Dopo aver mangiato tocca sempre a Yuu pensare ai piatti da pulire e a rimettere in ordine la cucina e oggi deve anche portare al punto smaltimento la spazzatura. Siccome se ne è ricordato in tempo, ha chimato Yaku e gli ha chiesto se potevano andare insieme al punto smaltimento. Ovviamente Morisuke ha accettato, anche se la destinazione non è proprio una delle sue preferite, ma farebbe di tutto per passare un po di tempo con il suo quasi-fratellino.
Il libero sta pulendo le stoviglie e si è accorto della presenza di Seiji nella stanza. In effetti dovrebbe scusarsi con lui per il comportamento che ha avuto quel pomeriggio e per la sua maleducazione.-Dove studi?
-Al Karasuno di Sendai, sono al secondo anno.
-Quindi avrai diciassette anni più o meno. Io ne devo fare venti a inizio Dicembre.
-In realtà i diciassette devo ancora farli, quindi ne ho sedici.
Risponde mantenendo un tono duro. Però non va bene comportarsi così con una persona che non ti ha fatto niente, Yuu. Il ragazzino continua a pulire e asciugare i piatti e dopo aver rimesso apposto tutto pulisce il lavandino, poi esce in giardino per capire se faccia freddo o no. Okay, fa freddo per essere vicini alla metà di maggio. Sale in camera e prende il primo giubbotto che gli capita a tiro e se lo infila. Subito dopo sente il campanello della porta d'ingresso suonare e si precipita di corsa in fondo alle scale per aprire e ritrovarsi davanti l'amico.
-Morisuke, che bella sorpresa, ma che ci fai qui?
Rarisa sente pronunciare il nome del ragazzo e si affaccia a vedere se sia vero o no.
-Non ti sembra ovvio? Gli ho chiesto se viene con me al punto di smaltimento dei rifiuti per lasciare la spzzatura. Non faremo tardi, non ti preoccupare.
Dice infilando i piedi nelle scarpe.
-Dai, andiamo.
Dice dando un colpo al suo amico, il quale glielo restituisce per scherzare, facendolo barcollare ma rubandogli un sorriso. Dopo essersi rimesso in carreggiata, si dirigono verso la loro destinazione. Dopo poco a Yaku sorge spontanea una domanda e non esita a farla al suo amico.
-Di cosa mi devi parlare? Non mi avresti mai chiesto di andare in questo posto puzzolente alle nove di sera senza un motivo.
-Non volevo fare la strada da solo.
-Stai ancora ascoltando Die A Little di YUNGBLUD a ripetizione, vero?
-Sì, ma non c'entra nulla.
È una bugia questa. È per questo motivo che gli ha chiesto di fare la strada insieme. Non voleva restare da solo e continuare ad ascoltare quella canzone all'infinito. Arrivano al punto smaltimento e lì Yuu tira fuori dalla tasca del suo giubbotto in jeans il suo accendino e un pacchetto di sigarette. Ne accende una e inizia a fumarla.
-Quante ne devi fumare?
-Se dopo questa non mi calmo almeno un altra.
Yaku lo osserva: Yuu è talmente pigro che ha preso il primo giubbotto a cazzo dall'armadio e se lo è messo sopra la felpa bianca e i pantaloni della tutta grigio topo. Nota poi un filo pianco che parte dalla tasca del giubbotto in jeans e sale fino alla sua testa.
-Togliti l'auricolare e spegni la musica. Ti faccio conoscere un altra canzone di YUNGBLUD che non ti faccia vemir voglia di morire, perché è questo l'effetto che ti sta facendo questa canzone, amico mio.
Yuu finisce di tirare e poi rivolge lo sguardo verso Yaku.
-Ma che cazzo stai dicendo, Morisuke?
-Pensi che io non sappia che hai tentato di suicidarti? Me lo ha detto tua madre e sono stato malissimo per questo, ma sai perché sono stato malissimo? Perché non me lo hai detto tu, il mio migliore amico. L'ho fatto sapere a Kosuke ed è rimasto sconvolto, penso che ci dovresti delle scuse, perché pensavamo di essere speciali per te.
Yuu si toglie di bocca la cicca e la spegne contro il muretto su cui si è poggiato per fumare.
-Yaku la mia vita è una merda! Mia madre, mio padre, mia sorella, il Ritalin del cazzo e tutto il resto! Voglio morire lo capisci? Voglio andarmene da questo mondo di merda! Il destino mi sta prendendo pee il culo da quando sono nato e non ne potevo più. Stava andando tutto a puttane, e l'unica cosa che mi è sembrata sensata era andarmene definitvamente da questo mondo di merda, evitandomi altre sofferenze inutili. Non te l'ho detti perché non avresti capito, perché fa male tutto questo. Fa male sapere che tua madre si scopa il suo psichiatra, fa male sapere che tuo padre ha mollato tutto e tutti e si è trasferito, fa male essere bullizzato, fa male scoprire la verità dopo quattordici fottuti anni, fa male mettersi con una ragazza, sverginarsi con lei e poi lasciarla nel modo di merda che ho usato, fa male mollarsi con il tuo ragazzo e fa male bevcarsi una sospensione del cazzo per un cazzo di vaso di merda! Vorrei bestemmiare da quanto fa male e fa male anche dirti tutto ciò, mi fa davvero tanto tanto male, Morisuke- Yuu tira fuori da una delle tasche del giubbotto un piccolo coltellino svizzero -Quella canzone è una sottospecie di ninna nanna che culla i miei pensieri ed è per questo che la ascolto. Ho iniziato a prendere una sottospecie di droga che mi da effetti collaterali proca troia e, anche se ho iniziato a prenderla da poco, non ne posso già più. Mi sento più fatto di quando fumo! Se non vuoi capire vattene a fare in culo e non farti più vedere!
Yuu urla come un isterico e Morisuke lo prende, cercando di buttarlo per terra. Yuu oppone resistenza e si libera della presa, facendo cadere l'amico, ma Morisuke si rialza di scatto, lo prende e lo butta contro il muretto di prima con tutta la forza che ha, facendogli volare di mano il coltellino. Non importa se avrà la felpa che puzzerà di fumo per essere entrato in contatto con Yuu, ma non vuole vedere il suo migliore amico sbroccare e fare un altra volta la stessa idiozia per cui lo stava sgridando. Prende il coltellino sull'asfalto e lo lancia nella spazzatura, poi ritorna da lui e lo abbraccia. Lo stringe forte a sé e inizia a piangere. Yuu lo vorrebbe volentieri uccidere, poi si ricorda che cosa ha appena tentato di fare. Una ricaduta?
-Morisuke, io, io...
-Non rifare mai più una cosa del genere davanti ai miei occhi, hai capito? Io ti voglio bene come un fratello e non voglio che te ne vada in questo modo di merda! Devi caoire che ci sono persone che saranno sempre disposte ad aiutarti. Giuro sulla testa di mio nonno che se lo rifai io e te abbiamo chiuso in via definitiva. Siamo cresciuti insieme ed è come se fossi diventato il mio fratellino, quindi a maggior ragione ti aiuterò.
Yaku stringe la presa ancora una volta e guarda il suo amico.
-Scusami. So che questa non è la cosa migliore da dire dopo quello che ho tentato di fare, ma sono sincero. Non so cosa mi sia preso e non capisco il perché io abbia comprato quel coltellino svizzero. Grazie per avermi impedito di fare lo stesso sbaglio per la seconda volta e per aiutarmi. Non posso chiederti se possiamo dimenticare quello che è appena accaduto, ma ti prego di non dirlo a nessuno, ti prego. Se tu divessi dirlo allora mi porterebbero di nuovo in ospedale nel reparto di psichiatria e quel posto non mi piace per niente, Morisuke.
Dice tra le lacrime.
-Stai tranquillo, questo resterà tra me e te, nessuno lo saprà, Yuu. Ti ho fatto male prima quando ti ho lanciato contro il muro?
-Penso di aver battuto la testa ma sto bene, non ti preoccupare... mi stavi parlando di una canzone prima, come si chiama e di chi è?
Yaku lo guarda e lo aiuta a rialzarsi, per poi sedersi insieme a lui sul muretto lì vicino, illuminato dalla fredda luce appartenuta al lampione.
-È sempre di YUNGBLUD, ma è diversa da Die A Little, non parla di cose allegre, ma il titolo mi ricorda te e anche il testo in sé. Volevo fartela ascolrare perché ne vale la pena. Adesso poi che mi dici che hai iniziato ad assumere il Ritalin ha ancora più senso. Potresti prenderla come tutto quello che non devi diventare. Comunque è una collaborazione tra lui, un altro e il batterista dei blink-182, quindi potresti anche provare a suonare la parte con la batteria. Non so se la conosci, si chiama I think I'm okay, che tradotto vuol dire penso di star bene.
STAI LEGGENDO
Penso di star bene
Fanfiction[sequel di Ricorda di essere amato!] Non sono mai stato veramente innamorato, ma mi piacerebbe davvero esserlo. Non mi importa che sia un ragazzo, una ragazza o qualsiasi altro genere. Se mai mi capiterà di innamorarmi davvero di qualcuno, ringrazie...