Da sempre, per sempre. Immagina 1 pt.2

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Ci smaterializzammo a Villa Malfoy.

Ripercorrendo quelle mura riaffioravano in me i mille ricordi passati lì, come se nell'istante in cui guardavo le cose il tempo si fermasse e nella mia testa si facessero strada velocemente, tutti i flashback.

Era sempre uguale quella casa, non era cambiato assolutamente nulla, sempre maestosa, circondata da un grande cancello, all'interno regnavano il nero, il grigio e naturalmente il verde. Era illuminata da imponenti lampadari scintillanti che emanavano luce calda, assieme al caminetto in pietra...ed ecco un altro ricordo di me e Draco che ci divertivamo giocando a rincorrerci. Le sue dita che mi sfioravano i capelli ed i sorrisi sulle labbra.

Ad accoglierci Dobby, l'elfo domestico dei Malfoy da sempre, che mi fece ritornare nel mondo dei viventi, io urlai il suo nome sorpresa e corsi ad abbracciarlo, lui ricambiò.

Dobby:"T/n da quanto tempo!"

Io:"Si è vero, prima ci vedevamo sempre!"

Lucius:"Accompagnala in camera sua e portale i bagagli."
Ribadì severo.

Narcissa:"No Dobby non preoccuparti, Draco accompagnala tu."

Lei era consapevole del nostro distacco ed evidentemente voleva in qualche modo riunirci, si capiva dal suo sguardo.

Lui roteò gli occhi e mi accompagnò al piano superiore.

Lasciò il baule davanti la porta.
Draco:"Ecco qui, conosci la casa non dovresti perderti perciò se non hai bisogno di nulla vado"

Io:"Draco aspetta...
non ti da fastidio che io stia qua?"

Draco scrollò le spalle indifferente, il suo atteggiamento un po' mi rattristava ma perlomeno non gli dava fastidio la mia presenza. Ho sempre odiato l'indifferenza.

Sentí Narcissa dal piano inferiore rimproverare Draco sulle scale.
Narcissa:"Che fai, neanche la aiuti a disfare i bagagli? Su, fa il ragazzo carino."

Mi scappò una piccola risata, lui entrando in stanza lo notò e sbuffò nuovamente.
Draco:"Hai sentito... dice che devo aiutarti."
Si fece largo nella stanza.

Io:"Tranquillo se non ti va faccio da sola, non è molta roba."

Draco rise:"Non è molta roba eh?
Moltissima, ma che avete sempre da portavi voi ragazze?"

Io:"Il solito Malfoy!"
Dissi alzando gli occhi al cielo.

Draco:"E tu da quando mi chiami per cognome?"

Io alzai un sopracciglio.
Io:"Davvero?"

Draco annuì.

Io sbottai:"Da quando mi ignori e non mi rivolgi la parola per stare con quelle stupide serpi dei tuoi amici...."

Draco:"Io ti ignoro?
Tu stai sempre con la Granger, Weasley-capelli-carota e quel Potter che non sopporto..."

Io:"Si ma perché tu stavi sempre e solo a comandare a bacchetta il tuo gruppo di idioti e non ti accorgevi di me!
Stare con una Grifondoro...mai sia vero? Cosa penserebbero di te?"

Draco:"Non è vero, non è stata solo colpa mia!
E non provarci, anche tu ti sei distaccata...."

Narcissa sentendoci discutere alzando la voce ci raggiunse:"Ragazzi tutto bene?"

Ci fissammo imperterriti per una manciata di secondi, i nostri occhi che emanavano scintille e lei continuò.

Narcissa:"Per lo meno non vi ignorate più...
si può sapere che vi è successo, eravate inseparabili prima?"

Nessuno di noi due rispose e lei annullò nuovamente l'imbarazzante silenzio.

Narcissa:" Comunque tra 10 minuti a tavola!"

                                 ➳ ➳ ➳

Io e Draco ci sedemmo vicini a cena, perché era rimasto posto solo lì accanto a lui, parlai molto con Lucius e Narcissa e ogni tanto cercavano di includere Draco che però se stava per fatti suoi non degnandoci della sua presenza.

Draco:"Mamma dopo esco con Goyle e Crabbe va bene?"

Narcissa:"Ma porti anche lei vero?"
Disse indicandomi.

Io:"No tranquilla rimango qui, non sarei gradita."

Draco:"Ma dai...ti offendi pure ora?
Puoi venire per me, e...loro non ti daranno fastidio, ci sono io."

Narcissa:"Dai vai tranquilla, e poi che fai qui senza Draco?
Non dirmi che ti vergogni?"

Risi alla prima frase.

Draco:"Hai ragione mà.
È impossibile che si vergogni, al massimo mi detesta."
Ghignò.

Io:"Dai Draco anche se sei un idiota non potrei mai detestarti."

Draco sorrise soddisfatto, si alzò da tavola, ma prima di andare, aggiunse:"alle nove fatti trovare pronta."
Sembrava quasi accennare un sorriso per una frazione di secondo.

Io annuì e Narcissa sorrideva compiaciuta ammiccando a suo marito.


Continua...

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