capitolo 55

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INES 

"Affogare la tua ansia e le tue agitazioni nel fumo, non ti farà bene!" lo rimprovero alle sue spalle. 

Chris non si volta, ma sa che sono io. 

"Lo so - sospira - ma aiuta."

"Ci sono molti modi per chiedere aiuto, sai io ne so qualcosa" gli dico mettendomi accanto a lui. 

Chris spegne la sigaretta e con un piede la calpesta. Chiude gli occhi e mette la mani dentro le tasche dei suoi jeans. 

"Bravo" sussurro. "So che questa cosa potrebbe non interessarti ma te la racconto lo stesso. Mio padre era un fumatore accanito. Ha deciso di smettere di fumare solo quando la sera, a causa del fumo, tremava come una foglia. E no, non era per il freddo. Mia madre lo aiutò. L'amore lo aiutò. - mi fermo per capire se mi sta seguendo - Così, piano piano, ha iniziato a fumare di meno. E' passato da due pacchi di sigarette al giorno a mezzo pacco. Da mezzo pacco a tre sigarette. Alla fine ha mollato."

"E' difficile smettere. - mi interrompe - è una necessità per me, non posso farne a meno"

"Anche per mio padre era così. Ma poi ha ragionato: l'amore per mia madre o le sigarette?"

Chris scuote lentamente la testa. "Non c'è la faccio" mi rivela. "Ho provato mille volte a smettere ma è più forte di me"

"Andiamo, vieni con me - gli dico - facciamo una passeggiata, mangiamo un gelato, andiamo in un pub, tutto quello che vuoi."

Mi guarda e l'angolo destro della bocca si incurva verso l'alto. 

"Solo se posso decidere io dove andare"

"Hai il via libera. Portami dove vuoi, questa sera sono a tua disposizione pur di non pensare a quelle" indico il pacco di sigarette nella sua tasca. 

Mi prende per mano e saliamo in macchina. 

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