Come l'arcobaleno nell'oscurità.
Io e quello che scoprì appena qualche attimo prima fosse mio padre, stavamo camminando nel buio della notte, il nostro imbarazzo era palesemente visibile, nessuno fiatò per attimi abbondanti. Era strano, ci conoscevamo da sempre ma del resto non ci conoscevamo affatto. Questo era quello che pensavo.
Ad un tratto si fermò davanti ad un grosso albero vicino il Lago Nero.
La luce fioca della luna lo illuminava, così come i suoi occhi, cristallini,puri,nonostante la tendenza al grigio, erano esattamente come i miei. Mi accarezzò con estrema delicatezza la guancia, avevo tante domande in testa, ma me ne dimenticai completamente, nel mentre osservavo la sua mano, a contatto con la mia pelle liscia, era ricoperta da graffi, oramai cicatrici.
Sospirò.
Sirius:"Sai perché ti ho voluta portare qui?"
Io scrollai le spalle, tanto sorpresa quanto curiosa.
Sorrise e continuò.
Sirius:"Io e tua madre ci siamo conosciuti proprio qui, ricordo perfettamente quel giorno, era da un po' che la osservavo, era diversa dalle altre ragazze, non andava dietro a certe cose, per piacere agli altri, era riservata all'apparenza, ma terribilmente curiosa per quanto cercasse di nasconderlo, era così bella, ogni suo sorriso mi mandava fuori di testa, io non ero mai stato timido, anzi...esattamente l'opposto, ma quando la vidi poggiata su quell'albero non riuscivo a fare o a dire niente, credimi, mai, davvero mai non ho saputo cosa dire ad una ragazza ma lei...era diversa e questo mi fece innamorare.Hogwarts 1975, Lago Nero.
La ragazza dai capelli scuri e mossi leggeva tranquillamente il suo libro nel mentre si faceva cullare dalla brezza del suo amato Lago, il vento le faceva svolazzare i lunghi capelli.
In lontananza un giovane, della sua stessa età la guardava incantato, pensando di non essere notato, ma sbagliava.
La fanciulla spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e imbarazzata sorrise leggermente tentando di nasconderlo.
"Quando la smetterai di fissarmi da lontano e ti deciderai a parlarmi per una buona volta Black?"
Lui sorrise e si avvicinò.
"Eh che non saprei proprio che parole usare dinanzi a tanta bellezza."
Si inchinò e sorrise nuovamente.
Quello fu l'inizio di un amore eterno e senza confini, durato per anni.Daphne:"Wow, è così bello, non è giusto però, avrei tanto voluto conoscerla..."
Sirius:"Tu mi ricordi così tanto lei...ti racconterò ogni cosa più avanti, te lo prometto."
Istintivamente lo abbracciai, come se fosse la cosa più normale del mondo.
Daphne:"Sono stata fortunata però a conoscere te."
Sirius:"Io sono stato fortunato a ricontrarti bambina mia."
Sorrise nuovamente, sembrava così felice...
Daphne:"Bhe una cosa mi sfugge però, come hai fatto ad evadere da Azkaban, nessuno vi è mai riuscito?"
Sirius:"Mh, non ti sfugge proprio nulla eh?
Sai che sono un animagus, mi è bastato trasformarmi, sono diventato così magro da riuscir a passare tra le sbarre, l'effetto dei dissennatori è quasi pari a zero sugli animali."
Daphne:"Non sei in perfetta forma infatti, un giorno vedrai che mangerai così tanto e bene da recuperare tutto."
Lo dissi in maniera così spontanea da procurargli una risata.
Sirius:"Ha ragione...ma ora devo stare attento a non farmi bec...."
Neanche il tempo di finire che le figure nere che tanto mi terrorizzavano volarono tutte assieme su di noi, come uno stormo di corvi, portando con loro il gelo, l'aria sopra le nostre teste si fece tutta d'un tratto fredda, gelida, il vento soffiava facendo svolazzare i nostri capelli, era una sensazione tremenda, era come se quell'oscurità in quel momento si stesse trasformando in qualcosa di fisico che ti penetrava fin dentro le ossa.
Lanciai un urlo di paura.
La brezza del Lago si stava trasformando in qualcosa di più forte e assordante, si stava ghiacciando.
Ormai gli altri accompagnati da Remus erano quasi alle porte del castello e nel mentre quelle oscure figure ci raggiungevano, si fiondarono lì anche loro.
Daphne:"Sirius...papà!"
Mi corressi, in quel caos, non capivo davvero più nulla.
Sirius:"Sta tranquilla Daph!"
Urlò nel mentre i dissennatori scendevano fin al suolo, su cui eravamo.
Si fiondarono su di lui facendolo accasciare a terra.
Io in lacrime porgevo il braccio nella sua direzione e fece lo stesso, temevo il peggio davvero, e anche lui.
Sirius:"Daphne...ti-ti...voglio...b-bene."
Chiuse gli occhi, i suoi ricordi e la sua anima svanivano dal suo corpo raggiungendo le figure nere fluttuanti come un arcobaleno nell'oscurità, ma era una scena straziante,orribile,tremenda...
Le mie ginocchia ormai esauste e stanche di sopportare il mio peso cedettero.
Tra urla e singhiozzi senti solo un respiro affannato per la corsa sul mio collo misto ad un odore inconfondibile di menta, due possenti braccia che mi sorreggevano stringendomi forte.
Poi venni abbagliata da una luce, sempre più forte, sempre più vicina, stava forse uscendo il sole in mezzo a tutto quel caos? Intravidi una strana figura, un animale, un leopardo, era esso che emanava tanta luce, scacciò i dissennatori poi non so, non ricordo più nulla, era tutto così assurdo...era forse un sogno? O era davvero la mia vita? Cos'era quell'animale? I pensieri iniziarono a girare nella mia testa come una voragine impazzita.
Oltre a questo sentivo delle voci, familiari ma non capivo...era tutto confuso...
"È stato troppo per lei, ha solo dodici anni!"
"È stato orribile!"
Aprii gli occhi di scatto mentre urlai affannata:"MAMMA SEI TU?"
Tutto si fermò.
Il silenzio regnava attorno a me, le voci si zittirono, l'unico suono era il rumore del mio respiro accelerato.
Sgranai gli occhi, mi trovavo in infermeria.
Madama Chips venne verso di me:"Ti sei svegliata finalmente, ci stavamo proprio preoccupando.
Vuoi tua madre tesoro? L'abbiamo già chiamata sta tranquilla!"
Daphne:"Come? No...mia madre, mia madre...lei, non c'è più..."
L'infermiera mi mise una mano sulla fronte.
Madama Chips:"Oh cara,stai delirando,hai bisogno di riposo!"
Scrutai la figura del professor Lupin, una testa bionda inconfondibile, Harry, Hermione e Ginny.
Difronte a me c'era anche Ron con la gamba ingessata per il morso, che mi fece un cenno con la mano mentre mi sorrideva.
Aveva la gamba fasciata, quindi non stavo delirando, non era tutto un sogno...per quanto assurdo era reale.
Draco venne verso di me prendendomi la mano e sedendosi sulla mia branda.
Lo guardai con fare interrogativo.
Draco:"Daph, sono così sollevato che stia bene, ieri dopo che bhe,sai cos'è successo, sei svenuta, è stato troppo per te, ti abbiamo portato subito qui, Sirius purtroppo..."
Daphne:"Purtroppo...?"
Draco:"Purtroppo è stato riportato ad Azkaban, almeno non è morto per il bacio dei dissennatori ma in condizioni gravissime...."
Daphne:"Cosa? Dimmi che è uno scherzo ti prego?"
Facevo fatica a respirare e impallidì.
Draco:"Purtroppo no...le brutte notizie non finiscono, hanno avvisato mamma e papà, saranno qui a momenti."
Affondai la testa nel cuscino, si avvicinò Potter.
Harry:"Daphne! Stai bene, menomale.
Mi dispiace per tutto, non avrei dovuto comportarmi così all'inizio...abbiamo fallito, ma abbiamo ancora una possibilità:Codaliscia!"
Daphne:"Tranquillo Harry, l'avrebbe fatto chiunque al tuo posto, insomma, so che tu e Draco.... vabbè hai capito....
L'importante ora è trovare quello stupido ratto di fogna!"
Draco:"ehi ehi ehi! Daphne devi riposare.
Potter, non metterle strane idee in testa!"
Daphne:"È mio padre, ha bisogno di aiuto e io ho già riposato abbastanza!"
Tentai di alzarmi ma avevo un cerchio alla testa e vi portai la mano lì. Naturalmente mio fratello lo notò e mi fece subito stendere.
Draco:"Che ti avevo detto? Dai solo un po', Madama Chips ha detto che non è facile riprendersi..."
La porta si spalancò, sussultai all'idea che potessero essere i miei genitori, mi correggo, i mie zii, insomma i Malfoy, ed erano proprio loro. Draco conoscendomi, corse da loro a provare a spiegare la situazione.
Draco:"Stai ferma qui, non urlare, stai tranquilla, ci penso io!"Rientrò 5 minuti abbondanti dopo che sembrarono eterni, si sentì qualche urlo, io ero furiosa, anche Draco ma cercava di mantenere la calma, era sempre stato bravo a nascondere i suoi sentimenti, come ci avevano insegnato.
Draco:"Ho cercato di fermarli ma..."
Narcissa lo interruppe entrando in infermeria:"Ti prego tesoro, lasciaci spiegare..."
Daphne:"Tesoro? Spero tu stia scherzando, ma vi rendete conto?"
Lucius interruppe me su tutte le furie sbraitando:"Daphne ti sembra questo il tono da rivolgere a tua madre? Scusati."
Mi alzai di scatto, Draco tentò di calmarmi, sapeva che era appena scoppiata una bomba ed io di certo non avrei fatto finta di niente, ero davvero incazzata nera.
Daphne:"Oh scusami tanto papà, ah no, zio, o forse dovrei chiamarti direttamente Lucius, come preferisci!"
Lucius:"Ragazzina ingrata, non ti abbiamo fatto mancare nulla, e poi non ti ho insegnato a dare spettacolo."
Mi afferrò per un braccio tirandomi fuori di lì.
Narcissa tentò di tranquillizzarci.
Daphne:"Di te mi fidavo mamma, non pensavo potessi farmi una cosa del genere, la mia vita è stata tutta una bugia..."
Narcissa:"Daphne, pensavamo che non sarebbe mai uscito, volevamo proteggerti dal dolore che la sua condizione potesse causarti, era un prigioniero e fortunatamente lo è ancora!"
Daphne:"Avresti dovuto dirmelo ugualmente, io ne avevo il diritto, mi sono fatta domande per anni, perché ero così diversa da voi...?"
Lucius:"Sei fortunata che non ti ha fatto nulla di male, Draco idiota tu non l'hai neanche fermata!"
Daphne:"Non ti azzardare di parlare di mio padre così, lui è innocente, e men che meno di Draco, lui è stato l'unico che non mia ha mai mentito e mi è stato sempre vicino, mi ha capita e mi ha sostenuta!"
Lucius:"Innocente? Hai messo poco a farti comprare da due parole dolci..."
Daphne:"Quelle che tu non mi hai mai detto forse?"
Draco:"Basta per favore!
Ho sentito tutto ed è la verità Pete..."
Stava per nominare Peter Minus.
Gli diedi un calcio per non fargli dire altro.
Se lo sarebbero venuti a sapere, non oso immaginare cosa avrebbero tramato.
Narcissa:"Chiederemo a Silente di portavi a casa."
Daphne:"No! Io non me ne vado!"
Lucius:"Daphne mi hai stancato, smettila di fare la ribelle e ascolta per una buona volta!"
Daphne:"Cosa devo ascoltare? Altre bugie? No grazie.
Andate al diavolo!"
Corsi via in lacrime, quando ero arrabbiata mi scendevano senza che me ne rendessi conto.
Narcissa:"Daphne!"
Lucius:"Se la prendo...!"
Draco lo bloccò, non aveva mai affrontato Lucius, lo teneva troppo e spesso per mio dispiacere, si faceva manipolare da lui. D'altronde era l'unico che lui potesse avere come esempio...
Draco:"Per favore, vi chiedo per favore, sapete com'è, ha bisogno di tempo, ha vissuto troppe esperienze nuove tutte insieme, fra qualche giorno si calmerà e verrà lei da voi, la conoscete..."
Narcissa:"Non so Draco, non l'ho mai vista così..."
Draco:"E fa bene...pensate che io non sia arrabbiato? Vi sbagliate di grosso.
Almeno io ho scoperto solo di non avere una 'vera e propria sorella' anche se lei lo sarà per sempre, ora per favore andate via, le parlerò io!"Continua...
La bomba è esplosa...
Hanno avuto solo una breve conversazione, Sirius è stato ricatturato...
Permetteranno di farlo rimanere lì?Come mai si è salvato dal bacio dei dissennatori?
O meglio, cosa o chi, l'ha salvato?
Cosa è successo dopo che Daphne svenisse?
Ieri sera sono stata a scrivere fino all'1:10, ma naturalmente dovevo rivedere e correggere, aggiornerò le altre parti presto, promesso, per ora godetevi queste.
P.s. Fatemi sapere se vi sta piacendo la storia!
È importante per me.🐍💚
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IMMAGINA DRACO MALFOY
FanfictionCe ne saranno anche alcuni a 'bollino rosso'‼️ Serie di immagina a più parti, simili a dei 'capitoli corti' in modo da immergerci meglio nelle storie e sviluppare i rapporti. [Dal testo...] Mi sorrise e tutto il caos che ci circondava sembrò come sp...