IMMAGINA DRACO MALFOY

Da sempre, per sempre Immagina 1 pt.3

Mi vestii in maniera semplice con un crop-top a maniche lunghe nero che lasciava le spalle scoperte, un jeans morbido che faceva risaltare le mie curve e degli anfibi neri.

Mi truccai leggermente con mascara correttore è un lucida labbra sui toni nude.

Volevo fare una buona impressione agli amici di Draco nonostante fossero idioti, così magari lui si sarebbe riavvicinato a me come prima, non sentendosi giudicato. Anche se sinceramente non sapevo cosa potesse passare nella loro mente, ma facendo questi ragionamenti mi sentivo anche io un po' una bambina.

                                   ➳ ➳ ➳

Scesi le scale e Draco mi guardò sorpreso, quasi come se gli piacessi...

Io:"Che c'è?"
Chiesi impulsivamente, le mie guance che andavano a fuoco ed uno strano formicolio allo stomaco.

Draco:"No niente è che....
Non ti ho mai vista così...insomma hai sempre messo l'uniforme, il mantello largo..."

Io ridendo:"Sai Draco il corpo di una ragazza si trasforma, si chiama pubertà...se è qui che volevi arrivare.
Mai sentito parlare?"

Ridacchiò alzando gli occhi grigi al cielo, scuotendo la testa e ci incamminammo.

                                 ➳ ➳ ➳

Io:"Non darà fastidio ai tuoi amici la mia presenza?"

Draco:"Tranquilla, magari la Grifondoro amica di Potter...
ma ora stai con me e poi sei..."

Io:"E poi sono?"

Draco:"Senza quell odiosa uniforme,vestita molto meglio." Rise.

Io:"Draco!"

Li tirai una pacca sulla spalla e rise ancora di più.

                                     ➳ ➳ ➳

Ero felice di essere andata nonostante tutto, così avremmo parlato e scherzato come i vecchi tempi... e in effetti l'indifferenza e gli atteggiamenti scontrosi del biondo sparirono dopo un po', bastò poco per riprendere confidenza, naturalmente non ancora come prima però.

Certi legami sono indissolubili, nonostante tutto, non svaniscono mai del tutto.

In lontananza comparirono due figure massicce sfocate, lui li riconobbe immediatamente.

Draco:"Oh eccoli, sono loro, andiamo."

Crabbe:"Draco Hei!
Ehm...t/c?"
Mi scrutò sorpreso di vedermi lì.

Io gli feci un cenno e Draco spiegò che ero da lui.

Passeggiammo a lungo per Diagon Alley, alla fine non erano così tanto male, facevano tutto ciò che Draco gli diceva a scuola, davanti agli altri, ma ora no, sembravano avere un po' di personalità.

Parlammo anche di quanto fossero pessimi a scuola e io non persi occasione per prenderli in giro.
Draco sembrava più tosto divertito.

Passammo davanti un negozio di dolciumi di tutti i tipi, Mielandia. Si vedevano perfettamente dalle vetrine cristalline.

Da piccola ammetto che lo svaligiavo sempre con mio padre che non riusciva a starmi dietro perché ero troppo eccitata all'idea di assaggiarli tutti.

Ero proprio una golosona e le cose non sono cambiate, a quanto pare era lo stesso per Draco a cui si illuminarono gli occhi ed entrò.

Poco dopo uscì con due cioccorane e me ne porse una.

Draco:"Tieni golosona, mi raccomando, fammi vedere chi trovi!"

Affermò ridendo, risi anche io per il gesto carino e così ci guadagnammo le occhiate dei due che non avrebbero mai potuto capire.

Goyle:"Davvero? Due bambini."
Sorrise beffardo in direzione di Crabbe.

In coro io e Draco:"Sta zitto Goyle!"

Ridemmo nuovamente poi ci incamminammo a casa.

                                  ➳ ➳ ➳

Il vento soffiava forte sui nostri visi facendo svolazzare i miei capelli lunghi ed istintivamente mi strinsi le braccia perché ero tutta scollacciata.

Draco lo notò:"Brava t/n vedi che succede a vestirsi così, sono sicuro che tua madre ti avrebbe detto e imposto di portare un giubbotto."
Ghignò.

Io:"Ma che stronzo, a questo punto, tua madre invece ti avrebbe detto di darmi il tuo, facendo il galantuomo."

Draco:"Mh divertente... e io poi rimango senza?"

Io mi misi una mano in faccia scuotendo la testa.

Lui ridacchiò, lo spinsi via.

Draco:"Vabbè sei stata brava te lo concedo,ma solo per oggi."

Io:"Oh grazie, lusingata."
Ridacchiai e lui mi mise la sua costosa giacca sulle spalle, un braccio attorno alla spalla ed io gli cinsi la vita, solo perché il suo corpo contro il mio emanava un calore assurdo.

Aveva proprio ragione comunque, mia madre mi avrebbe sicuramente fatto portare un giubbotto e non sbagliava mai, a volte mi chiedevo come mai non facesse la veggente.

Risi tra me e me.
Ero felice.

Continua...

Ecco la terza parte del primo immagina, spero tanto vi piaccia.
Alla prossima 💚🐍