Capitolo 17

214 7 7
                                    

CHRIS

"Io e Dave ci siamo conosciuti qualche settimana dopo la nostra nascita - inizia a raccontare mentre si distende nell'acqua - le nostre mamme erano amiche ed eravamo, anche, vicini di casa. Ho frequentato con lui l'asilo, il college, l'università insomma tutte le mie prime volte sono state con lui. Tutte. Quando avevamo dieci anni mi regalò un disegno, a tredici dei fiori, a sedici una collana e a venti mi ha chiesto di sposarlo. Ho accettato, era il mio sogno passare la vita con lui, con la persona che amavo di più. A diciotto anni decise di arruolarsi nell'esercito. Voleva fare questo nella vita. A malincuore ho accettato la sua decisione. Tre anni fa dovevamo sposarci ma prima doveva partire per una missione in Iraq. Non ritornò più." le lacrime scorrono sulle sue guance. 

"Dovevi sposarti? Non era un po presto?" chiedo. 

"Chris, ci conoscevamo da vent'anni!" sospira "Non credi che dopo vent'anni, bisogna fare il secondo passo?" 

"Hai ragione" ammetto. Rimaniamo in silenzio per qualche secondo. La vedo più rilassata ora. 

"Senti - inizio a dire - possiamo cambiare canzone, a quanto pa-"

"No- mi ferma - la canzone va benissimo. Dave mi ha sempre detto di andare avanti nonostante tutto e io farò come dice. Sono anni che ripenso a lui e al suo sorriso. Sono stanca, ora voglio lasciarmi andare. E incomincerò con il ballare questa canzone." 

"Ecco, questa è la Ines che conosco!" esclamo avvicinandomi. "Sai, da fuori potresti sembrare un leone ma oggi ho scoperto che dentro sei un pulcino che ha bisogno di cure e attenzioni"

"Preferisco essere un leone" risponde sarcastica. 

"Anche come pulcino, sei bellissima" sussurro. Distoglie lo sguardo imbarazzata. "Incominciamo a provare la coreografia, che ne dici?"

"Per una volta sono d'accordo con te. Sai dovresti essere meno severo con noi" mi dice uscendo dall'acqua e avviandosi verso lo stereo. 

"E' il mio lavoro, sono professionale in quel campo. Nella vita privata sono più...sciolto"

"Non credo proprio" borbotta. 

"Perché dici così? Non mi conosci neanche!"

"Mi è bastato vederti quella sera al pub per capire tutto"

"Cosa avevo di sbagliato quella sera?" chiedo uscendo anche io dall'acqua.

"L'abbigliamento! Chi è che si veste con camicia e pantaloni neri, eleganti, per andare a ballare?!" 

"Ah, intendi quello! Avevo un colloquio di lavoro quella sera, con quella ragazza con la quale stavo parlando"

"Quindi non era la tua ragazza?" mi domanda voltandosi verso di me. 

"Ti sta a cuore questo argomento?" mormoro avvicinandomi sempre di più a lei. 

"No! Era pura curiosità!" esclama.

"Si, certo, pura curiosità..." le sussurro all'orecchio. Le nostre bocche sono vicine qualche centimetro. All'improvviso parte la canzone Perfect. 

"Oh, è partita la canzone!" dice sfuggendo. "Sarà meglio iniziare, non vorrai far aspettare Ed Sheeran, vero?" mi domanda tuffandosi. 

"Sei una stronzetta e anche una bravissima bugiarda!" 

"Lo so, mi sto prenotando per il premio dell'Oscar" 

Scoppiamo a ridere all'unisono e iniziamo a nuotare. Infondo, è l'unica cosa che ci riesce.

nuotiamo insiemeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora