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Occhi castani e capelli biondi, tirati indietro da una fascia; tuta rossa con bande giallo evidenziatore. Il suo aspetto non può negare il fatto che incuta un po di timore e sembra essere abbastanza sicuro di sé quell'uomo. Hinata lo guarda perplesso e lo stesso fanno Kazuhito e Hisashi. Chikara lo scruta per qualche secondo di più e lo stesso tenta di fare anche Ryu, peccato che quest'ultimo si annoia quasi subito e getta la spugna. Chikara è sicuro di aver già visto quel viso, gli è così tanto familiare. Dannazione akka sua memoria. Primi segni di Alzheimer, o più semplicemente doveebbe prestare più attenzione a chi gli parla?

-Ragazzi, vi presento Keinshin Ukai, il nipote del vostro allenatore Ukai.

Lo presenta Takeda ai ragazzi. Sugawara sgrana gli occhi e lo stesso fanno Hisashi e Ryunosuke, mentre Narita resta a bocca aperta. Chikara si dà una manata in faccia come rimprovero per noj aver capito prima che i due fossero imparentati e, diversamente dagli altri, Yuu rimane in silenzio e senza lasciar traspirare alcuna emozione. I ragazzi del primo anno, giustamente non capiscono come uno che di cognome fa Sakanoshita a essere imparentato con uno che fa di cognome Ukai.

-Allenatore?

-Sì, sarò il vostro allenatore nella partita contro il Nekoma e poi dovrete continuare da soli il vostro percorso all'interliceale.

Risponde il giovane uomo. Hinata alza la mano.

-Ma lei non gestisce il Sakanoshita, il negozio alla fine della discesa intendo?

-Sakanoshita è il cognome della famiglia di mia madre e quindi è per questo motivo che il negozio si chiama così. Negozi a parte, tra poco dovrebbero arrivare delle persone per giocare una piccola amichevole e mi sembra il caso di iniziare a riscaldarvi per bene.

Tutti quanto prendon un pallone a coppia e incominciano a riscaldare le braccia, tutti quanti tranne Yuu. In un primo momento Ukai non se ne accorge perché è troppo concentrato a controllare gli altri ragazzi e a vedere se gli sfidanti compaiono. Eccoli qui, i quattro dell'associazione del quartiere. Yuu resta in silenzio, ma ne riconosce uno in particolare: quello del supermercato vicino a casa sua, o diamine come si chiama... Shimada! Shimada dello Shimada Mart.
Manca Otosaka all'appello, merda. Come faranno a giocare senza libero? Questa piccola squadra di corvetti dovrebbe avere un libero, o almeno, come suo nonno ha raccontato a Keinshin, fino allo scorso anno lo avevano e tutti lo idolatravano come una divinità, al punto di chiamarlo divinità protettrice. Capelli castani e tirati su con il gel. Capelli castani e tirati su con il gel... bingo! Accortosi del ragazzino fermo, Ukai gli si avvicina.

-Hey, tu con la maglietta bianca e la scritta nera sulla schiena, cosa c'è che non va? Ti senti male?

Il libero si gira e vede la figura dell'allenatore che lo guarda un po confuso. Forse avrebbe fatto bene a mischiarsi con i suoi compagni anziché stare fermo in piedi a far nulla come uno stoccafisso.

-No, no, però, ecco è in una situazione particolare

-Che vuol dire! È infortunato e non può allenarsi? Volevo semplicemente chiedergli se avesse intenzione di giocare con la squadra dell'associazione del quartiere. Il nostro libero è bloccato a lavoro.

-Non lo so, a te va bene?

Yuu non risponde, soltanto si mette in marcia verso l'altra parte del campo ma la sua avanzata viene interrotta dalla voce di Hinata.

-C'è Asahi!

Nel mentre a Tomiya, Kaito è da solo a casa durante il suo giorno libero e sta provando a risolvere uno dei tanti sudoku che si trovano nella parte del quotidiano dedicata allo svago. Riuscirà a risolvere almeno questo o dovrà lasciarlo a metà come ha fatto con tutti gli altri? Sembra che oggi sia la sua giornata fortunata, perché sta riuscendo al primo colpo a capire dove vanno posizionati i numeri. Ho parlato troppo presto a quanto pare. Sbaglia a scrivere il numero nella casella e, ovviamente, è a corto di gomme per cancellare. Urara è a lavoro e Tobio è uscito con i suoi amici per farsi una partita a carte al bar, mentre Seiji è occupato col tirocinio al ristorante di sushi lì a Tomiya. Non ha nessuno a cui chiedere una dannata gomma per cancellare il suo sbaglio. Si alza dalla sedia e sale le scale, dirigendosi nella camera di Yuu. Al ragazzo piace fare schizzi e caricature, quindi di gomme ne ha abbastanza. Apre la porta della stanza e cerca una gomma nei vari cassetti della scrivania. Niente gomma. L'unica cosa per cui Yuu poteva essere utile si è dimostrato un flop totale. Con la mano tocca qualcosa, una scatoletta di cartone, morbida, come quelle dei farmaci o delle medicine. Una scatoletta contente un vasetto per l'esame delle urine da usare per la visita sportiva? Una nuova penna per l'insulina da usare come riserva? Decide di tirarla fuori dal cassetto e con sua vrande sorpresa vede che non è né un vasetto per le urine né una penna di riserva, ma è una scatoletta gialla di Ritalin 10. Yuu ha tentato di nasconderla nel cassetto durante il fine settimana, ma ha dimenticato di chiudere a chave la porta come fa di solito. Kaito conosce bene quel farmaco e può tranquillamente giungere a una sola conclusione.

-Hai superato la tua paura di andare dallo psichiatra a quanto pare? Se non ti ho fatto fuori con la crisi da iperglicemia a marzo, allora ti farò fuori con un overdose da Ritalin. Dovevi pensarci due volte prima di non chiudere a chiave la porta della stanza, piccola merdina.

Sente la porta principale sbattere e ripone tutto quanto al proprio posto, chiudendo poi il cassetto.

-E quello lo chiami salto?! Questo è quello che succede quando salti gli allenamenti per un mese, Asahi!

-Nishinoya, forse dovresti essere un po meno severo con Asahi, che ne dici?

La partita sta andando avanti e alla fine sembra proprio che Asahi e Yuu abbiano fatto pace. Appena anche l'ultimo set termina e l'attrezzatura della palestra viene riposta al proprio posto nello stanzino apposito, tutti si dirigono alla stanza del club per cambiarsi e tornare a casa.

-Hey, Asahi

Lo chiama il libero togliendosi la maglia di dosso. Asahi si gira e per un attimo rimane incantato a osservare come i muscoli di Yuu stiano iniziando a essere sempre più definiti man mano che passa il tempo. Solo ora si è accorto della benda che ha sul braccio, nascosta dal manicotto durante la partita. Che cosa gli è successo da essere addirittura fasciato?

-Dimmi

Yuu prende il cambio e si infila la maglietta asciutta, poi riporta la sua attenzione su Asahi.

-Riguardo a me e te come relazione sentimentale, ci prendiamo del tempo o vuoi riprendere da dove abbiamo concluso quasi due mesi fa?

Penso di star beneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora