23

80 10 12
                                    

Nessuno vuole andare in cimitero. Nessuno vuole andare in cimitero a piangere le persone care che non ci sono più. A tutti mancano le persone che ci lasciano per recarsi in cerca di una vita migliore, ma è sempre doloroso varcare il cancello di questi luoghi e andare a portare dei fiori a una lapide di marmo o di qualsiasi altro materiale. I cimiteri sono posti tristi e visti di malo modo da molte persone e si pensa che portino iella, talvolta.

Il cimitero di Tomiya è molto particolare. È un posto che mette i brividi a tutti i turidti che ne sentono parlare e anche ai suoi stessi abitanti. Si dice che sia infestato dagli spiriti che riposano nelle tombe, ed è per questo motivo che lo chiudono prima del calare del sole. Gli orari cambiano da stagione a stagione. In estate chiude alle 19, e invece in inverno tenede a chiudere verso le 17. Lì però si trova una persona importante per la famiglia Nishinoya. Una persona speciale e dolce. Una persona che riusciva a farti sorridere con una carezza o con uno dei suoi dolci e caldi sguardi affettuosi. Lì, in mezzo a quelle lapidi tristi e grigie, si trova una persona importante.

Yuu è arrivato davanti al cancello e ha giusto il tempo per comprare un mazzo di fiori e per cercare la tomba corretta. Controlla nella tasca del gakuran di avere preso abbastanza denaro per un piccolo mazzo di fiori.

-Buon pomeriggio, avete un mazzo di fiori?

Domanda al veditore all'interno del cimitero.

-Di tutti i tipi, dalle rose, ai gigli, alle orchidee. Ti consiglio di prendere un mazzo di questi meravigliosi e profumatissimi gigli bianchi. Sono freschi di giornata e sono veramente soettacolari. Ti vengono solo 4221.61 yen.

Yuu vorrebbe ridergli in faccia. Sua nonna ha lavorato per anni in un negozio di fiori, e i gigli non sono mai costati così tanto da lei. Non si può dire che non siano dei fiori meravigliosi, ma non puoi farmi pagare così tanto per quattro gigli che appassiranno tra qualche giorno.

-Ha per caso dei girasoli o delle margherite? Stavo cercando qualcosa di molto più semplice.

Il fioraio controlla tra i vari mazzi e poi comunica a Yuu il risultato della ricerca.

-Ho due girasoli piccoli e un mazzo di margherite bianche. Vediamo un po. I girasoli ti coterebbero 1206.17 yen, se poi lo sommo alle venti margherite, che costano 313.61 yen, ti viene un totale di 1519.78 yen.

Yuu ha giusto 1809 yen in tasca, per sua fortuna. Il fioraio non sembra essere contento dell'acquisto di Yuu, ma il ragazzo non può permettersi di spendere tutta la sua paghetta per un mazzo di gigli. Preso il bouquet di fiori, si avvia verso la tomba che vuole visitare. La trova quasi subito, infondo il cimitero non è grandissimo. È una lapide di marmo bianco e le venature nere, con un piccolo vaso metallico vuoto e con una piccola fotografia che ritrae una vecchia signora sorridente, dai capelli lunghi e gli occhiali per leggere. La tipica nonna. Yuu tira fuori dalla borsa la sua bottiglis d'acqua e ne versa un po nel vaso, poi ci nette i fiori. Lo sguardo gli cade sul nome della signora. Yukio Nishinoya, 17 Settembre. Con la restante acqua pulisce il resto della lapide dalla terra e dalla sporcizia e poi la asciuga con un fazzoletto, dopodiché inizia a parlare.

-Ciao, nonna, come stai? È da tanto che non venivo a portarti qualche fiore e a salutarti. Sono molto impeganto ultimamente tra scuola e sport. Ho finito il primo anno di liceo e sto iniziando il secondo, sempre al Karasuno. Sono successe tante cose quest'anno, cose belle e cose brutte. Ho conosciuto un sacco di persone meravigliose con cui ancora oggi parlo, ho ritrovato papà e poi sto continuando a giocare a pallavolo. Ti ricordi? Mi hanno premiato come miglior libero alle medie.

Non riceve risposta.

-Però sai che la vita regala anche brutte esperienze e brutte emozioni: ho scoperto perché papà è andato via tanto tempo fa e ho sperimentato sulla mia pelle quanto sia doloroso soffrire per amore, che poi amore non è perché era una cotta passeggera. Ho combinato un pasticcio poi: qualche mese fa ho tentato il suicidio tagliandomi per il lungo, ma papà era lì e mi ha salvato in tempo, però ho avuto una ricaduta a maggio. So che non dovevo azzardarmi a farlo, però sono stato davvero male e il fatto che tu non ci sia più mi fa stare ancora peggio. Sarò sincero, non ricordo tanto di te, se non il fatto che mi sentivo bene, però mi manchi, mi manchi da morire e manchi davvero tanto anche al nonno. Ero troppo piccolo per capire che il mondo non è un posto felice, ma adesso lo posso capire. Vorrei soltanto che tu fossi qui a coccolarmi come facevi quando ero piccolo e piangevo. Mi manchi nonna, e spero che to potrò rivedere prima o poi, perché sei e sarai per sempre con me, nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore. Io ora vado, perché altrimenti si fa tardi e mamma si preoccupa, però ci tenevo a portarti un mazzo di fiori. Ti ho portato un paio di girasoli e delle margherite. Il girasole è il fiore della gioia e mi ricorda tutti i bei momenti passati insieme, mentre le margherite bianche sono simbolo di purezza e innocenza, quello che ero io quando ancora tu eri qui a Tomiya insieme a tutti quanti noi. Adesso vado davvero però. Ci vediamo il più presto possibile, nonna, a presto.

Yukio è morta di leucemia poco prima della separazione di Fubuki e Urara. Quando è nato Yuu e i due giovani genitori dovevano lavorare, erano Yukio e Tobio che sei occupavano del pupetto e si erano talmente affezzionati da dargli un soprannome che usassero solo loro: Uli, come Ulisse, perché Yuu era un bambino timido e molto curioso allo stesso tempo e si guardava sempre intorno con quei suoi meravigliosi occhietti castani, anche quando era bloccato nel passeggino. Yukio passava tanto tempo con il marito e il nipotino prima di essere ricoverata d'urgenza all'ospedale di Sendai per la chemioterapia. Non ha resistito tanto alla cura e ha lasciato la sua famiglia dopo due mesi. Tobio, ogni mattina, si alzava alle sei e prendeva il treno per andare a trovare la sua amata a Sendai e restava lì fino al passare dell'ultima corriera della giornata. Gli era capitato di portare anche il piccolo Yuu, ma è riuscita a farglielo vedere solo un paio di volte prima di lasciarli per sempre. Era una donna amata da tutti sia a casa che in città, quindi per la famiglia di Yuu è stato davvero un duro colpo la sua malattia.

-Mamma, sono a casa!

La voce di Yuu echeggia nel corridoio, ma nessuno risponde. Si siede e si snoda i lacci delle scarpe quando, a un certo punto, sente qualcuno dietro di lui e vede proiettarsi sul pavimento una grande ombra con un codino. Si gira e trova Seiji. Ha un espressione strana in volto, che gli sarà successo?

-Ciao, Seiji, sai se mia mamma è a casa oppure è dovuta uscire a fare delle commissioni?

Il ragazzo più grande si limita ad osservare il più piccolo e a seguirlo con lo sguardo in ogni movimento che compie. Oggi è davvero strano suo 'fratello'. Yuu si alza dal pavimento e si sta dirigendo verso la sua stanza, quando la grossa mano di Seiji lo afferra e lo strattona. Il libero gli sorride, ignaro di tutto.

-Vuoi fare la lotta? Fatti sotto!

Il ragazzone lo prende per la giacca nera e lo pianta contro il muro.

-Seiji, che ti prende? Io stavo scherzando.

Il biondo lo scruta senza cambiare espressione, poi imprpvvisamente sul suo volto appare qualcoaa di nuovo. Le labbra si curvano in un sorriso. No, non un sorriso allegro e buono, ma un ghigno cattivo, quasi malefico. Stringe la presa sulla giacca e continua a guardare il suo fratellino confuso e spaventato.

-Da ora e in poi non saprai più distinguere se stai vivendo in un sogno o se è la realtà da quanto sarà orribile la tua permanenza in questa casa. Benvenuto nel tuo peggior incubo, fratellino mio.

Penso di star beneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora