INES
"Cristo, quanto è lungo!" esclamo sedendomi sulla scaletta della piscina per riprendere fiato. Chris sgrana gli occhi e mi guarda. Solo dopo qualche secondo mi rendo conto della gaffe che ho appena fatto.
"Cioè...intendevo il ballo...è molto lungo, stancante, faticoso..." balbetto.
"Si certo il ballo" dice Chris con un sorriso sulle labbra.
"Infatti, anche perché non c'è nient'altro di lungo qui" replico. Dio mio, cosa sto dicendo?
"Per questo non ne sarei molto sicuro" risponde e il suo sorriso si allarga sempre di più.
"Dai, continuiamo" cerco di deviare la nostra conversazione ad altro, prima che sia troppo tardi.
La musica riparte ed entrambe ci mettiamo al centro della vasca.
"Contatto fisico, Ines. Ricordatelo!" mi rimprovera il mio istruttore.
"C'è l'abbiamo il cazzo di contatto fisico!" grido per sovrastare la canzone.
"Sei a mezzo metro di distanza da me, Ines" dice con voce calma. Ha ragione, così non può funzionare. Mi avvicino di più. La mia schiena e il suo petto si scontrano.
"Ecco così va meglio" sussurra al mio orecchio. "Ora facciamo tre passi in avanti, quattro indietro e poi ti sollevo in aria, ok?"
"ok" rispondo. Tre passi in avanti, quattro indietro e poi mi sento volare. Chris con le sue braccia muscolose rivestite da alcuni tatuaggi, mi solleva come se fossi una piuma.
"Allarga quelle gambe, Ines." urla dal basso. Ma quanti doppi sensi ci sono oggi? Lo guardo ma poi faccio come mi dice. E' pur sempre il mio istruttore. Sento la sue mani morbide ma decise sui miei fianchi. Un calore si sprigiona sul basso ventre.
"Ok ora farai una capriola in aria e ti tufferai, pronta?" grida. Annuisco con la testa.
"Tre..due...uno, via" vedo la stanza capovolgersi, sto facendo una capriola in aria. Poi sento un silenzio. Quel silenzio che mi accompagna ogni giorno. Il silenzio dell'acqua. Riemergo in superficie e trovo Chris scompigliarsi i capelli bagnati con una mano. Dio quanto è bello.
"Bravissima! Se continuiamo così, vinceremo quel concorso!"
"Mh, si forse. Dovresti provare la parte con il cerchio. Non ti è uscito bene prima" replico.
"Ma è facile, devo solo centrare il buco!" esclama fissando il cerchio abbandonato per terra.
Ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a ridere. Non ridevo così da mesi!
"Se lo dici tu.." rispondo riprendendomi.
"Si, l'ho fatto parecchie volte" mormora. Distolgo lo sguardo, quando finirà questa giornata?
"Credo che per oggi possa bastare" annuncia uscendo dall'acqua. Con quel gesto ha commesso un grande errore. Grande. Il corpo riflette sotto i raggi del sole che si intrufolano nella stanza grazie alle finestre. E' tutto bagnato, anche il costume, che lascia intravedere il suo amichetto. I muscoli delle braccia e del petto completano l'opera.
"Ti piace quello che vedi?" la sua voce rompe in mille pezzi i miei pensieri.
"Eh?" domando arrossendo.
"Quello che vedi, ti piace?" chiede di nuovo indicandosi.
"Non ti stavo vedendo" protesto uscendo dall'acqua.
"Si certo" dice con un sorriso strafottente in faccia.
"Chris, tu credi di conoscermi, vero?"domando incrociando le braccia sul petto. Mossa sbagliata, ho solamente spostato il suo sguardo dalla mia faccia al mio seno. Si riprende e continua a guardarmi negli occhi. Avanza di qualche passo e con la mano mi sposta i capelli di lato. Trattengo il respiro, mi vuole baciare? Si china vicino alla mia faccia, cazzo che buon profumo che sprigiona!
"Sei trasparente come l'acqua di questa maledetta piscina, Ines" sussurra. Si allontana di qualche passo, mi lancia un altro dei suoi sorrisi e se ne va.
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nuotiamo insieme
ChickLitInes Smith è una nuotatrice agonistica. Riceve una borsa di studio a Milano; non ci pensa due volte e decide di partire. Il suo istruttore, però, muore in un incidente stradale. Chi allenerà ora la squadra di Ines? Ma è logico Chris Jones, un ragazz...