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Roxy è la prima a riaprire gli occhi e vede Kaito steso per terra. Davanti alle due ci sono Overlay e Seiji con una lastra di metallo tra le mani del più giovane.

-Roxanne, come state? Ho sentito il rumore di una porta che sbatteva e soni corso qui dal bagno.

-Io invece stavo pedinando papà. Ditemi che non vi ha sfiorate.

-Seiji, a Roxy fa male il ginocchio!

Il ragazzo ascolta la bambina e poi controlla la ragazza. Prova a pressare un pochino sul ginocchio e solo dopo che inizia ad applicare più pressione Roxy inizia a sentire il dolore.

-Sembra che fosse per la paura. Ti porto in infermeria per accertarci che tu stia meglio.

-La partita a che punto è?!

-Inizio del quinto set. Mi sono sembrati a pezzi alcuni e Yuu era uno di quelli.

Roxy resta senza parole. Sono scappate da quel pazzo per tutto quel tempo senza rendersene conto. Sembrano passati cinque minuti e invece è passata sì e no una mezz'ora buona se non due. Seiji carica la ragazza sulle spalle e cerca di dare la mano alla piccola Rarisa, la quale inizialmente rifiuta. Le lacrime ricominciano a rigarle il viso.

-Seiji, tu non sei come il tuo papà, vero? Non vuoi farci del male?

-Rarisa, ascoltami: Seiji non ti farà del male e non lo farà neanche a Roxy. Io resto qui e trovo un modo per legare questo folle. Ho già chiamato la polizia e il tuo papà sta arrivando. Vai con loro in infermeria, piccolina, va bene? Sarò lì tra poco anche io, non ti preoccupare.

Dice Zarc alla bambina, tentando di tranquillizzarla. Il professore riesce nel suo intento a gonfie vele. Rarisa prende la mano di Seiji e insieme si dirigono verso l'infermeria del palazzetto.
Nel mentre, in campo, la situazione è stazionaria. Sembra che il Karasuno stia riuscendo a tenere testa al campione. Ma la partita finisce in un solo momento. Fin quando il pallone sarà in aria ci sarà speranza, ma quando il pallone tocca terra, allora non si può più far nulla. Il loro sogno sta per diventare realtà? Il Karasuno sta per tornare finalmente ai nazionali di Tokyo? La risposta è sì. Hinata Shoyo, sedici anni, ha reso possibile il sogno di una vita. Il punteggio si legge chiaramente. Il Karasuno passa alla fase successiva. Il Karasuno parteciperà al torneo nazionale di Tokyo. Non la Shiratorizawa, ma il Karasuno. Esatto, quelli definiti come il gigante decaduto hanno battuto un colosso. La notizia è arrivata anche ini infermeria dalle ragazze e dagli altri due. Non sembra vero tutto questo, però è così. Si va a Tokyo.

Dopo che i ragazzi sono stati premiati e si sono cambiati, arriva finalmente il momento di riabbracciare tutti. L'ultimo a iscire dallo spogliatoio è Yuu. Mani nelle tasche della felpa, capelli leggermente scompigliati e sguardo stanco. È ricurvo su sé stesso per via della stanchezza, ma ci pensa Asahi a rimetterlo dritto connuna bella pacca sulla schiena. Appena escono dallo spogliatoio Rarisa si precipita da Yuu e lo fa cadere per terra.

-Hey piccolina, ti è piaciuta la partita-

-Non mi lasciare più. Non mi lasci per un po, vero?

Rarisa ha ripreso a tremare e a piangere e lo stesso accadea Roxy. La polizia è venuta una ventina di minuti prima a prelevare Kaito e volevano fare anche qualche domanda alle due povere vittime. È stata un esperienza traumatizzante. Fubuki è arrivato quasi subito dall'ufficio dopo aver saputo quello che è successo alla figlia. Se l'è presa da parte e l'ha coccolata un po, giusto per farla sentire protetta fino all'arrivo del fratello.

-Non me ne andrò mai, te lo prometto.

Roxy scoppia in pianto e si sostiene a Hisashi al quale bagna tutta la maglia bianca. Il ragazzo lenpassa una mano su e giù per la schiena e cerca di tranquillizzarla sussurrandole anche cose dolci, poi l'abbraccia. Si aggiungono anche Chikara e Narita, poi anche Ryu e infine Yuu e Rarisa. Nessuno dei cinque sa cosa sia successo alle ragazze, ma sicuramente nulla di positivo.

Dopo quello sfogo, entrambe si asciugano le lacrime. Yuu rimette per terra la sorellina scuotendo le braccia. Roxy gli solleva delicatamente le maniche e vede le braccia piene di lividi e abrasioni. Sulla sinistra, le cicatrici dei tagli sono arrossate e circondate da macchie scure e giallognole.

-Hai un assoluto bisogno di mettere del ghiaccio sopra le braccia.

-Non è grave come sembra-

-Non lo sarà, ma meglio metterci sopra un po di ghiaccio.

Dopo essersi fatto mettere il ghiaccio da Roxy, Yuu torna a casa accomoagnato da Asahi e camminano insime, mano nella mano. Fuori non fa né caldo né freddo e per questo i due hanno soltanto la felpa della squadra. A un certo punto, Yuu si appoggia ad Asahi.

-Ti senti stanco?

-No, non preoccuparti, sono soltanto un po stordito da tutto quello che è successo oggi. Ci credi che andremo a Tokyo?

Asahi sorride alla domanda di Yuu.

-In realtà non credo di aver ancora realizzato tutto ciò.

-Finiremo televisione, Asahi. Sono contentissimo, anche se adesso sembra l'esatto contrario. Spero solo di non iniziare a dissociare adesso.

I due continuano verso vasa di Yuu, e man mano che avanzano si sente una musichetta allegra e festiva. Si avvicinano per vedere meglio e scoprono che è una piccola orchestra composta da piccoli robot suonatori.

-Mi stai sbavando sulla felpa

-Non sono io, hai una lumaca invisibile sulla spalla

-Vicina alla tua bocca?

-Vicina alla mia bocca

-Ti fanno questo effetto i robot a forma di pinguino?

-Quali? Ho gli occhi chiusi.

-Aprili e li vedi

-Grazie al cazzo

Yuu apre gli occhi e da finalmente un immagine a ciò che sentiva.

-Sono così carini, peccato che Natale non mi piaccia...

-Perché?

-I miei si sono separati a Natale...

Yuu vorrebbe raccontare ma il sonno è troppo

-Facciamo che ti riporto a casa e ti riposi?

-Grazie, Asahi, ti amo

-Centoquarantadue volte

A casa Nishinoya è tutto tranquillo. Yuu è sul divano, avvolto da una copertina leggera che sta guardando la televisione insime alla piccola Rarisa. Sta guardando i cartoni che piacciono a lei. Non ha trovato il coraggio di dirle di no, non dopo tutto quello che ha passato stamattina. Appena ha saputo voleva andare in questura e fare a pezzi quel bastardo con le su stesse mani. Ci hanno pensato Overlay e Seiji a dissuaderlo.

-Yuu, mi puoi fare le coccole?

-Tutto quello che vuoi piccola mia. Come ti senti?

-Bene se ci sei tu qui con me. Sicuro di non essere stanco?

-No, tranquilla. Che cosa vuoi, baci o abbracci?

-Baci, mi stai già abbracciando.

Il ragazzo stringe la presa e inizia a riempire di baci il visetto della bambina. Le fa qualche carezza leggera e ogni tanto si mette a canticchiare qualcosa di dolce. Non gli capita molto spesso di fare così tanto il dolce, ma oggi è una giornata particolare. Passano così una decina di minuti. Quell'atmosfera così tranquilla e quella temperatura poi, dio si sta d'incanto. Senza accorgersene, allenta l'abbraccio e si lascia andare. Cinque set interi in campo sono faticosi sempre e comunque. La bambina prende il telecomando e spegne il televisore, poi stampa un bacio sulla guancia del fratello addormentato. Alza poi il visetto al soffitto.

-Se qualcuno lassù mi sente, grazie per avermi dsto il fratello migliore del mondo

Penso di star beneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora