INES
"Stai meglio ora?" mi chiede Lara porgendomi un fazzoletto.
"Si" sussurro. Mi ha lasciata sfogare e ora sto meglio. "L'hai fatto apposta, vero?"
"In realtà no, almeno l'intenzione non era quella. Volevo semplicemente scacciare la paura dell'auto e della guida. Poi ho pensato: è meglio portarla alla piscina per scavare un po tra i suoi ricordi. Tutto il resto è venuto da se" scrolla le spalle.
Mi guardo intorno. Il marciapiede, il panificio di cui parlava Chris, l'asfalto. E' come se tutti mi incoraggiano ad andare avanti.
Metto le mani sul volante e proseguo dritto per la mia strada. Parcheggio di fronte alla piscina e rimaniamo lì, a fissarla. Nessuna delle due parla ma il silenzio ricompensa le mille parole che vorremo dirci.
"Ti riaccompagno a casa" dice uscendo dal lato del passeggero. Rivolgo un ultimo sguardo alla struttura di vetro che per settimane mi ha accolto. Potrò mai ritornare a nuotare?
La giornata prosegue tranquilla, decido di pulire la mia camera. Il telefono, però, inizia a squillare.
"Pronto Harry?" cosa avrà di tanto urgente il mio avvocato per chiamarmi alle nove di sera?
"Ehi, Ines. Come va?"
"Piuttosto bene, te invece?"
"Solita vita. Senti, saltiamo i convenevoli, e arriviamo al dunque. Mi ha chiamato la polizia e mi ha detto che il proprietario del panificio è rientrato dalla sua vacanza. Stanno cercando di trovare un accordo per avere i filmati della videocamera esterna. Sei ancora in linea?"
"Si, si" mi affretto a dire.
"Dopodomani ti voglio puntale alle nove davanti alla centrale. Sapremo la verità."
"Sapremo la verità..." ripeto le stesse parole, come per convincermi.
"Buona notte, Ines. Riusciremo a vincere questa battaglia"
"Notte Harry" spengo il telefono e mi metto a fissare un punto indefinito del cielo. Come andrà a finire questa questione? Cosa ne sarà di me?
Mi addormento con mille pensieri per la testa ma con una certezza. Ho un sacco di persone che, nonostante tutto, sono rimaste accanto a me. Devo ringraziarle, devo fare qualcosa per loro. Per sdebitarmi e per dimostrare a loro che sono cambiata.
Sono cambiata dentro e fuori. Il mio aspetto fisico è diverso. Sono più magra, ma comunque le mie forme sono rimaste lì dov'erano. I miei capelli sono diventati più lunghi e hanno proprio bisogno di un nuovo colore.
Il mio carattere poi, per molti sarò diventata scontrosa o asociale. La verità è che le persone giudicano. Giudicano senza conoscere i fatti, giudicano per il solo piacere di vedere le persone soffrire. Giudicano perché per loro è un passatempo. Giudicano perché credono che giudicando sono superiori e giudicano perché non riescono a mettersi nei panni degli altri.
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nuotiamo insieme
ChickLitInes Smith è una nuotatrice agonistica. Riceve una borsa di studio a Milano; non ci pensa due volte e decide di partire. Il suo istruttore, però, muore in un incidente stradale. Chi allenerà ora la squadra di Ines? Ma è logico Chris Jones, un ragazz...