso a lui, ragnetto.- lo rabbonì come si fa con un bambino la Magissa e si mise nel bel mezzo del contatto visivo tra padre e figlio, -Ti dirà solamente menzogne. Forse alcuni di voi non lo sanno, ma tanti anni fa il nostro qui presente Tony e Pepper Potts ebbero una relazione dove vi fu un figlio. Peccato che litigassero di continuo, perché Stark non si sentiva pronto a fare il padre. Erano così giovani, in fondo. Dico bene, Tony? Per via dello stress accumulato e di un incidente domestico, Morgan Stark nacque morto e Pepper cadde in depressione. Ecco perché si sono lasciati, non per altro.-
Steve Rogers smise per un attimo di respirare e vide il suo fidanzato in procinto di piangere. Non ne sapeva nulla, non gli aveva mai detto niente. Quindi era per questo che la storia fra lui e Pepper era finita.
-Sorpresi, eh? Segreto numero tre. E mi servirà il tuo aiuto, sorellina.-
Anya sospirò, scuotendo il capo. Sapeva cosa aveva in mente sua sorella e non si sarebbe prestata. -Non avrai niente da me.-
Amaranta ridacchiò e si leccò il labbro superiore, come a gustarsi la sua vittoria imminente. Raggiunse il prigioniero senza faccia e fece apparire un coltello, puntandolo alla gola della persona che smise di muoversi e urlare soffocamente. -Non vuoi un' altra morte sulla coscienza, vero, Anyesse? Tu sai chi è.-
La Magissa Bianca si morse forte la lingua per non gridare e si scambiò un' occhiata con Stark. Lui serrò le palpebre, tenne sotto controllo la nausea e annuì. Le sorelle si sfidarono con le pupille illuminate d'oro e viola.
-Spezza l' illusione, Anyesse. O lei muore.- l' avvertì e tolse il sacco dalla testa della sconosciuta, rivelando... Mary Fitzgerald.
Cosa?!
-Mamma!- Peter provò a correre verso di lei, i piedi ancora inchiodati al pavimento per colpa dell' incantesimo. -Mamma! Amaranta, lasciala!-
Com'era possibile che fosse viva? L'aveva appena vista morire!
La strega ghignò divertita e tolse con cura il bavaglio alla donna, in lacrime. -Non così in fretta, ragazzino. Forza, parla... digli chi sei.-
Mary ansimò velocemente, stringendo i pugni e tentando di tenere lontana il più possibile la lama da lei, allungandosi all'indietro. -Mi chiamo... mi chiamo Mary Teresa Fitzgerald Lewis. Sono un'ex agente dello S.H.I.E.L.D.-
-Che rapporti hai con Tony Stark?-
Mary puntò la vista verde, piangente, su Stark. Lui spostava lo sguardo da lei a suo figlio, ignorando i suoi amici nella confusione più totale. Alla fine, annuì.
-Era la mia missione. Luglio duemilauno, avevamo scoperto che Stark progettava delle armature con armi letali in grado di volare e combattere, Nick Fury mi aveva mandata da lui sotto mentite spoglie di segretaria. Quando mi sono ritirata, Natasha Romanoff ha preso il mio posto col nome di Natalia Rushman.-
Black Widow corrugò la fronte, non capendo. Quella donna non la conosceva, non l' aveva mai vista.
-Molto bene.- sorrise fiera Amaranta e la prese per i capelli, tirandoglieli e mirando il suo volto verso Peter. -Ora rispondi a questo. Lo vedi quel ragazzo? Di' a tutti i presenti la verità: è tuo figlio, sì o no?-
Peter si congelò, intorno a lui tutto si stava oscurando e poteva vedere solo la donna che aveva appena chiamato mamma.
Il labbro di Mary tremò e una lacrima le rigò una guancia. Singhiozzando, gli sorrise triste. -Mi dispiace, no. Non lo sei. Sono sposata con Gale Lewis e ho due figli, di dodici e quattordici anni. Tu non sei mio figlio.-
Che...
-No, tu... tu sei... tu mi hai...- balbettò e provò un principio di morsa al petto.
Amaranta spinse con più insistenza la lama sulla sua pelle. -Anyesse, spezza l' illusione, adesso!- ordinò a gran voce.
Contro la sua volontà, Anya chiuse gli occhi. Stringendo la mascella, una luce le scorse visibile nelle vene. Un grido liberatorio le scappò di bocca e la luminosità si espanse. Colpì tutto intorno a lei, entrò nelle menti e fece vedere nei ricordi la realtà dei fatti.
Tutti ricordarono il vero passato. Nick Fury, Hailey, Happy... persino la rete web aveva ripreso le sue vere informazioni.
Peter si voltò, la sfera da dorata era divenuta violetta. Mostrò un' immagine che aveva già mostrato, solo che si stava materializzando in modo diverso. Mary, la dolorante donna col pancione seduta nell' auto di Stark, cambiò aspetto; capelli, occhi, pelle, vestiti... e ad agitarsi in preda alle urla per il parto prematuro imminente fu Virginia Pepper Potts.
-Pepper...- soffiò fuori Bruce, bianco in faccia come tutti gli altri.
Peter aveva assunto un' espressività di puro caos, esterrefatto. Sentiva paura, confusione, indignazione... non capiva più.
Pepper Potts... mia madre.
-Com'è possibile?- Clint fece la domanda che assillava tutti.
Tony tenne dentro la voglia di lasciarsi andare, di strillare ogni suo sentimento, perché ora aveva ricordato tutta la storia. La vera storia.
-Pepper...-
-Da quanto tempo, vero?-
-Mi sei mancata, ogni giorno.-
-Non avremmo dovuto farlo.-
-Ti sei sposata? E col mio nuovo collega, per giunta!-
-Secondo te l' ho fatto di proposito?!-
-Non possiamo crescerlo insieme, io e te? Come doveva essere per Morgan.-
-Io amo Richard adesso, Tony. Devi lasciarmi andare.-
-Non mi arrenderò senza lottare, è mio figlio.-
-È mio e di Richard, non tuo.-
-Non morire, ti prego... Ti amo ancora, ti ho sempre amata, Pepper, solo tu.-
-Aprimi.-
Urla, pianti, grida, sangue.
-Resisti, Pepper!-
-Fallo! Fallo uscire!-
-Resta sveglia, Pep. Non lasciarmi.-
-Dammi la siringa. Happy, avvicina Peter.-
Il primo vagito di un neonato.
-L' avresti fatto anche tu... per Morgan.-
E Stark la perse, la voglia di combattere, la voglia di rimanere in vita sapendo quello che era successo davvero.
-Ma che bel colpo di scena! Non trovate?- Amaranta fece sparire il pugnale, permettendo a Mary di respirare di nuovo normalmente. -Pepper Potts, o meglio, Pepper Potts Parker... la chiave del passato di Peter Parker. La vera madre. Chi l' avrebbe mai detto, eh?-
-Farai meglio a spiegare.- pretese il capitano.
Lei fece spallucce. -Se proprio insistete. Vedete, mia sorella e Stark hanno mentito per tutto questo tempo. Si erano già incontrati, tanti anni fa, il giorno dopo la nascita di Peter. Lei gli aveva detto di conoscere i Parker, di essere stata allevata da loro come una figlia insieme a me, e di essere una Magissa. È stata Mary a liberarci dall' Hydra parecchio tempo fa, sì, ma ci diedero in costudia a Richard Parker, che all' epoca era uno scienziato ingaggiato dello S.H.I.E.L.D. Lui e Pepper, loro erano i nostri genitori per noi. Per quanto riguarda il resto, sapete che Richard e Tony si sono ritrovati a lavorare insieme e, così facendo, Pepper e Tony si sono ritrovati vicini praticamente sempre. E poi, cos'è successo? Una donna col pancione costantemente insieme al fatidico playboy e irraggiungibile Tony Stark? Oh, la stampa ha dato di matto! Com'è che faceva di titolo una rivista di gossip? Ah, sì! "Stark incastrato, ochetta di turno rimasta incinta!".-
Tony si sporse con un brusco movimento, dando l' impressione di star tirando delle catene invisibili.
-Questo spiega perché non ci sono foto dei tuoi genitori da nessuna parte, neppure su internet, mio dolce innocente Peter. O almeno, non c'erano fino ad oggi. Tony chiese a mia sorella di creare un' illusione duratura su tutto il mondo per proteggere te e il buon nome della sua amata. Che cosa tenera, da far venire la carie... Lei accettò e Mary, la buona e disponibile Mary, si offrì come sacrificio per prendere il posto di tua madre nella finzione. Un piano perfetto, dato che voleva abbandonare lo S.H.I.E.L.D. per poter ricominciare da capo la sua vita con un nome falso. Così facendo è sparita e, facendo lo scambio usando la magia, tutti hanno creduto che tua madre fosse la defunta Mary Parker. Tony compreso. Ha dimenticato che fosse morta la donna che amava in quel modo orribile, si stava distruggendo tra lavoro e alcol. Ha ricordato tutto, e lo stesso Anyesse, solo poco dopo che si sono incontrati ancora mesi fa. Insomma, ha ricordato che Pepper fosse tua madre, ma non l' esperienza vissuta da lui stesso. Che racconto complicato, non trovi?-

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Commentate, grazie! :)

-Kitta♡

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