capitolo 40

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INES 

"Sei pronta?" mi chiede Lara accendendo il suo telefono. Mi armo di coraggio e annuisco. "Bene, ecco il messaggio della famiglia Rossi. Leggilo e poi mi dici cosa ne pensi, ok?" Annuisco un'altra volta e con le mani tremanti prendo il telefono. 

"Siamo molto delusi del fatto che questa lettera sia arrivata solo ora. Se, veramente, lei fosse stata una persona responsabile ci avrebbe pensato due volte e ce l'avrebbe inviata già due settimane fa. 
Inutile dirti, ti diamo del tu, che siamo molto arrabbiati ma anche molto rattristiti. Ho perso mia moglie, la mia ragione di vita e la madre dei miei due figli. Tu invece, come hai citato nella lettera, hai perso la tua voglia di vivere. Siamo pari, no? Ognuno di noi ha perso qualcosa, chi più e chi meno. 
Non ci vogliamo dilungare molto e le tue scuse non saranno accettate subito, come è giusto che sia. Speriamo che la giustizia punisca chi ha commesso questo errore. Buona giornata, la famiglia Rossi"

Rileggo la lettera più e più volte. 

"Con quest'ultima frase mi vogliono dire che dovrei pagarne le conseguenze?" domando incerta. 

"L'ho pensato anche io ma sono giunta ad una conclusione. Stanno semplicemente dicendo che aspetteranno il verdetto della giustizia, non ti devi preoccupare."

"Va bene" sospiro e mi butto a peso morto sulla poltroncina. 

"Avete nuotato di nuovo prima di venire qua?" mi domanda porgendomi una tazza di caffè. 

"Si, dovrei portarmi un phon per i capelli" 

"Mhh, come è stato?" 

"Come tutte le volte" scrollo le spalle 

"No, intendo come è stato stare con Chris?"

La guardo perplessa. "Lara, mi dovresti aiutare con il trauma e di certo non mi sarai d'aiuto parlando della mia vita amorosa!" 

Lara scoppia a ridere. "Ho capito, c'è qualcosa tra voi due..."

"No, tra me e Chris non c'è niente. Mi sta aiutando e in qualche modo dovrei ringraziarlo."

"Ringrazialo con una cena" propone. Automaticamente un sopracciglio si incurva. "Si, insomma uscite e andate a mangiare qualcosa."

"No, - scuoto la testa - non mi sento ancora pronta per questo" 

"Va bene, ma pensaci. - si alza e prende una cartellina piena di fogli - ora, iniziamo questa nostra seduta."

Le due ore passano in fretta e in men che non si dica ci ritroviamo a salutarci. 

"Per domani, devi indossare dei pantaloncini e un top" mi annuncia. 

"Perché?" le chiedo sorpresa. 

"Suvvia, non fare molto domande. Sai, mi ero abituata alla Ines silenziosa che non parlava mai"

"Oh, se vuoi ritorno come prima" ironizzo. 

"No, no. Preferisco questa tua nuova versione. Mi raccomando ti voglio pronta" mi spinge con poca delicatezza verso l'uscita. 

"Ok, mi arrendo. A domani"

"A domani, cara." mi saluta. 

Raggiungo la macchina di Chris. Sono tentata di seguire il consiglio di Lara e di chiedergli una cena insieme ma qualcosa mi blocca. Forse è un passo troppo grande per me o forse è solo paura. 

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