Aprile ritorna una seconda volta, più fresco e piovoso di come già non lo fosse stato l'anno precedente. Questa volta però, anziché partire da Tomiya, ci spostiamo a Sendai. Saranno sì e no le sei del mattino e, tra le case del centro città, una in particolare ospita al suo interno una persona che noi già conosciamo: il nostro caro Yuu, raggomitolato nel caldo del suo letto, rilassato e ancora nel mondo dei sogni. La porta della sua stanza si apre leggermente e Fubuki sbircia al suo interno per verificare se il figlio sia ancora addormentato o se sia già sveglio, ma la risposta non attende ad arrivare.
Da quando è stato sospeso sono passate due settimane e oggi dovrebbe essere il primo giorno di scuola al Karasuno, peccato che lui non potrà essere presente né alla cerimonia di apertura dell'anno scolastico, né ad accogliere le nuove matricole all'allenamento della squadra di pallavolo. Chissà se Asahi si presenterà in palestra quel pomeriggio.
-Dorme?
Domanda Tobio al figlio, il quale chiude la porta il più piano possibile per evitare di svegliare il ragazzo.
-Profondamente. Ci pensi tu appena si sveglia?
-Intendi a fargli una delle mie solite colazioni? Sai già che la risposta è certo!
-Non torno a pranzo, devo sistemare delle cose in ufficio e penso che rimetterò apposto anche la scrivania, dato che è un completo disastro ultimamente: sempre piena di piante di appartamenti e progetti incompleti. Non aspettatemi tu e lui.
-Va bene. Senti, Yuu non giocherà a pallavolo per un mese e sono quasi sicuro che se dovesse riprendere a maggio potrebbe farsi male. Hai già pensato a qualche modo in cui fargli fare attività fisica perché resti allenato e non perda abilità?
-Non so, papà, troverò un modo, e se non dovessi trovarlo,sono sicuro che ci penserebbe lui, a costo di dover giocare con la squadra delle ragazze o delle mamme o anche con i bambini più piccoli di lui.
Dice per poi prendere la giacca e aprire la porta. Fubuki lavora come architetto in un azienda e ultimamente è molto impegnato tra progetti e stampe. torna sempre a casa tardi e passa davvero poco tempo con Yuu e e Tobio.
Anche nel dopo pranzo l'uomo non si ferma. Ha una caterva di cose da mettere in ordine prima di poter ritornare a casa e il fatto di dover posticipare ancora questo 'mettere apposto' lo manda su di giri, quindi o lo fa oggi o non lo farà mai più
-Fubuki?
-Dimmi, Helena, che cosa succede?
Domanda lui alla collega dopo aver riposto nel cassetto la seconda pila di documenti.
-Ha chiamato il tipo della casa in periferia e ha detto se possiamo posticipare il colloquio tra un paio di settimane, devi solo dirmi se a te va bene farla a fine aprile o se vuoi posticipare ancora.
Un sorriso si forma sul viso affaticato dell'uomo, il quale guarda la collega come se avesse appena vinto la coppa dei campioni.
-Sapevo fin da subito che eri la socia migliore che potessi scegliere! Comunque, mi va bene tra un paio di settimane, anche perché se posticipiamo troppo finisce che non abbiamo più abbastanza tempo per consegnare il progetto ai muratori e quindi il suo desiderio di avere la seconda casa qui per passare l'estate si frantumerebbe. Mi dai davvero delle meravigliose notizie, sappilo.
-Problemi a casa?
-Yuu... oggi avrebbe dovuto ricominciare a scuola, ma la punizione prevede la sospensione per la prima settimana di lezioni e per il primo mese di scuola non può frequentare il club serale, e di conseguenza starà a casa una settimana senza fare nulla, stravaccato sul divano a guardare partite su partite e a piangersi addosso per l'errore commesso. L'unica cosa di cui sono contento è il fatto che non abbiano deciso di bocciarlo. Cosa racconta Roxanne del primo giorno da studentessa del secondo anno?
-Che i ragazzi sembravano molto seccati, non solo per l'assenza di tuo figlio, ma anche perché a quanto pare alla 2-3 è stato tolto ingiustamente un professore che avrebbe dovuto avere la continuità per tutti e tre gli anni delle superiori.
-E chi è?
-Overlay, uno molto bravo sia a spiegare che a capire i ragazzi. Mi sembra anche di ricordare che si occupasse dello sportello d'ascolto. A parte questo, volevo proporti una cosa.
-Dimmi pure, tanto qui ho finito. Vuoi un caffè?
Afferma chiudendo il cassetto e avvicinandosi alla portentosa macchinetta.
-Volevo chiederti se a te va bene che io alleni Yuu in questo mese nel quale è fermo e non può allenarsi a scuola. Oggi sono libera e posso iniziare fin da subito ad allenarlo.
-Perché faresti questo? Sappiamo entrambi come Yuu ha trattato Roxy e del fatto che ormai non si parlino più. Ha fatto soffrire tua figlia, quindi perché lo faresti?
-Perché Yuu non voleva: era confuso, e frastornato da tutto quello che stava accadendo in quel momento che ha detto cose senza veramente pensarle. Capisco la rabbia di mia figlia e il fatto che tu mi chieda un perché su questa mia scelta. Lo faccio perché Yuu è un bravo ragazzo e, anche se non lo dimostra ha un gran cuore e non mi sembra giusto che resti totalmente senza fare attività fisica. Da quel che so nessuna delle nuove matricole della maschile del Karasuno è un libero, quindi se riprende a giocare e non riesce a ricevere neanche mezza battuta, il Karasuno non ritornerà mai più a essere una delle squadre più forti della prefettura.
-Ti devo per forza di cose un favore enorme, Helena, stai facendo un sacco di cose per me in questo ultimo periodo e adesso vuoi aiutare anche Yuu.
-Il favore che devi farmi è portare tuo figlio ai campi da gioco alle 17 di questo pomeriggio, niente di più per un amico.
-Dove mi stai portando e perché mi hai detto di prendere la roba per giocare?
-Lo vedrai, non avrai mica intenzione di restare fermo tutta la settimana senza muoverti neanche un po, mi auguro.
risponde il padre a suo figlio nel mentre che cambia la marcia e gira il volante.
-Esattamente da quando è che ti interessi di pallavolo e soprattutto alleni?
-Chi ti ha mai detto che ti devo allenare io?
Ferma la macchina in un parcheggio vuoto davanti ai campi sportivi. Entrambi scendono e Yuu è sempre più confuso su quello che ha intenzione di fare suo padre.
-Io continuo a non capire.
-Fubuki, allora ci sei riuscito.
Una voce femminile chiama suo padre da lontano. Yuu si gira. Una donna sta muovendo il braccio da destra a sinistra. Non avrà più di cinquant'anni pensa il ragazzo. Poi mette a fuoco meglio. Helena? La stessa Helena madre della sua ex? Che si stia per prendere una ramanzina con i fiocchi?
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Penso di star bene
Fanfiction[sequel di Ricorda di essere amato!] Non sono mai stato veramente innamorato, ma mi piacerebbe davvero esserlo. Non mi importa che sia un ragazzo, una ragazza o qualsiasi altro genere. Se mai mi capiterà di innamorarmi davvero di qualcuno, ringrazie...