INES
Osservo lo studio nel quale mi hanno portato. Di fronte a me c'è una scrivania con sopra fogli sparsi. La stanza è illuminata da un lampadario a forma di cuore, scelta alquanto bizzarra. Sulla mia destra c'è una poltrona di pelle nera adornata da dei cuscini bianchi. Sulla parete, dietro di me, ci sono disegni realizzati probabilmente dai bambini. Tutti i disegni ritraggono Lara, la psicologa, con un sorriso stampato in faccia. Questo mi fa intuire che è amata dai suoi pazienti.
"Ciao cara!" esclama una voce alle mie spalle. Una donna, trent'anni circa, mi sorride cordialmente. Indossa un paio di jeans blu con un maglioncino rosa. I capelli, di un biondo cenere, sono raccolti in uno chignon basso. I suoi occhi catturano la mia attenzione; sono verdi tendenti al grigio. "Tu dovresti essere Ines Smith, giusto?" mi chiede.
"C-ciao, si sono io..."
"Perfetto, io sono Lara. Allora, - si siede sulla sedia accanto alla mia - dobbiamo iniziare a conoscerci se vogliamo lavorare insieme"
Annuisco con la testa, un profondo senso di paura mi assale.
"Chris mi ha parlato di te, mi ha detto che sei una ragazza davvero simpatica ma che stai vivendo un periodo un po...difficile. Ecco, io sono qui per aiutarti. Prenditi tutto il tempo che vuoi ma prima o poi dovrai liberarti del male che convive con te"
Chiudo gli occhi e inspiro. No, non posso avere un attacco di panico proprio adesso.
"Stai per avere un attacco di panico, vero?" mi domanda accarezzandomi la gamba. Annuisco un'altra volta. "Cosa fai in questi momenti?"
Le indico le cuffiette nella tasca del mio giubbotto.
"Ok, allora ascolta la musica se ti aiuta" mi rassicura. Spinta da non so quale forza di coraggio mi alzo. Mi sdraio per terra sopra il tappeto ruvido. Chiudo gli occhi e le note di Fire on fire riecheggiano nelle mie orecchie. E dopo qualche minuto mi tranquillizzo. I muscoli delle mie braccia si abbandonano alla ruvidezza del tappeto. Una volta finita la canzone apro gli occhi e trovo Lara intenta a fissarmi.
"Sei più rilassata ora?"
"Si" sussurro rimettendomi a sedere.
"Bene, ora impariamo a conoscerci. Parlami di te"
Provo ad aprire la bocca per pronunciare qualche cosa ma non esce niente. Nessuna sillaba, nessuna lettera. Scuoto la testa in segno di resa. Lara annuisce con la testa in modo comprensivo.
"Allora cambiamo tattica, - sospira - so tutta la tua storia, so cosa ti è successo e so anche sei un'ottima nuotatrice. Ma so anche che dopo l'incidente hai abbandonato tutto e che ti sei chiusa in un silenzio nel quale nessuno può subentrare.
Questa che tu stai per intraprendere, con me, è una terapia molto...speciale. Si chiama Emdr e ti aiuta in caso di traumi come nel tuo caso. Perché se vogliamo dare un nome a ciò che stai vivendo, trauma è proprio la parola giusta. Mi segui?"Annuisco con la testa per la millesima volta.
"Ok, fermami se qualcosa non ti è chiaro.
Sarai consapevole che sei in uno stato di depressione reattiva. Questo tipo di depressione è diversa dalla depressione base. Quella che hai tu è legata ad un avvenimento doloroso nel tuo caso la morte e l'incidente. Per curari questi tuoi "problemi" hai bisogno di questa terapia, che sarà la tua unica via di salvezza."Lara si alza e prende un foglio dal cassetto.
"Noi due ci incontreremo ogni giorno sempre alla stessa ora. Tra qualche settimana noterai in te dei progressi ma per ottenerli dovrai collaborare. Il primo obiettivo da sbloccare è la voce. Devi ritrovare la tua voce e parlare. Io mi fido di te"
Annuisco per l'ultima volta ed esco da quello studio con un peso in meno.
Chris mi nota. "Come è andata?" mi chiede abbracciandomi. Gli rivolgo un mezzo sorriso e quel gesto vale più di mille parole.
STAI LEGGENDO
nuotiamo insieme
ChickLitInes Smith è una nuotatrice agonistica. Riceve una borsa di studio a Milano; non ci pensa due volte e decide di partire. Il suo istruttore, però, muore in un incidente stradale. Chi allenerà ora la squadra di Ines? Ma è logico Chris Jones, un ragazz...