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Sdraiato sul divano, con il telefono acceso e sintonizzato su YouTube, poggiato sul torace, tenuto dalla mano destra. Questa è la posizione preferita di Yuu dopo aver fatto il suo agognato bagno caldo post-allenamento. Hinata è riuscito a convicerlo ad allenarlo nonostante lui avesse ribadito più volte durante la giornata che non sarebbe tornato a giocare senza che fosse tornato anche Asahi. Quel ragazzino è una vera e propria forza della natura ed è anche determinato a diventare come il Piccolo Gigante e arrivare ai nazionali.

È così bello e rilassante farsi un bagno caldo prima di andare a dormire, soprattutto dopo una giornata stancante come quella che ha appena trascorso: le ore del mattino sono state infernali per tutte le spiegazioni del nuovo programma del secondo anno, e l'allenamento è stato più duro del solito e di quello di Helena, per non parlare di quanto sia preoccupato per la sua sorellina. Da quando Ayaka, l'infermiera, gli ha detto che la malattia di Rarisa è abbastanza importante è entrato in stato di allarme. Cosa dovrebbe fare? Come si divrebbe comportare in questo caso? Ha paura che possa stare male e non possa tenerla d'occhio, anche se fino a giugno starà con lui a casa di suo padre. Policitemia Vera. Non vuole andare a controllare su internet che cosa sia o quali siano i suoi sintomi, se sia cronica o se possa essere curata in qualche modo. È davvero in pensiero e non riesce a dirlo a nessuno dei suo compagni, nemmeno a Ryu o Hisashi con i quali ha legato davvero tanto.
Una grande mano si pone tra lui e lo schermo è afferra il cellulare del ragazzo, portando glielo via.

-Dovresti andare a dormire, domani hai scuola e non credo che potrò accompagnarti in auto come potrò fare mercoledì o giovedì. Rarisa è gia a letto e sta dormendoda un po, che aspetti a raggiungerla?

Lui alza lo sguardo verso il padre in maglia da notte e pantaloncini.

-Anche tu dovresti andartene a dormire: domani tu e Helena avete quel colloquio con quel tizio della periferia che vuole assolutamente la seconda casa qui a Sendai.
Lo vede prendere il pouf davanti al tavolo rotondo e avvicinarlo al divano, sedendocisi sopra e guardando il figlio.

-Non ti prepccupare per quello, ha voluto rimandare l'appuntamento a un altro giorno. Sto iniziando a odiarlo quell'uomo. Vorrei parlarti due minuti se non sei troppo stanco.

-Il telefono mi teneva sveglio, quindi potrei crollare in meno di dieci minuti. Cosa devi dirmi?

-Sarò molto breve allora: mi ha convocato un tuo professore, mi sembra si chiami Overlay, e vuole parlarmi di una cosa recente su di te... è successo qualcos'altro che non mi hai detto e di cui vuoi parlarmi?

Dirglielo o no? Overlay in fondo lo vuole aiutare, niente di più, e se ha convocato suo padre dopo solo due giorni che gli ha scritto quel messaggio allora è davvero preoccupato per lui.
Il giorno che Yuu è ritornato a scuola ha incontrato Overlay nel piazzale sotto l'albero di ciliegio e si è fermato un po per spiegare come sarebbe stato quest'anno. A Yuu è sembrato assurdo che gli togliessero uno dei pochi professori che lo stavano aiutando davvero, però quando poi ha affermato che sarebbe riuscito a riprendere la sua classe, la sua 2-3, gli sono brillati gli occhi. Zarc ha inoltre un idea che a Yuu è sembrata in un primo momento un po così, poi è stato convinto dal suo insegnante.

-È un mio insegnante, ha fatto un diavolo a quattro per riprendere la mia classe, e alla fine ci è riuscito. È fantastico. È anche lo psicologo dello sportello d'ascolto di scuola e mi sta aiutando da un po ormai con lamia concentrazione inesistente a scuola e la mia... distimia... gli ho chiesto se avrebbe potuto parlarti lui al posto mio perché non riesco a trovare parole adatte per dirti come mi sento e che cosa provo, scusa, papà.

-Non ti preoccupare, posso capire che tu non stia bene. Sappi solo che io e tua madre ti aiuteremo. Oggi l'ho sentita in chiamata e mi ha raccontato della piccola, chiedendomi se sarebbe potuta stare da noi fino a giugno. Tu stai bene?

-Sto cercando di pensare a studiare e di andare bene in tutte le materie...

-Ho visto come stasera appena sei tornsto ti sei messo al lavoro e sono contento di questo, però ti ho visto scosso da quando tua madre ti ha detto che Rarisa era in ospedale, sicuro che vada tutto okay?

-Meno ci penso e meglio sto, cerco di distrarmi il più possibile. Poi ora che è qui con me sono più tranquillo.

Gli risponde il ragazzo cercando di rimanere disinvolto e di non pensare alla sua piccolina. Suo padre lo guarda e sorride teneramente.

-Sei un bravo fratello maggiore. Mi ricordi me: tua zia e io non abbiamo tanti anni di differenza, ma comunque è sempre la mia sorella grande e si è sempre occupata di me fin da bambini. Sempre preoccupata per me, il mio umore e la mia salute. Tu non sei da meno, anzi, sei anche più protettivo e premuroso, anche se vuoi nasconderlo a tuo padre e agli occhi di tutti. Sei molto preoccupato per lei, ed è normale tutto ciò, anche il fatto che tu sia scosso e non riesca a dormire è normale in situazioni del genere. Credi che io non abbia capito che tu ora non riesca ad addormentarti? È lo stress, Yuu, e non fa benissimo a un ragazzo con tanti problemi come te...

Yuu nel mentre si è girato, cercando di nascondere la sua espressione stanca e piena di preoccupazione dallo sguardo di suo padre. Fubuki gli passa una mano lungo la schiena in segno di consolazione.

-È la mia sorellina, l'unica cosa bella che la mamma mi ha fatto avere durante l'infanzia, quindi è ovvio che io sia prepccupato.

-Certo... domani pomeriggio ho l'incontro con il professore e ne parleremo, tu ora vai e riposati per bene...

-Papà

-Dimmi

-Se dovessero dirti che ho bisogno di prendere delle medicine per l'umore, tu come reagiresti a tutto ciò?

Fubuki lo guarda. Nota come le spalle gli tremino e il disagio da lui provato. Che sia una sorta di anticipazione di quel che vuole dirgli domani il professore?

-Ti dico solo che se ci sarà bisogno di prenderli li prenderai e te li comprerò affinché tu stia meglio.

Dice passandogli teneramente una mano tra i capelli privi di gel. Gli tira dolcemente il colletto della maglietta azzurra e gli fa cenmo di andare a dormire.

-Ora mi alzo e vado a letto, tranquillo. Sto raccogliendo le forze.

-Va bene, allora ti lascio stare. Buonanotte, Yuu.

-Buonanotte anche a te, papà.

Fubuki si dirige verso la sua stanza al piano di sopra e poco dopo fa lo stesso anche Yuu. La camera la dovrà condividere con la piccola Rarisa per un po, ma per fortuna c'erano già due letti in quella stanza fin da quando Yuu è ritornato a far parte della vita di Fubuki. Apre piano piano la porta e accende la torcia del cellulare. Rarisa dorme e si gira nel letto attaccato all'altro muro. Yuu si dirige verso il suo, si siede sul materasso e mette a caricare il telefono, ma prima di spegnerlo illumina con la torcia la sorellina. Ora che la guarda meglio e co fa caso non assomiglia per niente a Kaito. Il colore dei capelli è lo stesso della madre e quindi anche il suo, ma i suoi occhi non sono grigi cone quelli Urara, sono come quelli di Yuu, come quelli di Fubuki. Ha sempre avuto un dubbio su chi fosse realmente il papà di sua sorella e sul perché gli fosse stato dato il cognome Nishinoya. Ora tutto ha un senso e si sente uno stupido a non averlo pensato subito. Rarisa è figlia di Fubuki e Urara, non di Kaito. Lo ha sempre sentito nel profondo del cuore, ma pensa che ora sia una conferma.

Penso di star beneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora