-Hey, campione, che fai non mangi?
-Eh?
-Hai un bento che invidio e se non hai fame posso mangiarlo io al postp tuo.
Gli dice Kazuhito con gli occhi sbrilluccicanti.
-Se lo vuoi prendilo, non credo che lo mangerò tutto oggi
-Ti senti male?
Gli domanda Ryu addentando la banana.
-No, sto bene, solo che oggi sono un po così
-Ti sei svegliato dal lato sbagliato del letto?
-No, semplicemente ho passato la notte a pensare anziché dormire
-E a che pensavi; a come cambiare il mondo in un posto migliore o a come battere il Dateko all'interliceale di quest'anno?
Domanda Chikara.
-Al fatto che Rarisa sia mia sorella
I quattro lo guardano confuso. Non capiscono cosa intenda quando dice che lui e Rarisa sono fratello e sorella.
-Yuu lo hai appena realizzato dopo otto anni?
-Ryu!
Lo rimprovera Chikara
-Ho sempre pensato che io e le fossimo fratellastri. Io figlio di mia madre e mio padre e lei figlia di mamma e di Kaito. Ieri sera la stavo guardando meglio e mi assomiglia molto e io assomiglio a mio padre...
Il telefono squilla. Lui prende e risponde.
-Nishinoya Yuu, sua sorella minore è deceduta questa mattina alle 9.37.
Gli comunica la voce dall'altro capo del telefono. No. No. No, è passato troppo poco tempo dannazione a lui! Rarisa non può andarsene così senza dire niente a nessuno. Lui ha promesso che non se ne sarebbe andato, ma non può farlo lei ora. No. Non lo può accettare. No. No. No, è un sogno. Svegliati Yuu! Svegliati!
-Svegliati, Yuu! Apri gli occhi.
Il ragazzo spalanca gli occhi e si gira a vedere chi lo sta chiamando. È lei, ll suo angioletto preferito con il suo solito pigiamone e il suo morbidissimo Yaku. Ansima e si sente sudato dalla testa ai piedi. Guarda l'orologio: le quattro e mezza, porca puttana. Non riuscirà a riprendere sonno e gli toccherà dormire in classe per essere in forma e non apparire stanco.
-Era... solo... era solo un brutto sogno... un incubo...
-Hai iniziato a dire che non era vero quello che avevano detto. Chi e che cosa hanno detto?
Lei si siede sul materasso del fratello, accanto a lui e si avvinghia a un suo braccio.
-Era un brutto sogno, cucciola, non stare a pensarci troppo al posto mio. Sono contento fosse una semplice allucinazione.
-Yuu...
Non la vede bene, ma a quel tono così pieno di preoccuoazione Yuu sa assegnare una sola delle tante espressione della sorella.
-Ero a scuola durante la pausa pranzo e mi chiamavano dall'ospedale per dirmi che tu... eri... morta... non ricordo cosa sia successo dopo, so solo che ero fuori di me...
-Ma io sono qui con te, quindi non ti preoccupare, fratellone.
-Ma se tu non dovessi farcela...
Si tappa immediatamente la bocca e sgrana gli occhi.
-Non dire stupidaggini! Ayaka ha detto che non sono grave ed è per questo che sono a casa. Mi ha anche detto che il dottore è contento perché il fatto che io abbia un passatempo come la pallavolo mi aiuterà a pensare molto meno alla policitemia.
Certe volte non si somigliano per niente in fatto di carattere, ma per l'aspetto dell'essere sicuri sono come due gocce d'acqua.
-Resti a dormire con me stanotte? Ho bisogno di sentirti vicina e se ti sentirò vicina allora penso che riuscirò a riprendere sonno molto più rapidamente.
-Non c'è niente di male nel dire che hai paura. Comunque se vuoi io resto pure, anche perché non ne ho voglia di tornare nel mio letto e perché non mi voglio staccare da te. Oggi per una volta mi prendo io cura di te e guai a dire qualche cosa in contrario.
Lui le sorride e la abbraccia forte a sé.
-Sono davvero contento di avere una sorellina come te e di essere tuo fratello. Non sai quanto io sia in pensiero per te e quanto questa cosa mi stia turbando, piccolina. Non ricordavo di essermi addormentato ed è stato quasi uno shock svegliarmi adesso qui.
Dice passandole delicatamente una mano lungo tutta la schiena, su e giù.
La bambina emette qualche versetto di piacere e poi regala un bacio sulla guancia al fratello preoccupato.-Non devi perdere notti a pensare a come prenderti cura di me e a come guarirmi, anche perché non credo ci sia una cura alla poilicitemia. Puoi farmi un favore però se cerchi di stare tranquillo e ti riposi per bene. So di non capire sempre quanto siano gravi le situazioni e forse sono un pochino goffa in certe cose, però vederti così mi fa davvero pensare che tu abbia parlato con Ayaka e ti abbia detto delle cose davvero brutte. Sto crescendo, Yuu, e capisco quando sei veramente spaventato da una cosa, ma fidati di me e di quel che dico: starò bene e farò di tutto per sentirmi al meglio di me se sarà necessario.
Da quando è maturata così tanto? Non ci sono molti bambini che a otto anni fanno certi discorsi. Forse l'esperienza in ospedale l'ha fatta crescere nello spirito e nella mente. Deve aver imparato a leggere meglio i visi delle persone e le emozioni che provano. Non ci sono tanti bambini della sua età che fanno discorsi simili, e, a dirla tutta, suo fratello non si sarebbe mai immaginato di sentirala parlare in questo modo così... serio? Sì in questo comodo così serio. Per anni è stata la sua piccola, credulona e ingenua sorellina, ma, a quanto pare, è proprio vero che tutti i bruchi diventano delle farfalle. Rarisa è cambiata in positivo. Non è più una bambina ingenua, ma si sta avviando verso il diventare una ragazzina responsabile. Possiamo dire che sta iniziando a costruire il suo bozzolo nel quale entrerà da bruco e ne uscirà da meravigliosa farfalla morfo blu.
In tutto questo Yuu odia le farfalle, ma il pensiero di veder crescere la sua piccina lo riempie di gioia e orgoglio.-Stai diventando una bambina grande, e sono fiero di te.
-Non sono ancora grande come lo sei tu, ma ho capito che se imparo adesso a distinguere le varie situazioni, allora potrò crescere più in fretta ed essere rispettata.
-No, Rarisa, tu sei maturata davvero quando eri in ospedale. Sono così fiero del mio piccolo girasole.
-Ma i girasoli sono gialli e a me il giallo non piace. A me piace il lilla, fratellone, non te lo dimenticare.
-Non importa. Per me tu sei un meraviglioso girasole sai petali lilla.
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Penso di star bene
Fanfiction[sequel di Ricorda di essere amato!] Non sono mai stato veramente innamorato, ma mi piacerebbe davvero esserlo. Non mi importa che sia un ragazzo, una ragazza o qualsiasi altro genere. Se mai mi capiterà di innamorarmi davvero di qualcuno, ringrazie...