10

70 9 17
                                    

-A noi due, libro di merda.
Dice Yuu aprendo il libro di fisica. È la terza materia che cambia nel giro di venti minuti e non ne può più.

-Ma vaffanculo, esiste una materia che riesco a studiare senza sentirmi la testa esplodere e senza dimenticarmi quali sono le ultime tre parole che hi letto?!

-Yuu, non si dicono le parolacce

Lo rimprovera Rarisa, impegnata a colorare il suo disegno a pastelli di cui va tanto fiera.

-Studiala tu fisica al posto mio e vediamo quanto sei brava a risolvere i problemi difficili!

Sente la chiave entrare nella serratura e quest'ultima gira producendo quel suono metallico tipicamente suo.
Il portone di casa si apre e compare Fubuki. Si toglie le scarpe e poi si dirige in cucina, poggiando sul bancone una bustina bianca e leggera. Apre il frigorifero e si versa un po d'acqua all'interno del bicchiere. Lo sguardo di Fubuki si sofferma sul giornale poggiato sul bancone della cucina e può viursre di aver visto con la coda dell'occhio Yuu che girava la testa e ritornava a leggere sul suo libro di testo, come se non avesse mai compiuto quell'azione. Sposta gli occhi dal figlio impegnato a studiare alla piccola Rarisa improvvisata artista. Quella bambina somiglia così tanto a suo fratello e Yuu assomiglia tantissimo a lui. No, è solo una sua impressione. In un solo sorso si scola tutto il bicchiere d'acqua e poi lo poggia nel lavandino per poterlo lavare dopo.

-Rarisa, puoi per favore lasciare me e Yuu da soli? Dovrei parlargli con una certa urgenza.

-È successo qualcosa?

Domanda la bambina nel mentre che rimette a posto i pastelli nella scatoletta di cartone. Yuu deglutisce la sua saliva.

-Niente di cui devi preoccuparti, fidati di me.

-Va bene. Ti ho fatto un disegno.

Dice dandogli in mano un foglio tutto colorato di rosa e marrone e con due grandi cerchi intorno agli occhi. Dovrebbero essere i suoi occhiali quelli? Ritorna alla bambina e la vede sorridere e non può fare a meno di risponderle con un sorriso a sua volta.

-Grazie tante.

-Grazie a te che per questo mese mi ospiti!

Dice salendo le scale e dirigendosi nella stanza da letto.
Yuu tira su lo sguardo dal libro di fisica e vede suo padre avvicinarsi a lui. Chiude quel maledetto insieme di pagine piene di parole e rivolge la sua attenzione al padre. Fubuki nel mentre gli si è avvicinato e ha preso una banana dal cesto della frutta. La sbuccia e le dà un morso e, subito dopo aver ingoiato, prende parola.

-Dunque, ho parlato con Overlay, ma questo già lo sapevi... parlando di te, come ti senti? Ancora debole?

-No... ho mangiato due pesche appena sono tornato a casa e ora mi sento meglio. Ho provato e sto provando a studiare letteratura, inglese e fisica, ma la mia attenzione è sotto lo zero e la mia concentrazione è anche peggio-

-Lo so, il professore mi ha parlato di questo e del fatto che sei svenuto alla pausa pranzo. Sono passato in farmacia a prendere delle medicone per tua sorella e, visto che ero lì, ho preso un paio di queste.

Poggia la restante parte della banana su un pezzo di scottex e prende la bustina bianca dal piano di lavoro della cucina. Tira fuori due scatolette non troppo grandi. Una azzura con una banda bianca nella quale vi sono alcune scritte nere, e un altra con la stessa identica texture, ma di colore giallo limone. Una sola cosa le accomuna: quello scritto nella banda bianca. Nella parte alta si trovano le seguenti parole: 'Droga controllata, possesso senza autorizzazione illegale, tenere fuori dalla portata dei bambini'; in fondo, invece, compare la scritta 'Metilfenidato ' e al centro, scritto in carattere grande e in grassetto, c'è scritto 'Ritalin 10'.

Cosa sono? Da quando la farmacia vende droga? Papà ha uno spacciatore? Yuu viene sempre rimproverato da Fubuki perché si fuma una sigaretta quando è nervoso e poi è il primo a compare la droga?

-'Droga controllata'? Papà, che cosa mi hai comprato?

Fubuki poggia sulla superficie del tavolo un foglietto di carta quadrettato un po rovinato e con qualche piega.

-Ritalin, quello che ti ha prescritto lo psichiatra da cui ti ha portato Overlay qualche giorno fa. Mi ha convinto a farti iniziare questa terapia, ma per aiutarti con la concentrazione ci sarà bisogno che tu assuma regolarmente queste pastiglie, altrimenti sei punto e a capo. Devi andare ogni tot a farti controllare per poter decidere se ci sia bisogno o no di aumentare o diminuire la dose giornaliera. L'unica tessera rossa in mezzo alle tessere blu è il fatto che, da quel che mi ha detto il farmacista, il metilfenidato ha degli effetti collaterali variabili, più o meno gravi e più o meno comuni negli individui. Overlay ha detto che lui non smetterà di seguirti come psicologo, ma ha aggiunto che sarebbe ora di iniziare anche a parlare con lo psichiatra. Non so esattamente cosa ti spinga a non parlare con altre persone come Overlay.

-È l'unico che mi capisce quando parlo di queste cose, ecco perché. È sempre stato pronto ad aiutarmi fin dal primo giorno di scuola del primo anno e sento che lui mi capisce davvero. Sa come bisogna muoversi nella mia testa quando gli parlo di certe cose scomode e sa come affrontarle.

-Capisco, però quando lui non potrà più aiutarti e dovrai camminare da solo?

-Cosa intendi per 'camminare da solo'?

Fubuki riprende la banana e la finisce di sbucciare, per poi mangiarsela innun sol boccone.

-Overlay è come il mobile a cui ti aggrappavi da piccolo quando stavi imparando a camminare. A un certo punto hai imparato a stare in equilibrio da solo e non hai più avuto bisogno di sostenerti al mobile. Sei ancora nella fase 'ho bisogno del mio sostegno per farcela da solo', ma quando arriverai alla fase in cui potrai dire di avercela fatta e camminerai da solo, come ti comporterai, Yuu? Putroppo le persone non sempre possono restare, e talvolta si trovano costrette ad andarsene contri la loro volontà. Hai avuto fortuna che Overlay non si sia dato per vinto e abbia continuato a chiedere di riavere la tua classe, ma non so quante altre volte troverai persone così nel mondo e nella tua vita, figlio mio.

-In effetti, hai ragione tu...

-Un ultima cosa: venerdì è la festa della mamma e penso che comprare un regalo per tua madre non sia affatto una cattiva idea. Vi accompagno io in automobile questo fine settimana a Tomiya, ma devo vederti con qualcosa da regalare a tua madre.

Yuu resta di stucco.

-Papà?

-Tua madre avrà anche giocato sporco con me e con i miei sentimenti e il mio amore per lei, però non mi sembra giusto che non riceva almeno un regalo per la festa della mamma. Andatele a comprare qualcosa che le piaccia e regalateglielo. Vi vengo a prendere alle 16 domenica, okay?

-Va bene

Penso di star beneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora