Il mattino seguente, nella 2-3, la situazione non sembra che sia cambiata tra i tre pallavolisti. Chikara sta scarabocchiando sul banco da mezz'ora buona e ogni tanto preme la penna con forza facendo dei buchi nel foglio. È rimasto in panchina per tutta la partita e ha avuto la stessa utilità che ha un compasso all'ora di educazione fisica. Ryu ha la testa avvolta dalle sue mani e sta ancora pensando alla partita di ieri. Yuu ha la testa poggiata sul libro di scienze, bagnato di lacrime amare e salate.
Anche nella 2-1 le cose non sono tanto diverse: Hisashi non riesce a seguire la lezione di Overlay e sta giocando a snake sul cellulare, all'ultimo banco. Anche lui è rimasto in panchina tutta la durata della partita, e si è sentito inutile. Yumi lo osserva dal suo posto. Sa cosa si prova a perdere una partita importante, ma non sa cosa si prova a non poter far niente. Lei è una delle schiacciatrici titolari della squadra femminile, e quindi è sempre in campo, non vome Hisashi o come
Nella 2-2 la situazione è anche peggio. Narita è uscito dalla classe e si è chiuso nel bagno dei ragazzi. Il senso di colpa lo pervade dalla testa ai piedi. Se solo non fosse scappato. Se solo fosse un po più coraggioso di quello che è solitamente. Apre il rubinetto e si butta addosso un po d'acqua per cercare di lavarsi di dosso quel fastidioso senso di vergogna e di rabbia.
Suona la campana del cambio dell'ora, e tutti gli insegnati si cambiano con i loro colleghi per poter permettere di iniziare la lezione. Nella 2-3 entra Overlay, sempre sorridente e pieno di energia.
-Buongiorno, ragazzi, state tutti bene?
Si guarda attorno per vedere se qualcuno è assente, e appena nota le facce scure dei tre pallavolisti cambia subito tono. Non ha senso dire ora a Yuu di spostarsi al primo banco per tenerlo d'occhio, anche perché se Ennoshita e Tanaka hanno quella faccia, Yuu deve essere messo peggio.
Però non può di certo lasciarli con il muso lungo e con quella tristezza. Takeda gli aveva raccontato che dal secondo di giugno sarebbe iniziato l'interliceale, e se oggi i tre della 2-3 e Kinoshita nella 2-1 sono presenti, dev'essere per forza successo qualcosa.-Oggi si respira aria di tensione, ma non solo qui. L'ora precedente l'ho passata nella 2-1 e anche lì c'era questa stessa aria.
-Io sto bene, poi non so, forse è una sua impressione, professore.
Risponde un ragazzo.
-Voi tre, Il buddha, l'Einstein e il filosofo, è successo qualcosa alla partita di ieri immagino. Avete perso?
Chikara spacca la punta della matita mentre Ryu stringe i pugni.
-Non volevo farvi arrabbiare ragazzi, perdonatemi.
-Non è colpa sua...
-È colps di quella città di merda!
Yuu si sveglia di botto e sbraita.
-Perché?
-È sempre stato un luogo che ha portato sfiga. Tomiya ci ha portato sfortuna ed è per questo che abbiamo perso la possibilità di arrivare ai nazionali!
Yuu da una ginocchiata al sottobanco e fa prendere un colpo alle sue compagne di classe. Zarc vorrebbe farlo scaricare, ma non può uscire dalla classe e non tenerlo d'occhio. Ha un idea però.
-Va bene, facciamo un fuori programma oggi, dato che vi vedo abbastanza tesi e arrabbiati. Oggi parliamo di quella che viene definita Ira dai filosofi. Non ce ne sono tanti che trattano questo tema, ma un filosofo in particolare la tratta: Seneca.
Yuu si alza dal banco, prende il necessario e si sposta al suo solito banchetto. Si accascia sulla superficie bianca e sembra quesi che non di segni di vita.
-Conosci Seneca, Yuu?
-Non ho la più pallida idea di chi sia.
-È un filosofo dell'antica Roma, che non vi ho fatto studiare in storia, ma che è comunque molto affascinante. Questo signore definiva l'ira come la più triste e frenetica delle passioni...
La lezione continua così per altri dieci minuti e poi Yuu alza la testa per vedere cosa stia succedendo. La luce del sole quasi lo acceca e guarda il professore.
-Dopo la lezione ha cinque minuti per me?
Zarc se l'aspettava una domanda simile e annuisce come risposta.
-Cinque minuti, Yuu. Hai lezione alla prossima ora e non voglio che tu la perda lezione di informatica, va bene?
-D'accordo.
La lezione prosegue e poi suona la campana del secondo cambio dell'ora. Yuu esce insieme a Overlay dalla classe e inizia la discussione.
-Facciamo finta che tu non hai detto alcuna parolaccia in classe e che, anche se tu l'avessi detta, io non l'ho sentita. Cosa è successo ieri?
-Ho fatto cadere la palla e abbiamo perso per colpa mia.
Zarc lo guarda. Il suo alunno ha le guance rosse e non se dire che questo effetto sia dato dalla rabbia o dal pianto.
-Adesso ti racconto una storia: c'è stato un periodo in cui ho giocato come centrale e avevo si e no sedici anni, quindi la tua età. Stavamo giocando al palazzetto durante la semifinale dell'interliceale. All'improvviso, lo schiacciatore dell'altra squadra mi fa una finta e, anziché andare a murare alla mia destra, mi muovo a sinistra. Fregato sull'ultimo punto della partita. Il tuo caro ex allenatore Ukai mi aveva rimproverato non perché avevo sbagliato a leggere il muro, ma perché mi stavo addossando tutte le colpe. Semttila di addossarti tutte le colpe per questa partita, perché sei eccezionale. Ho visto in tv il salvataggio di piede che hai fatto, e tutti gli insegnanti erano senza parole, Yuu. Autocommiserarti non serve a nulla, e nemmeno addossarsi tutte le colpe aiuta. Hai fatto del tuo meglio ieri, ne sono sicuro.
-Forse dovrei migliorare
-Va bene, accetto che tu dica così, ma non che tu continui ad affermare che è stata tutta colpa tua se avete perso la partita. Le qualificazioni per il campionato primavera iniziano ad Agosto e avete tutto il tempo per divebtare più forti e per mstursre in corpo e spirito. Andrà tutto bene, vedrai.
Arriva il fine settimana e Yuu viene accompagnato per l'ennesima volta a casa a Tomiya. Si fa lasciare davanti a casa ma, appena è sicuro che l'auto del padre sia abbastanza lontana, anziché percorrere il vialetto ed entrare in casa dai parenti, si mette in cammino verso lo spiazzo centrale della città, il quale comunica con ogni angolo di Tomiya, anche il più remoto e dimenticato. Non è uno sprovveduto e non ha intenzione di scappare di casa o cose simile. Sa esattamente dove vuole andare e ha pianificato questo piano dall'inizio della settimana. Il semaforo diventa verde, Yuu attraversa la strada e continua il suo percorso.

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Penso di star bene
Fiksi Penggemar[sequel di Ricorda di essere amato!] Non sono mai stato veramente innamorato, ma mi piacerebbe davvero esserlo. Non mi importa che sia un ragazzo, una ragazza o qualsiasi altro genere. Se mai mi capiterà di innamorarmi davvero di qualcuno, ringrazie...