Sei più del Quidditch e del pollo fritto. 🔴 Immagina 14 pt.3

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Sogni infranti e Serpeverde arrapati come allenatori.

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"Avanti, spara, purché non sia roba sessuale"
Sibilai scocciata.
"Un giorno sarai tu a chiedermi di fare sesso con te."
Insinuò tra una risata e l'altra.
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Quando avevo 11 anni non vedevo l'ora di arrivare ad Hogwarts e credevo, anzi ero convinta, che una volta qui, sarei stata finalmente fuori dalle grinfie di mia madre.

Ma la piccola me, quella tenera, abbastanza stupida e sognatrice -come del resto qualunque bambina di quella età- non sapeva che quello era solo un lontano, lontanissimo miraggio.

Perché ahimè non si può scappare da una madre odiosa neanche essendo a centinaia e centinaia di chilometri di distanza.

La odiavo. Si io la odiavo. Odiavo i suoi modi di fare, odiavo il fatto che avesse programmato tutta la mia vita a suo piacimento senza mai fermarsi a chiedersi se quello che faceva mi rendesse felice, odiavo il fatto che mi paragonasse sempre a lei e al suo perfettissimo essere, odiavo il fatto che non riuscisse a capire che io non ero lei, e anziché sbattermi per prendere un 'eccezionale' in tutte le materie per poi diventare uno stupido capo Auror, avrei preferito mille volte occupare il mio tempo libero facendo acrobazie sulla Ninbus 2001 per poter essere -un giorno- la miglior cercatrice del mondo magico.

Che poi magari un giorno avrei anche cambiato idea -si, forse sbattendo la testa ad un palo- ma una madre dovrebbe sempre appoggiare i sogni e i progetti di una figlia e non ostacolarli.

Ma a lei naturalmente questo mio desiderio non andava bene, perché lo avevo deciso io, e non lei, era l'unica cosa che lei non avrebbe potuto programmare, e di conseguenza cercava in tutti i modi di mettermi i bastoni tra le ruote, anziché cercare di comprendere i miei desideri.

Io davvero non so più che cosa fare con te signorina, ti vieto una cosa e tu che fai? Naturalmente di tutto pur di non darmi ascolto, come al solito.
Si da il caso che una certa Alicia Spinnet abbia detto a suo padre, uno mio stimato collega, di quanto una certa t/n t/c avesse 'spaccato' -naturalmente parole sue- in campo l'altro giorno, accaparrandosi il boccino con un salto 'epico' -un'atra delle sue poco colte parole- finendo su un 'odioso Serpeverde' e che a parer suo era mille volte meglio di Harry Potter.
Cioè ma dico, seriamente pensavi che non sarei venuta a sapere che giocavi a Quiddich t/n? Quel gioco da maschiacci cafoni?
Ti ordinerei di lasciarlo immediatamente ma conoscendoti so che non lo faresti mai, quindi  ho inviato un gufo anche alla McGranitt in cui la informavo chiaramente che il troll nella sua materia era un chiarissimo motivo per sbatterti fuori dalla squadra, devi concentrati sullo studio t/n, quante volte te lo dico? Non diventerai mai un Auror se non studi!
Passa una buona giornata.
-Mamma.

P.s. Almeno una cosa buona l'hai fatta, essere amica di Harry Potter è un grande onore, continua a coltivare la vostra amicizia e quando vuoi puoi portarlo a casa.

Tre cose.
La prima: ma buona giornata sto grandissimo cazzo.
Seconda: chi diavolo voleva soltanto essere lontanamente uno stupido Auror. Dannazione perché non mi dava mai ascolto? Ho le pareti della mia camera tappezzata da poster che gridano chiaramente 'voglio essere una cercatrice di fama mondiale come Justin Skeeter e Allison Smith'
Terza: solo il fatto che credeva fosse un ottima cosa essere amica di Harry era un motivo più che valido per non esserlo più.

Porco di quel bastardo di Merlino!
Deve continuare a programmarmi la vita anche quando non c'è, ma questo non glielo averei mai e poi mai permesso, il Quidditch era la mia vita.

IMMAGINA DRACO MALFOY Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora