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Yuu si avvicina al professore, il quale si è spostato vicino alla porta. Fuori, in corridoio, si trova Asahi, fermo in piedi.

-Azumane, non dovresti essere in classe?

Domanda signor Azumi

-È con me, non si preouccpi, stavo giusto per dirgli di entrare.

La campana automatica suona e segna la fine delle lezioni e l'inizio della ricreazione. Asahi guarda il bidello, il quale fa spallucce e ritorna alla sua postazione. Ha fatto il suo lavoro, la campana è suonata e Asahi è libero di far quel che vuole.
Yuu esce dall'auletta e va ad abbracciare forte il suo gigante. Sente la mano di Asahi percorrergli la schiena su e giù, su e giù, su e giù. Ha un deja-vu. Erano a Tokyo molto probabilmente.

-Mi sei mancato.

Dice strusciandosi sul petto del ragazzo.

-Anche tu, scusa se non stiamo più uscendo, ma sono molto preoccupato per gli esami.

-Non ti devi scusare, devi impegnarti al massimo e vedrai che tutto andrà bene e passerai anche l'esame.

Asahi sorride.

-Ora mi sento più tranquillo.

-Tutto per la mia serotonina, perché per me sei serotonina, Asahi.

Afferma il piccolo libero.
Asahi vorrebbe molto volentieri sbatterlo al muro e cominciare a baciarlo, ma si ricorda di essere a scuola, e per giunta di avere un professore davanti che li osserva.
Zarc non è stupido, sa che quella frase va oltre un normalissimo 'voglio un bacio'. È nsto prima di loro, e ha già avuto le sue esperienze. Magari la scuola non è il luogo più indicato, ma quando il sentimento prevale c'è poco da dire e tanto da fare. Poi i due sono alle porte del bagno dei maschi. Potrebbe anche fingere di non aver visto niente e stare al loro gioco.

-Ragazzi, io dovrei finire di mettere apposto delle cose qui, voi godetevi la ricreazione, e Yuu vedi di tornare in classe dopo.

-Roger.

Detto questo, Overlay chiude la porta scorrevole dell'auletta e lascia soli i due.

-Facciamo un gioco: tu chiudi gli icchi e ti fai guidare da me.

-Asahi-

-Fallo, non aver paura.

Fa come gli ordina il suo ragazzo e serra le palpebre. Sente la mano di Asahi prenderlo per il polso e condurlo da qualche parte. Non percorre poi così tanto. Saranno stati si e no una ventina di passi. Sente la mano di Asahi che allenta la presa e questo lo convince a voler aprire gli occhi.

-Non aprire ancora gli occhi, arrivo subito.

Dice lasciando la mano del piccolo. Dopo due secondi, Yuu sente di nuovo il tocco di Asahi, ma questa volta lo sente prenderlo di peso e farlo sedere in alto.

-Posso aprire ora gli occhi?

-Due secondi, Yuu, sii paziente.

-Lo stai dicendo alla persona sbagliata, mi dispiace dirtelo.

-So che riesci ad aspettare cinque minuti buoni.

-Solo per te.

Tiene ancora gli occhi chiusi. Tutta questa attesa non lo fa impazzire. Yuu è uno di quei tipi che vuole arrivare sempre al punto della questione, che non ama perdersi in inutili giri di parole. Vuole tutto subito e in modo rapido. Vuole sempre andare dritto al punto in ogni discussione. Solo quando è com Asahi non fa così. Se Asahi è nelle vicinanze - immediate serei dire - diventa una persona totalmente differente da come è al suo solito. Come ve lo spiego, diventa paziente e calmo.

Penso di star beneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora