INES
"Ciao, sei venuta!" esclama Lara quando mi vede entrare. Fortunatamente i vestiti si sono asciugati sotto i raggi del sole.
"Non ho molta scelta..." borbotto sedendomi.
"Stiamo facendo progressi, eh? - mi chiede alzando un sopracciglio e ridendo - mi hai già detto quattro parole!"
Rido perché è vero, pian piano sto ritrovando la forza per parlare."Allora, iniziamo subito. Ieri ti ho detto che avremmo lavorato con la voce. Bene, parlami di qualcosa, qualunque cosa" mi incita sedendosi accanto a me. Una cosa che ho notato di Lara è che non si siede mai dall'altra parte della scrivania ma sempre accanto al paziente.
"Ho...nuotato prima" mormoro a bassa voce.
"Wow, vedi stai pian piano ritornando alla realtà. Come è stato?" mi domanda.
"E' stato strano, è stato bello" non saprei definire con precisione la sensazione che ho provato quando il mio corpo è entrato in contatto con l'acqua, ma di una cosa sono certa: è stato magnifico e...l'acqua mi era mancata.
"Questo primo "contatto" con l'acqua, dopo l'incidente, ti ha aiutato a capire qualcosa?"
"Beh, credo di si - rispondo incerta - ho capito che mi manca la normalità"
"Ecco, la normalità per una persona qualunque potrebbe sembrare una sciocchezza ma per te -mi indica - è tutto nuovo. Sarà come rinascere una seconda volta, ricorderai la vecchia Ines ma non potrai mai esserle uguale."
Annuisco con la testa.
"Perfetto! Con la voce ci siamo. Sai le tue amiche, Anne, Cathy e Tiffany, mi hanno raccontato che non parli con loro da più di una settimana cioè dall'incidente. Come mai?" mi chiede prendendo un block notes e una penna.
Cerco di trovare le parole giuste per spiegare il mio stato d'animo ma non ci riesco così dico tutto quello che mi viene in mente.
"Ho paura del loro giudizio, di quello che pensano di me."
"Ma tu sai veramente quello che pensano di te?"
Lo so veramente? No, non credo e forse mi sto facendo un'idea sbagliata.Scuoto la testa.
"Ok, allora te lo dirò io. Loro ti vogliono bene e sono molto preoccupate per te. Insomma, non interagisci con loro da due settimane!" E mi rendo conto che è vero. Ho costruito un muro intorno a me che nessuno, fino a Lara, è riuscito ad abbattere. E per questo mi sento in colpa.
"Scaccia il senso di colpa che ti sta per invadere" mi suggerisce. Come fa questa donna ad indovinare sempre quello che mi sta per accadere!?
Si alza e accende il bollitore. "Tè?"
"Si, grazie" mormoro.
"Mi hai detto di aver paura del giudizio delle tue amiche. Di cos'altro hai paura, Ines?"
"Di cosa ho paura... - rispondo con un sorriso amaro - se ti dicessi che ho paura della vita, accetteresti?"
"Mhh no, - scuote la testa - la vita non deve essere vista come una paura ma come un'opportunità. Ma ognuno ha il suo punto di vista e io accetto il tuo. Per adesso, sia chiaro eh - sorride - questa tua paura è una paura generica, cosa in particolare ti terrorizza?"
"La famiglia della signora Rossi, la donna che ho investito. Ecco, cosa mi terrorizza. Mi inviano messaggi su WhatsApp accusandomi di aver spezzato una famiglia unita, che si voleva bene. Mi accusano di aver spezzato il filo che teneva unito ogni singolo pezzo della famiglia. La notte cerco in tutti i modi di dormire ma è proprio in quel momento che i messaggi arrivano." sbotto.
Lara annuisce con fare comprensivo. "Hai provato a parlare con loro?"
"Per quale scopo? Per sentirmi dire che sono una stronza e che dovrei fare la stessa fine della signora Rossi?" domando arrabbiata.
"No, per scusarti anche se la colpa potrebbe non essere la tua."
"La colpa è la mia, Lara. E' solo mia. " dico impazientita con le lacrime agli occhi.
"Io aspetterei la versione della giustizia. Comunque, sono l'una, il nostro incontro è finito. Ci rivediamo domani mattina, porta con te foglio, penna e tanta buona volontà. A domani, tesoro" si alza e mi da un bacio sulla guancia.
Chris mi aspetta fuori e con un sorriso mi accoglie. Sono fortunata ad averlo, cazzo se sono fortunata.

STAI LEGGENDO
nuotiamo insieme
ChickLitInes Smith è una nuotatrice agonistica. Riceve una borsa di studio a Milano; non ci pensa due volte e decide di partire. Il suo istruttore, però, muore in un incidente stradale. Chi allenerà ora la squadra di Ines? Ma è logico Chris Jones, un ragazz...