Tony venne rilasciato di colpo e sbattè con la schiena al suolo. Il ronzio di una motocicletta si fece largo nell' aria, spuntò da dietro un angolo dell' edificio e ne scese di corsa Michelle Jones, fregandosene se cadeva a terra. La ragazza era in lacrime e scrutava con orrore quello spettacolo.
-M.J., cosa...?- Bruce si teneva a sua moglie per stare in piedi, la gamba di nuovo normale grazie ad Anya, e con lei aveva sgranato gli occhi alla vista dell' adolescente.
Amaranta si congelò. Che ci faceva quella ragazzina lì?
-Billy.- ripeté esitante lei, facendo un passo verso il suo ex migliore amico.
Lui rimase a guardarla, quasi stentasse a capire chi fosse. Piegò la testa e annusò l' aria. -Michelle...-
Lei annuì piano, sorrise e allungò una mano, tirando su il naso. -Sì... sì, sono io, Billy. Sono io, Peter. Sono davvero io. Guardami. Andrà tutto bene. Sono qui, ok? Sono qui per te. Sono la tua M.J. e sono tornata per te. Perché sapevo che avevi bisogno di me.-
Venom traballò, non sapendo se avvicinarsi o meno. La melma si ritrasse, lasciando andare gli adulti. I sosia restarono fermi come statue, letteralmente, come se fossero fatti di ceramica. -M.J.-
-Sì.- annuì di nuovo, -Ti ricordi di me? Gli scherzi? Le caramelle che rubavi per me? I soprannomi e le prese in giro? Il ballo? Quel bacio d'addio che non ti ho mai dato? E quello che mi hai dato tu davanti a tutta la scuola?-
Non lo vedeva da mesi ed era ancora arrabbiata, ma vederlo in quello stato la uccideva dentro lentamente come un veleno.
-M.J.- esitò, -Male...-
Michelle singhiozzò e strinse le palpebre, nuove lacrime calde le caddero sulle guance. -Lo so. Lo so che fa male. Qualunque cosa sia, lo risolveremo insieme, d'accordo? Non me ne vado più. Non me ne andrò più, Peter, te lo prometto.-
Amaranta prese dei sospiri per tenere a bada la rabbia. Non sarebbe stato così semplice stavolta togliere il simbionte dall' ospite, poteva stare calma.
Con cura e timore, le mani del mostro e della ragazza si trovarono e si unirono.
-M.J.- negli occhi bianchi parve nascere una nuova luce, -M.J. resta?-
Per la terza volta, annuì e si avvicinò senza paura. Gli poggiò una mano sul viso melmoso e l'oscurità si ritrasse, come scottata, permettendole di toccare carne vera. -Sì, M.J. resta. Per sempre. Mi dispiace, Billy. Ti amo.- soffiò con disperazione, lo rivoleva indietro. Senza pensarci, si alzò sulle punte dei piedi e lo baciò. Altra melma si ritrasse e la sua bocca andò contro un' altra bocca.
Il buio si allontanava man mano che Peter e Michelle si avvicinavano l' uno all' altra. Fu un bacio pieno, colmo di calore, passione, un senso di mancanza reciproca e perdono. E quando lui le mise una mano intorno alla vita e l'altra a tenerle la testa, le braccia non avevano più alcuna traccia di nero.
-L' amore. L' ha salvato.- sorrise di poco Clint, provato e stringendosi la spalla ferita.
All' improvviso, Peter allontanò da sé la ragazza e Venom mostrò gli occhi sulla sua faccia, ruggì unendo le loro voci, si ribellò e provò ad attaccare ancora.
-Non sarà semplice dividerli stavolta.- Captain America riprese da terra il proprio scudo, -Non dobbiamo solo separare Peter da Venom, dobbiamo uccidere il simbionte o non ci sbarazzeremo mai di lui.-
Anya era rimasta ferma dov'era, stava ragionando su ciò che le era capitato. Venom non l'aveva attaccata. Venom non l'aveva mai attaccata. Perché?
Pensò, pensò, ci ripensò e... eccolo.
Oh, no.
Venom non aveva mai attaccato lei, Amaranta o Loki. Sua sorella era la sua creatrice, Loki aveva prestato i suoi poteri nella creazione, ma lei...
E si ricordò di uno dei loro soggiorni ad Asgard. Quando Amaranta stava progettando la creatura più potente di tutte.
Le Magisse unirono gli sguardi. -Hai rubato la mia magia per creare Venom, non è così? Tanto tempo fa. Per questo non mi ha mai uccisa, faccio parte di lui. Sono io... io sono il settimo elemento che compone Venom.-
Amaranta scosse il capo, sghignazzando derisoria. -Non mi avevi lasciato altra scelta, Anyesse. Non volevi partecipare, non volevi aiutarmi. Ti avevo detto che poteva eliminare Thanos e tu ti sei rifiutata!-
-Perché sapevo che qualsiasi cosa sarebbe stata, se fosse stata in grado di far fuori Thanos, chissà cosa avrebbe potuto fare a tutti gli altri, a tutti noi!-
Lei ghignò. -È troppo tardi, sorella. Posso controllarlo. Thanos tra poco sarà qui e il mio Venom, finalmente perfetto, potrà ammazzarlo senza problemi. Nessuna apocalisse. Nessuna decimazione.-
Anya pianse e strinse le labbra in una linea retta, afflitta. -Davvero non lo vuoi capire? Non sarai forte quanto basta una volta che sarà tutto finito e lui... Peter... ucciderà chiunque sarà sul suo cammino.-
Amaranta serrò i denti e rilasciò un respiro tremante. -Potrò farcela, Anya. So quello che faccio.-
La bionda scosse la testa e sorrise, come a rabbonire un bambino. -No, non lo sai. E no, non puoi.- singhiozzò. Guardò gli Avengers, stavano riprendendo fiato e cercavano di capire come poter aiutare Peter. Suo fratello si stava ribaltando su sé stesso, sbatteva più volte il corpo a terra e la melma gli si appiccicava addosso come colla.
Questa era la sua famiglia. Queste persone erano le sue gemme dell' Infinito personali. Ciò per cui era valsa la pena tutto quanto.
Anche questo.
-Non mi lasci altra scelta, Amaranta.- Anya indietreggiò, continuando a guardare la Magissa Nera negli occhi. Con lentezza, si stava avvicinando a Peter. M.J., in mezzo a loro, fissò prima uno e poi l' altro.
-Che stai facendo?- Amaranta fece un passo in avanti e cercò di comprendere le sue intenzioni.
-Quello che avrei dovuto fare tanto tempo fa.- non smise di sorridere, la voce controllata e determinata. I suoi occhi caddero per un attimo su Tony e i suoi amici. -Tocca a voi adesso.- annuì e tornò a concentrarsi su Amaranta. -Nonostante tutto, ti ho sempre voluto bene, sorella.-
Tony si spaventò nel vedere un fascio di luce circondarle la mano, sicuro che con quello avrebbe colpito suo figlio. Stava per correrle incontro e pregarla di fermarsi, quando lei sorprese tutti: si voltò con uno scatto e la mano luminosa prese quella di Michelle Jones.
-No!- Amaranta eruppe in un grido.
Una luce partì dall' unione delle due ragazze, creando una barriera intorno a loro. M.J. provò un' ondata di calore, piacevolezza ed energia. Le entrò nelle vene, le attraversò il braccio fino ad arrivare alla spalla.
-I miei poteri vanno oltre il mio essere umano. Liberati dal corpo, liberati dal guscio; esci dallo spirito.- la voce di Anya divenne un eco, che si ripeté nello spazio e nel tempo.
L' onda raggiunse le altre vene, le arterie, gli organi e le ossa. Si sentì forte, colma, invincibile, e quando Anya le prese l' altra mano facendogliele incrociare... quella potenza le arrivò al cuore. Fu quella a fallo pompare di più, più vivo che mai.
-Tutto ciò che ho lo avrai tu, tutto ciò che sono lo sarai tu. Sei l'unica di cui si fida.- continuò lei, gli occhi non si lasciavano un secondo. La terra sembrò tremare, il vento aumentò. -Tu non hai ancora smesso di parlare. E allora parla. Se saranno cento, tu urla. Porta il mio messaggio, porta la mia voce. Perché so che tu non starai zitta. Amalo per me!-
Tutti furono costretti a coprirsi la faccia per il bagliore accecante che si era provocato dopo quelle parole. La prima cosa che vide Steve Rogers furono gli occhi di Michelle Jones. Non erano più scuri o normali... erano dorati. Luccicanti.
Come quelli di Anya.
La seconda cosa che notò fu Peter, steso a terra e svenuto. Il simbionte non c'era più.
M.J., affannata, si esaminò. Si sentiva diversa, più forte. E poi si sentì debole a ciò che vide.
Cosa...?
La sua amica le sorrise, le fece un cenno con la testa, batté le palpebre degli occhi azzurri umidi e... e si sgretolò come polvere nell' aria, svanendo nel nulla.
Michelle rimase di sasso, tremante, gli avambracci ancora tesi in avanti. -Anya... Anya...-
Non riusciva a parlare. Non ce la faceva.
Non può essere... lei non è...
In cuor suo, aveva capito. Anya era morta. Si era sacrificata per salvarli. E lei era la nuova Magissa Bianca.
-Noooo!- Amaranta si disperò in un latrato agghiacciante e cadde in ginocchio, tirandosi i capelli e strillando acuti mostruosi. -Anyesse! No!-
Non doveva andare così!
-Mia signora...-
No! Non voleva starlo a sentire, quel leccapiedi! Non doveva finire così, sua sorella non avrebbe mai dovuto capire niente!
Con il gesto di una mano, Amaranta girò di botto la testa a Otto Octavius e gli ruppe il collo, uccidendolo sul posto. Fece una nebbia di fumo e sparì assieme a Beck e al suo dolore.
Le dita di M.J. avevano dei tremori molto forti, gli stessi che aveva la squadra alle gambe. E fece l' unica cosa che in quel momento voleva fare: andò dal suo Billy.************************************
Commentate, grazie! :)-Kitta♡
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The Hero's Secret
FanfictionDedicato a chiunque non abbia un buon rapporto col padre. Se non avete mai visto i film della Marvel, ATTENTI AGLI SPOILER. Contiene le storie: • Iron Dad • Spider Son • Magissa Peter Parker non è altro che un sedicenne del Queens, New York, che des...