[Il funerale - richiesta]

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L'estate a Matsushima si fa sentire; ci sarà anche il mare a due passi, la psicina e tanti altri modi per rinfrescarsi, ma il caldo è comunque una dura sfida.

La porta di una delle stanze di casa Kinoshita viene aperta d'improvviso.

-Hisashi, cos'hai intenzione di fare oggi?

-Starmene rinchiuso in stanza con il condizionatore acceso. Fa troppo caldo anche per andare a casa di Kazuhito.

Risponde il biondino, sdraiato sul letto e intento a leggere un volume del suo manga preferito.

-Non è che fa troppo caldo, sei tu che sei pigro e indolente.

-Hai sbagliato figlio, mamma.

-Fidati che di figlio ho fatto solo te e conosco il mio pollo.

-Fa caldo.

-Va bene, io vado a fare la spesa. Papà torna stasera per l'ora di cena.

-Buon per lui.

-Se decidi di uscire dimmelo.

-Si si.

-Ryu hai intenzione di stare attaccato alla console tutto il pomeriggio o hai intenzione di andartene in spiaggia?
Domanda Saeko al fratello.

-E che faccio? Vado da solo e mi annoio?

-Non lo so, Ryu, chiama qualcuno dei ragazzi.

-Yuu è fuori con il padre, Chikara è a Hokkaido con la famiglia per una settimana, Kazu è impegnato.

-E Hisashi?

-Con questo caldo non si muove di casa neanche sotto tortura.

-Ma chiamalo e digli che ve ne andate al mare

-Io ci provo ma se dice di no io ti avevo avvisato.

Dopo aver chiamato Hisashi, i due si incontrano davanti a casa di quest'ultimo. Sashi si affaccia dalla finestra e saluta Ryu con la mano.

-Sali?

-No, scendi, andiamo a cazzeggiare per la marina.

-Ma anche no, io soffro il caldo e non mi muovo.

-E non mi rompere la minchia e scendi!

-Col cazzo

-Sashi non fare il bambino, scendi e non rompermi le palle.

-Va bene.

Con le maniere forti si ottiene quel che si vuole quando Hisashi si comporta in questo modo. Dopo due minuti d'orologio è giù.

-Che facciamo? Ci guardiamo nelle palle degli occhi finché non ci viene una sottospecie di congiuntivite acuta?

Ryu tira fuori dallo zaino un paio di bombolette.

-E se ti propongo di fare qualcosa di più interessante?

-Tipo?

-Imbrattiamo il muro che c'è alla marina?

-Potrei essermi innamortato di te, Ryunosuke.

I due si dirigono verso la marina della città dove si trova un enorme muro, resto di quello che era un edificio storico andato in frantumi. Arrivano al luogo prestabilito e tirano fuori le bombolette di colore. Iniziano la loro opera d'arte ma si fermano quando passa davanti loro una ragazza dai capelli castani e corti, vestita di bianco e di nero, che si muove a passo veloce. Lancia uno sguardo ai due ragazzi e poi riprende per la sua strada. Hisashi si ricorda di quella ragazza. Era con loro alle medie, ma non nella stessa classe dei quattro.

-Sashi, Sashi, Sashi, aiutami e seguiamola.

-Ma vacci tu io sto facendo qui.

-No Sashi ho bisogno di te. Tu attiri le ragazze come il miele attira gli orsi.

-Poi scoprono che sono gay e ci restano male.

-Dai ti prego!

-Andiamo...

I due iniziano a seguire la ragazza finché non la vedono entrare in una porta di un edificio. Entrano anche loro, senza paura, e si trovano davanti un insieme di panche disposte per tutta l'enorme sala dell'edificio.

-Ryu toccati

-Guarda che bella

-Ma sei stupido?

Hisashi si siede su una delle panche mentre Ryu tenta di avvicinarsi alla ragazza. Nel mentre che il biondino è seduto, si avvicina a lui una signora.

-Caro, mi dispiace tantissimo
Hisashi guarda la signora

-Scusi?

-Mi dispiace per la tua perdita

-Guardi che io sono ancora v-

-Non ti preoccupare, so che è doloroso, non c'è bisogno di parlare. Era una persona amata da tutti e mi dispiace così tanto. Scusami.

Dice per poi allontanarsi

-Io tecnicamente sono ancora vergine...

Si avvicina a lui la ragazza desiderata da Ryu e inizia a parlarci.

-Siete venuti anche voi?

-Eh?

-Grazie

-E di che?

-Vedi, era così dolce-

Dice la ragazza iniziando a piangere. Hisashi le passa una mano sulla schiena e la consola

-Lo so, lo so, se solo capissi davvero che cosa stai provando

-È stato orribile.

-Ti ha fatto male?

-Malissimo

-Oh cazzo

-Però mi manca tanto

Sashi resta perplesso: come si fa a dire che è stato doloroso e poi dire che ti manca farlo?

-Ascolta, io non so cosa ti sia successo per poter arrivare a dire che prima ti ha fatto male e poi ti manca farlo, io sono qui per sbaglio e penso che tornerò a casa. Ci becchiamo in giro.

Dice alzandosi dalla panca e dirigendosi verso l'uscita con fare nervoso. Lì incontra Ryu e nota che è nervoso anche lui.

-Ci hanno chiuso dentro!

-Voglio uscire da questo posto pieno di pazzi! La ragazza che ti interessava mi stava raccontando delle sue esperienze amorose ma che cazzo.

-Ma quale covo per malati di sesso!

-Ci siamo imbucati a un funerale senza volerlo... durante la cerimonia mi volevo sparare ai coglioni ma non avevo niente a portata di mare

Racconta Hisashi a Roxy

-Che figura da morti di figa che ci avete fatto... soprattutto tu...

Dice lei con un tono molto deluso.

Ciao personcine, questo era l'ultimo bonus di PDSB e me lo ha richiesto una camaleontino carino carino  cough _Kamileon_ cough cough. Detto ciò, direi che possiamo concludere qui con PDSB. La prossima volta ci sentiremo su Ultimo e primo bacio o UEPB. Grazie ancora per tutto quanto, e a chi ancora legge la storia dopo tutto questo tempo, in particolar modo. Vi voglio bene!!

-beuz

Penso di star beneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora