Capitolo 23

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CHRIS

"Ok ragazze, prima di andarvene vi devo dare alcune notizie"  Le ragazze si siedono sul bordo piscina per riprendere fiato. 

"La gara è dopodomani" ricordo "perciò potete allenarvi solo domani. Avete tutto: velocità, eleganza, grazia, coordinamento... siete perfette! Dovete solo concentrarvi e pensare al divertimento" 

"Non vinceremo mai se pensiamo a divertirci!" protesta Cathy. 

"E' lì che ti sbagli. Ho allenato tantissime squadre prima della vostra e tutte, seguendo il mio consiglio, hanno portato a casa la vittoria" 

"Va bene, proveremo a divertirci" interviene Ines. Non mi sono ancora dimenticato il contatto delle sue labbra sulle mie. Delle sue mani che mi accarezzavano i capelli. 

"Ricordatevi, per ogni cosa io sono qui". Si alzano tutte...tutte tranne Ines. 

"Forza, ci alleniamo per il concorso?" mi domanda. 

"Sarai stanca, meglio domani" la rassicuro. Ha appena finito un'allenamento intensivo di due ore, dove la trova la forza per continuare a nuotare!?

"No Chris, dobbiamo nuotare! Non sappiamo ancora la coreografia!"

"Va bene, se lo dici tu" scrollo le spalle. Faccio partire la canzone Perfect. Questa canzone ha ancora molti effetti su di lei; glielo leggo negli occhi, ma sta imparando a non farlo notare. 

"Ok, la seconda parte è questa" inizio a fare qualche passetto in acqua, qualche virata e infine una capriola. 

"Wow, è complicato..." 

"Si, ma se lo proviamo più volte potremo farcela" la rassicuro. Iniziamo a ballare in acqua ma...Ines non segue il ritmo, non è coordinata. C'è qualcosa che non va...

"Ines, fermati" 

"Che c'è? Qualcosa non va?" 

"Si, tu"

"Io?" chiede incredula.

"Cos'hai? C'è qualcosa che non va in te" 

"Guarda che sono presente, va tutto bene"

"No, sei presente con il corpo ma con la mente sei altrove" aspetto un po, ma lei non mi risponde anzi abbassa la testa. "E' per il bacio di ieri?" 

"No, oggi è... è l'anniversario di morte di David" sussurra. 

"Mi dispiace tantissimo" dico avvicinandomi. La abbraccio e lei si abbandona. Siamo solo io, lei e l'acqua. "Vai a casa, riposati. Domani ci alleneremo". Annuisce con la testa ed esce con le lacrime agli occhi. 

Mi abbandono nell'acqua. Respiro l'odore del cloro che mi accompagna ogni giorno. Un dolore come il suo è difficile da allontanare ma il tempo la aiuterà.

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