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Giorgia pov's

stavo sognando di conoscere i miei giocatori preferiti dal vivo quando la sveglia interruppe quel fantastico sogno. spensi quel aggeggio malefico e dopo essermi rigirata più volte nel letto finalmente mi decisi ad alzarmi.
trovai in cucina la mia migliore amica "buongiorno Gio" dopo aver rumorosamente sbadigliato le risposi "buongiorno Giu, è possibile che ormai vivi a casa mia ?" "so dove nascondi le chiavi di scorta e pensavo di venirti a fare un saluto da brava amica" disse prendendo la Nutella dal mobile della cucina insieme a due pacchi di biscotti "sei venuta per salutarmi o per svuotarmi la cucina? Un giorno mi spiegherai come fai a mangiare così tanto e a non ingrassare".
Dopo aver passato più di un ora a parlare con la mia migliore amica è arrivata l'ora di andare in università. Vado in camera e prendo un jeans strappato sulle ginocchia una magia larga dato che non mi piace per nulla il mio corpo. Prendo al volo la mia amata felpa della Disney ed esco di casa.
Dopo circa venti minuti arrivo in università e comincio la mia giornata interminabile di corsi.
Dopo aver finito i miei mille corsi mi dirigo verso il piccolo bar dove lavoro da un paio d'anni per mantenermi la casa e gli studi anche se non vedo l'ora di poterlo lasciare per poter fare il lavoro che ho sempre voluto.
"buon pomeriggio Giorgia mi serve che stasera tu lavori fino a tardi quindi oggi farai il doppio turno" mi disse il mio capo "non posso con così poco preavviso, tra tre giorni ho un esame importante devo studiare non posso fare un doppio turno oggi" risposi e la sua risposta non tardo ad arrivare "ci tieni ad avere uno stipendio con cui pagarti la casa e gli studi? Quindi o ti licenzi o fai ciò che ti dico"

Ieri sera ho dovuto lavorare fino alle 4 di mattina e ora che la sveglia è suonata non ho la minima voglia di alzarmi.
Guardo l'orologio e vedo che sono le 6:30 e io dovrei partire tra mezz'ora per arrivare in tempo per il primo corso, così i precipito giù dal letto e corro in bagno per farmi una doccia congelata per cercare di svegliarmi.
Dopo aver fatto una corsa contro il tempo arrivo in università giusto in tempo per la prima lezione.
"sei arrivata finalmente" mi disse Simone alle spalle " eccomi, mi hai fatto prendere un colpo Simo" lui si mise a ridere "ieri sera ti ha fatto fare ancora doppio turno vero?" "si" dissi abbassando il capo, "sai come la penso sul tuo capo Gio,perché non fai come ti ho detto e non cambi lavoro e cerchi delle coinquiline?" "perché per una volta voglio avere i miei spazzi e le mie libertà e poi sto già cercando un altro lavoro e mi manca poco pe laurearmi quindi" lui scosse il capo per esprimere il suo disaccordo "dai forza entriamo altrimenti perdiamo la lezione" disse circondandomi le spalle con il braccio.
Come ogni giorno mi ritrovo a cambiarmi nello spogliatoio dietro al bar e come era prevedibili vidi Daniel, il mio capo, entrare " anche oggi dovrai fare doppio turno, anzi lo dovrai fare per un bel po dato che ora ho solo due cameriere" disse con un leggero sorriso in volto "no puoi assumere un altra persona?" "no mi costerebbe troppo" rispose ridendo "perché hai intenzione di pagarmi solo un turno? Sai dovresti darmi il doppio del mio stipendio ora" dissi guardandolo negli occhi "ti darò la tua paga normale più qualche straordinario e nulla di più" e se ne andò senza darmi il tempo di controbattere, devo trovare un altro lavoro il prima possibili altrimenti non sarei riuscita a laurearmi.

dopo aver dormito massimo 3 ore per l'ennesima notte mi alzai, sta volta contenta perché nel pomeriggio avrei avverato uno dei sogni che ho fin da bambina.
finalmente anche per oggi ho finito le lezioni dopo averle finite presi un caffè con Simone, poi tornai a casa perpreparami per avverare il mio sogno, forse per una volta avrò una gioia .
sono finalmente in macchina diretta alla Continassa con l'inno della juve a massimo volume per tutto il viaggio.
finalmente arrivai e mi cambia la maglietta mettendo la mia amatissima magliatta con dietro il mio nome e il numero 13 e misi nella borsa la maglietta di Gigi.
dopo due ore a guardare i ragazzi allenarsi era arrivato il momento degli autografi e delle foto quando mi arrivò una chiamata e senza neanche guardare risposi "Giorgia sono Daniel il tuo Capo devi venire subito al lavoro" disse enfatizzando il suo potere su di me "non possso, ti ricordo che oggi ho preso un giorno di ferie" "non me ne frega vieni o no?" disse urlando dall'altra parte del telefono "no ora non posso venire mi spiace" risposi con un coraggio che non sapevo neanche di avere " sei licenziata" mi rispose chiudendo la chiamata senza darmi il tempo di ribattere . Ora come avrei fatto a pagare la casa, l'università, la macchina a mangiare, scoppiai in lacrime e corsi via.
Mi ritrovai in un campetto dove probabilmente si allenava la giovanile della juve o dove la prima squadra faceva delle partite per allenarsi.
Vidi un pallone e decisi di sfogare un po di frustrazione calciando il pallone. Dopo quel che tiro senti una voce alle mie spelle "hey qui c'è qualcuno che cerca di rubarmi il lavoro" capi subito di chi si trattasse, il suo accento era inconfondibile.

todo lo que quiero eres tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora