capitolo 63

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CHRIS

I raggi del sole penetrano dalle persiane della mia camera da letto. Sbadiglio e mi strofino gli occhi. Accanto a me, c'è Ines che dorme serena. Le sue labbra sono dischiuse e i suoi capelli sparsi sul cuscino. Nella stanza c'è un profumo di lavanda. Il suo profumo. 

Ad un tratto il mio telefono inizia a squillare. Leggo il nome sul display: Michele. Mi alzo ed esco in terrazzo per rispondere. 

"Sei morto?" mi chiede appena rispondo. 

"Ciao Michele, si sto benissimo grazie per avermelo chiesto" rispondo sarcastico. 

Sento la sua risata dall'altra parte. "Quindi avete scopato, eh!" 

"Non penso che ti possa interessare"

"Touchè, l'importante è che l'hai conquistata"

"Si, almeno penso" rifletto.

"Ehi amico, cosa succede?" mi chiede preoccupato. 
Prendo un bel respiro e mi siedo. 

"Non lo so Michi, è tutto un casino" sospiro.

"La vita è un casino" mi interrompe.

"Non so cosa fare, ora, con lei. Tra qualche giorno partirà per tornare a casa e io non la rivedrò più"

"Perché non le chiedi di restare?"

"Non lascerebbe mai il lavoro per rimanere qua con me"

"E tu dimmi: è meglio lasciare il lavoro per poi trovarne un altro qua a Milano oppure perdere l'amore della vita e, magari, non trovarlo più?" 

Ci ragiono un po. "Forse, hai ragione"

"Ho sempre ragione, Chris" si vanta. "Preparale una colazione a letto e dopo di che proponile questa tua idea. Male che vada si arrabbierà e se ne andrà. Ma almeno avrai rischiato per amore."

"Ok, ti farò sapere" rispondo sospirando per l'ennesima volta. 

"Lotta,  amico mio, lotta per quello che ami"

Mi precipito in cucina e preparo la colazione per Ines. Un croissant, un succo alla frutta, un caffè e una rosa. E' tutto pronto. 

Con estrema cautela entro in camera dove Ines dorme. Scosto le tende per lasciar entrare la luce del sole che illumina il suo volto addormentato. 

"Buongiorno!" sussurro quando apre gli occhi.

"Buongiorno a te" mormora con voce roca dal sonno.

"Ti ho preparato la colazione" le porgo il vassoio. 

Consumiamo la colazione insieme e come dessert abbiamo noi stessi. 

Ricominciamo a baciarci come la notte appena trascorsa e la passione ci investe per la millesima volta. 

"Resta con me" le dico mentre riprendiamo fiato. 

Ines alza la testa di scatto. "Restare qui?"

"Si, sciocchina -  le scompiglio i capelli ridendo - resta con me."

Ines si guarda intorno. "Non lo so Chris."

"Prenderemo una casa nuova, una macchina nuova o un cane... tutto quello che desideri" la supplico. 

"L'idea del cane non è male" 

"Allora, resterai qui con me?" 

Sospira. "Se ti dico che ho bisogno di pensarci su, te la prendi?"

"Assolutamente no. In questi mesi ho imparato a rispettare i tuoi tempi e le tue decisioni." dico facendole l'occhiolino. 

Ines mi da un bacio a stampo sulle labbra. "Ti prometto che per ogni scelta che farò, ti penserò e ti amerò." 

"E io ti prometto che per ogni strada che sceglierai di intraprendere io starò sempre al tuo fianco. Anche a distanza. Anche se a separarci ci sarà un oceano." 

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