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Yuu si gira e sgrana gli occhi alla vista del ragazzo che lo ha fatto girare.

-Seiji? Che ci fai qui?

-Come che ci faccio qui? Ho un appartamento qui perché lavoro qui in una piccola officina. Stai tornando a casa?

"Ha un piccolo appartamento a Sendai e lavora lì durante la settimana". Dovrebbe ascoltare più spesso sua madre quando gli parla, anche se è incazzato con lei per un idiozia.

-Sì, ma il bus, a quanto pare, non si decide a passare. Tornerò a casa a piedi.

-Ti va di salire a mangiare qualcosa? Dopo cena ti riaccompagno io con il motorino, non preoccuparti.

-Sto tornando dall'allenamento, non so quanto tu sopporti la puzza di sudore.

-Tranquillo, lavoro con la benzina e fidati che anche la benzina puzza tanto, Yuu.

Yuu accende il cellulare e guarda l'ora. In effetti è tardi e il bus passa tra altri venti minuti, quindi arriverebbe a casa intorno alle nove. Chiamare papà per avvisarlo non costa niente.

-Sicuro che non sia un problema per te?

-Certo, dai vieni!

-Va bene, se aspetti cinque minuti che chiamo mio padre e lo avviso che non torno per cena.

Dopo aver telefonato, Yuu e Seiji salgono le scale che conducono alla porta dell'appartamento di Seiji e, appena entrano, il più grande fa accomodare il suo ospite sul divano. Yuu si guarda intorno e scruta con quei suoi meravigliosi occhi la struttura di quel posto: è un semplice appartamentino da studente con un angolo per la cucina e due porte scorrevoli. Una è sicuramente il bagno e forse l'altra è la camera di Seiji. Al centro del salotto si trova il divano dove si è seduto Yuu e davanti a esso si triva un piccolo mobile con sopra il televisore; dietro di lui, invece, c'è il tavolo con le sedie. Aguzza un poco l'occhio e si rende conto di una cosa: accanto alla porta d'ingresso è esposta in bella vista un meraviglioso basso nero e bianco. Yuu si alza da divano e si avvicina per ammirarlo al meglio della sua bellezza. È dannatamente perfetto. Il ragazzo ha sempre avuto la passione per suonare, ma fino ad adesso si è solo interessato alla batteria e di meno agli altri strumenti. Ultimamente ha provato a suonare la chitarra acustica che ha suo padre, ma non è andata bene. Non è che non sa come si suona, è che non è mai stato bravo a suonare la chitarra fin da quando ha iniziato a seguire le lezioni del maestro, dieci lunghi anni fa. Preferisce di gran lunga fare il pazzo con la sua batteria che suonare la chitarra. Però, cazzo, quel basso è dannatamente spettacolare, mannaggia a Seiji che lo ha comprato.

-Ti piace? Me lo hanno regalato i miei amici per il diploma quasi due anni fa. Un tempo avevo una band con un paio di amici e il mio basso si era rotto, quindi ho dovuto aspettare che mi diplomassi per ottenere un nuovo e fiammeggiante basso.

-È meraviglioso. Suoni ancora per caso?

-Magari, vedi i miei amici sono partiti a Tokyo per studiare, e io invece sto facendo quello che alcuni chiamano lo studente-lavoratore. Di mattina seguo le lezioni universitarie online e di sera lavoro in officina.

-Ti lascia davvero senza fiato...

-Tu suoni? Sei la prima persona che rimane così ammaliato da Lui.

-Suono la batteria e qualche volta mi capita di improvvisare qualcosa con la chitarra acustica, ma con quest'ultima ho avuto qualche diverbio, quindi sto provando con il pianoforte. Un mio amico ha il pianoforte a casa sua e quando sono a Tomiya da lui mi capita di metterci mano.

-Un batterista... in effetti hai un po l'aspetto da punkettaro

-Tu sei un misto tra punk e rock e questo mi piace.

-Oh, grazie, Yuu. Cosa ti va di mangiare? Ho un po di riso e della carne. Mi sembra anche di aver visto un resto di curry in dispensa. Hai qualche allergia strana?

-No, sono solo diabetico, ma ho abbastanza insulina in borsa, non ti preoccupare.

-Okay... pollo al curry ti va?

-Assolutamente sì!

Urara aveva ragione. Yuu dovrebbe darle retta più volte quando parla e smettere di pensare che non lo capisce davvero. Lui e Seiji non avranno iniziato nel modo migliore, ma stanno imparando a conoscersi e stanno emergendo un sacco di cose che i due hanno in comune - oltre al fatto di essere due amanti della musica. I due cucinano insieme la cena e, dopo poco, sono seduti a tavola a mangiare il risultato del loro duro lavoro.

-Band preferita?

-Non ne ho, ma se dovessi scegliere ti direi blink-182. Hai mai visto un video del loro batterista? È una bomba! Come si fa a suonare la batteria con una mano impegnata a suonare e l'altra che fa roteare in aria la bacchetta?! È fantastico!

-Travis Barker ha la magia che gli scorre nelle vene, insieme alla musica, ovviamente.

Gli risponde Seiji addentando un altro pezzo del suo pollo.

-Che cosa studi all'università di preciso?

Gli chiede Yuu ingurgitando un boccone di riso e uno di pollo.

-Ingegneria civile e ambientale. Fidati è una cosa pesante ma ti apre un sacco di strade ed è interessante. Io vorrei diventare un ingegnere, e tu?

-Non saprei, probabilmente la finirò a occuparmi di qualcosa collegato alla pallavolo o simile. Forse mi iscriverò a scienze motorie. Senti, io mi devo scusare con te per come mi sono comportato venerdì sera con te...

-Non ti preoccupare, immagino che faresti di tutto per la tua sorellina.

-Mia? È sia mia che tua, Seiji!

Yuu sorride al più grande e gli dà un pugnetto sul braccio. Dopo aver pulito tutto e rimesso a posto, entrambi scendono in strada e salgono sul motorino di Seiji. Yuu non è mai stato su un motorino fino a quel momento, ma nella sua mente si riaccende il ricordo di lui che cercava di imparare ad andare in bicicletta da piccolo e Tobio che lo controllava. È l'aria che entra nel casco a rosvegliare in lui quel momento della sua vita. Si toglierebbe molto volentieri il casco e lasciarebbe che im vento gli scompigliasse i capelli se non fosse per il fatto che hanno già incontrato tre vigili urbani. Arrivano davanti casa di Fubuki e Yuu scende dal motorino, riponendo il casco al proprio posto.

-Grazie per avermi riaccompagnato a casa

-Figurati, se vuoi si può fare qualche altra volta, e magari ti faccio provare a suonare il basso.

-Lo faresti davvero?!

-Perché no? Dai, ora rientra perché sono sicuro che tuo padre sarà in pensiero.

-Va bene, allora ci vediamo in giro. Buonanotte!

-Ciao, Yuu.

Seiji rimette in moto e si allontana. Il libero tira fuori le chiavi dalla borsa e sente un miagolio dietro di lui. Si gira e, in effetti, dietro di lui si è materializzato un piccolo gatto tigrato, tutto spelacchiato e che continua a miagolare. Da qualche parte si ricorda di aver letto che i gatti, e gli animali domestici in generale, sono utilizzati in ambito medico. Potrebbe in qualche modo aiutare Rarisa. Quel micio non è messo poi così tanto male, forse è semplicemente scappato dalla sua mamma. Ritorna indietro e si avvicina lentamente al gatto, prendendolo delicatamente, per poi portarlo dentro casa, al sicuro.

Penso di star beneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora