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-Vieni Roxanne, accomodati pure.

Dice Overlay sistemando un po il posto. Roxy avanza nella stanza e si va a sedere su una delle poltroncine e viene raggiunta dal professore.

-Perché mi ha chiamata

-Perché i ragazzi sono preoccupati, e lo sono anche io. Non è semplice perdere un genitore alla tua età. Ho pensato che ti avrebbe aiutato a garti stare bene.

-Sto bene, professore, davvero...

-Adesso ti mostro due cose rapide rapide.

Zarc prende il suo laptop e lo accende. Entra nella galleria e seleziona due foto con uno sfondo azzurrissimo.

-Hai mai sentito parlare delle cinque fasi del lutto?

-Sapevo della loro esistenza ma non mi è mai interessato sapere che cosa dicevano

-Le ha formulate una psicoterapeuta svizzera. Primo step: Negazione. Sono sicuro che th continui a negare che tua madre non è morta, ti dirò che è una cosa più che normale.

-È normale?

-Qui allo sportello è tutto normale. Secondo step: Rabbia. Questo forse è quello che provi ora. Te la stai prendendo con te stessa perché pensi di essere stata la causa della morte di tua madre, ma non è così. Tua madre non vorrebbe mai che la sua unica figlia si sentisse responsabile di una cosa del genere.

-Se solo le avessi voluto più bene...

-Terzo step: Contrattazione. Diciamk che sei a metà strada tra positività e negatività. Ti rendi conto di quanto sia irreversibile la situazione e ti fai promesse inutili per cercare di tranquillizzarti in qualche modo. Ti è capitato? Ti rcordo che puoi dire tutto quello che vuoi, io non ti giudicherò e non dirò niente a nessuno.

-Mi sono detta che vorrò più bene alle persone che mi stanno intorno...

-Quarto step: Depressione. Qui è dove si trova Yuu. È venuto quattro volte a parlarmi questa settimana e in tutte e quattro le sedute abbiamo larlato di lutto. Non credo tu abbia bisogno di sapere che cosa si dice quando si è in questa fase.

-L'altro giorno ho sentito Yuu nello spogliatoio dire una cosa tipo 'non riuscirò mai a mantere la promessa'.

-Mi ha parlato anche di quello, però ultimamente è messo peggio.

-L'ultimo step qual'è?

-L'accettazione, il più difficile a mio avviso.

La ragazza posa lo sguardo sul tavolino. Cosa le sta succedendo? In quale delle tante fasi si trova ora? Vorrebbe mettersi a piangere lì davanti al suo insegnante, ma può? Ha detto che ogni cosa è considerata normale.

-Ti ho fatto vedere queste slide perché è successo anche a me ri perdere un mio parente molto stretto, ma ero un po più grandicello, avevo appena terminato la triennale di psicologia all'università di Sendai. Avevo un fratello più grande di me di tre anni e da piccoli non andavamo poi così tanto d'accordo. Quando sono entrato alle superiori e mi sono trovato in difficoltà, lui si è preso la briga di aiutarmi a capire come studiare e dove sbagliavo. Lui mi ha fatto appassionare alla filosofia e alla storia. Mi sono diplomato con il massimo dei voti e avevo ottenuto una borsa di studio. Era fiero di me, e lo era anche quando avevo preso trenta e lode anche all'ultimo esame del primo ciclo di psicologia. La sera stessa che i miei genitori mi avevano organizzato una sorpresa per l'esame, lui ha avuto uno strano malore e lo hanno portato di corsa in ospedale. Siamo rimasti ad aspettare tutta la notte per i risultati, che alla fine non erano di certo positivi: un tumore maligno al cervello e in stato avanzato. Mi ha lasciato il giorno dopo che ho mi sono laureato e che mi avevano accettato per filosofia e storia. Sono riuscito a dirglielo in tempo. Mi sentivo come te. Non era giusto. Se avessi passato più tempo con lui non avrei avuto rimpianti. Avevo anche intezione di mollare il corso all'università. Poi ci ho ripensato e mi sono detto 'Yuto non vorrebbe mai che io lasciassi perdere tutto. Non lo accettetebbe mai'. Ho mandato una comunicazione ai miei professori e mi dono preso un anno sabbatico, ho conosciuto mia moglie e poi ho ripreso il corso. Purtroppo la morte è uno degli inconvenienti della nostra vita e fa star male tutti, anche chi sembra sia forte.

Il Karasuno ha passato le qualificazioni per il torneo autunnale. La prossima partita si disputerà verso la fine di ottobre. Ukai ha lasciato un po di libertà ai ragazzi. Per il resto di agosto possono riposarsi, a patto che, se capita di andare in spiaggia, di fare qualche passaggio e di improvvisare qualche partitella a beach volley. I ragazzi del secondo anno si erano già messi d'accordo su cosa fare dopo le qualificazioni. Tutti e sei a Matsushima per una settimana. A casa di Tanaka c'è abbastanza spazio per tutti, poi c'è Saeko che li controlla e che tiene compagnia a Roxy. È un modo per provare a distrarla. La festa per i diciott'anni di Yaku è stata fantastica, ma ora vogliono portarla al mare per fare qualcosa di diverso.

-Vieni a farti il bagno!

-Tu prova anche soltanto a bagnarmi e ti faccio pentire di avermi conosciuta.

-Aggressiva la ragazza.

La spiaggia di Matsushima la sera alle sei è pressoché vuota perché tutti si spostano verso l'isola di Fukuurajima. Casa di Ryu dista una decina di minuti a piedi dalla spiaggia e quindi è anche comodo per i sei.

-Sei bianca come la neve

-A Londra è sempre nuovoloso e nessuno si abbronza mai.

-Va bene principessa Diana.

Dice Hisashi, distraendola

-Deficiente, Sashi.

Ryu e Yuu la prendono da dietro e le bloccano mani e piedi.

-Valigia!

La buttano in mare e poi si tuffano tutti e cinque. Le immergono la testa e pii risalgono

-Ryu e Yuu io vi uccido. Sashi ti auguro un male. Chikara e Kazuhito voi complici di tutto questo!

-E chi lo sa.

-Fatti il bagno senza pensarci.

-Ma-

-Yuu, a te l'onore

Yuu prende la ragazza da dietro e urla a gran voce

-Sottomarino!

I due ragazzi spariscono sotto la superficie. Roxy ha gli occhi chiusi e lo stesso vale per Yuu. Lei vorrebbe mollare uno schiaffo a tutti e cinque, però ci ripensa. Sono stati loro a chiederle di venire, a organizzare tutto e a convincere Overlay a parlarle. Yuu non ha mai parlato apertamente di quello che provava per la morte di Helena, ma il fatto che sia messo peggio di Roxy fa accendere nella ragazza una lampadina. Ha messo lei prima di lui, come un vero amico farebbe.
La prima cosa che riesce a dire al libero appena riemergono è

-Sei un coglione, ma almeno un coglione premuroso.

Penso di star beneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora