Figlia di Sirius Black. Immagina 6 pt.3

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Lo smistamento e il cappello parlante.

Dopo qualche ora l'Hogwarts Express si fermò.

Una volta scesa dal treno rabbrividii all'aria gelida della notte, sopra le nostre teste apparve la luce sobbalzante di una lanterna tenuta da uno strano omone, con una barba arruffata, dalle sue enormi dimensioni realizzai grazie ai racconti di mio fratello Draco che, dovesse essere Hagrid.

Hagrid:"Primo anno!Primo anno!
C'è qualcun'altro del primo anno?
Coraggio seguitemi e ora attenti a dove mettete i piedi."

Feci giusto in tempo a salutare Draco, lui mi diede un bacio sulla guancia e mi rassicurò.
Draco:"Buona fortuna Daph, ci vediamo in Sala Grande per lo smistamento!"

Passammo un sentiero rapido e stretto, nessuno aveva voglia di parlare, poi questo si spalancò all'improvviso sul bordo di un grande lago nero e in cima ad un alta montagna sullo sfondo con le finestre illuminate che brillavano, sorgeva un grande castello con torri e torrette, era ancora più bello di come me lo avevano descritto.

Rimasi abbagliata.
Con delle piccole imbarcazioni attraversammo il lago, ci spiegò delle quattro Case e dei punti.
Sentivo parlottare le tre ragazze sedute con me, c'era chi voleva capitare in Grifondoro, chi in Corvonero, io speravo tanto in Serpeverde, volevo essere uguale alla mia famiglia, almeno su qualcosa...

Poi dopo un lungo tunnel sotterraneo ci arrampicammo lungo un passaggio nella roccia e finalmente emerse sull'erba morbida e umida, l'ombra del castello.
Ci aprì una strega alta dai capelli corvini vestita di verde smeraldo con un volto severo, doveva essere Minerva McGonagall.

Ci guidò in una stanza enorme, illuminata da migliaia e migliaia di candele sospese a mezz'aria, attorno ai quattro lunghi tavoli apparecchiati con stoviglie d'oro scintillanti, in fondo rialzato c'era quello degli insegnanti dove ci accompagnò quest'ultima.

Ci fece sedere su uno sgabello e sopra mise un cappelo strano e malandato a punta, consumato e pieno di macchie.
Per qualche secondo regnò il silenzio poi il cappello si contasse, gli uscì la bocca e cominciò a cantare.

Ero agitata e guardai in alto, uno spettacolo, rimasi a bocca aperta, era un soffitto nero intenso cosparso di stelle luminose, qualcuno mi sussurrò che era un incantesimo che lo fa sembrare come il cielo che c'è fuori.
"Daphne Malfoy"

Mi accomodai sullo sgabello e il cappello sulla mia testa iniziò a parlare:"Mh...Difficile, vedo intelligenza, molta intelligenza, Serpeverde ti aiuterebbe nella strada della grandezza... ma vedo coraggio, coraggio da vedere, è un cuore grande...non c'è dubbio, GRIFONDORO!"

Per un attimo ci avevo sperato ma le mie qualità mi portarono in Grifondoro, ero un po' delusa, speravo tanto di poter stare con mio fratello... e invece no.

Mentre andai verso il tavolo della mia casata mi voltai verso quello di Serpeverde, Draco mi sorrise e questo mi rassicurò.

Ginny sorrise:"Sono felice che tu starai con noi!"
Un ragazzo del secondo anno la zittí, dai suoi capelli deduco dovesse essere un altro dei suoi fratelli.

Daphne:"Grazie Ginny, anche io sono felice, almeno ci sei tu, anche se sinceramente speravo di finire in Serpeverde come la mia famiglia e stare con mio fratello Draco.
A proposito di lui, mi dispiace per prima...
~abbassai la voce per non farmi sentire~
Dice che non posso stare con chi voglio ma con ragazzi e ragazze purosangue di famiglie come noi, ma io no so che cosa cambia, dice anche che papà si arrabbierebbe se no.
Ma a me non importa perché mi stai simpatica, devo solo non dirlo a mio padre no?"

Ero una bambina che diceva sempre la verità anche non pensando alle conseguenze ed anche più tosto sfacciata. Mamma infatti mi ripetè più volte di non rispondere agli insegnanti.

IMMAGINA DRACO MALFOY Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora