CHRIS
Parcheggio la mia Ford vicino ad un pub. Scendiamo e ci immergiamo nella folla.
"Cosa prendi?" grido per sovrastare la musica assordante.
"Fai tu" mi risponde.
Ordino due bottiglie di birra. Ne beviamo qualche sorso e, prendendola per mano, la trascino in mezzo alla folla.
Non mi importa della puzza di sudore delle persone che ci stanno intorno, non mi importa delle spinte che riceviamo, l'importante è che lei sta qui con me.
Iniziamo a muoverci a tempo di musica. I nostri corpi combaciano.
Il fermaglio che teneva legati i suoi capelli cade. I suoi boccoli biondi le ricadono lunga la schiena. Non è truccata ma è perfetta così.
Con le mani si appoggia alle mie spalle e io le circondo la vita.
La folla di persone ci spingono e i nostri corpi si avvicinano sempre di più.
Con una mano percorro il profilo della sua schiena mentre con l'altra la attiro verso di me.
Ines mi accarezza i capelli e con un dito traccia il contorno del mio viso.
Basta, se resto un altro po così sarò costretto a spogliarla davanti a tutti.
La prendo per mano, spezzando quel momento, e inizio a correre. Ines rimane perplessa ma, dopo un po, mi segue a ruota.
Corriamo e quasi non sentiamo la stanchezza.
Non prendo la macchina, sarebbe uno spreco. Sembriamo due rondini che volano nel cielo.
"Dove andiamo?" mi chiede Ines col fiatone.
"In un posto bello" rispondo vago.
Finalmente, dopo cinque minuti di corsa, ci fermiamo davanti ad una ringhiera.
"Ma...è bellissimo!" sussurra.
In effetti, il panorama non è niente male. Al di la della ringhiera si estende il mare con le sue onde che sbattono contro le rocce dure. C'è un mix di colori. L'arancione e il giallo del cielo, l'azzurro del mare e il nero delle rocce. E poi ci sono le rondini che, come noi, osservano questo spettacolo.
La prendo, per l'ennesima volta, per mano e inizio di nuovo a correre.
"Se non perdo qualche chilo con tutta questa corsa, ti ammazzo" la sento dire.
Mi scappa una risata.
Individuo un chiosco del gelato di fatto dopo qualche minuto ci ritroviamo con due coni gelati in mano.
"Ho un'altro posto da farti vedere" le dico.
"Cosa aspetti a portarmici?" mi chiede sorridendo. E che sorriso, farebbe svenire migliaia di uomini.
Questa volta non corriamo. Ci godiamo l'ebrezza del vento che scompiglia i nostri capelli, il profumo del pane sfornato e i discorsi delle altre persone intorno a noi.
"Milano è bella..." butta lì.
"Ogni città è bella a modo suo ma si, Milano è bella" concordo.
Passiamo davanti ad un negozio di giocattoli e mi viene in mente un'idea.
"Resta lì" le dico.
Entro dentro e compro quello che avevo in mente. Quando mi vede uscire sgrana gli occhi.
Lego il palloncino, che le ho comprato, al polso.
"Bene, ora possiamo andare!" le dico soddisfatto.
Ci incamminiamo, nuovamente, verso un nuovo posto.
"Siamo arrivati!" annuncio.
"Wow, sono senza parole..."
Raccolgo una delle mille rose che si trovano in quel campo fiorito e gliela porgo. Con delicatezza la poso tra i suoi capelli e il quadro che esce è una meraviglia.
Il suo viso contornato dai capelli trasmette felicità e spensieratezza.
Siamo ancora fermi lì, intenti a guardarci negli occhi.
"'Fanculo" sospiro e mi addento in quelle labbra carnose.
Ines reagisce subito e apre la sua bocca. Le nostre lingue danzano insieme in una danza sensuale. Le metto la mano sulla sua nuca in modo tale da avvicinarla di più.
"Amico, volete zucchero filato?" e ti pareva che qualcuno non ci interrompesse.
Un signore, marocchino, si è avvicinato a noi con il suo carrello.
Sospiro e prendo il portafoglio. "Si, uno grazie"
"Che gusto?" ci chiede.
"Fragola!" esclama Ines.
"Ottima scelta, sorella"
Prendiamo il nostro zucchero filato e ci allontaniamo.
"Sorella, ottima scelta" le dico imitando la voce del signore.
Ines scoppia a ridere. "Sei un bellissimo stronzo, lo sai?"
"Quindi mi trovi bellissimo?" le chiedo ridendo.
"Si, ma anche molto molto stronzo"
"Oh no, questo rovinerà la mia reputazione!" mi fingo dispiaciuto portandomi una mano al cuore.
"Ma vattene, come se ce l'hai una!" mi spinge ridendo.
Inizia a correre e io la seguo a ruota.

STAI LEGGENDO
nuotiamo insieme
ChickLitInes Smith è una nuotatrice agonistica. Riceve una borsa di studio a Milano; non ci pensa due volte e decide di partire. Il suo istruttore, però, muore in un incidente stradale. Chi allenerà ora la squadra di Ines? Ma è logico Chris Jones, un ragazz...