CAPITOLO 14: IL SUO PASSATO

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Riaprii gli occhi. Il sole mi stava accecando e dalla finestra vidi due uccellini che poggiati al cornicione, cinguettavano beatamente. Mi spostai con la mano dei ciuffi di capelli e mi resi conto solo dopo di essere nella stanza dell'ospedale. Accanto a me Shoto dormiva tutto storto. Mi faceva pena, era rimasto lì in quella posizione scomoda pur di rimanermi accanto. Lo punzecchiai col dito sulla guancia per svegliarlo.

"Mmmh?..." mugugnò.

"Todoroki?... perchè non ti metti sul divanetto laggiù?... Stenditi un po' dai..." dissi sottovoce per non svegliarlo troppo bruscamente.

Non si spostò di una virgola, anzi... Sembrava si fosse riaddormentato come un sasso. Provai ancora.

"Mmmh!..." sbuffò.

Alzai gli occhi al cielo, non voleva proprio muoversi da quella posizione, mi domandavo come potesse essere comodo in quello stato. Era una scena davvero tenera ed ero felice fosse rimasto con me. 

"Shoto?! Mi senti??...." lo chiamai alzando di più la voce.

Aprì mezz'occhio e iniziò a guardarsi attorno tutto intontito.

"...Che male al collo......." replicò sbadigliando.

"Te l'avevo detto che non dovevi dormire così! Mi dispiace..."

Alzò le braccia per rilassare i muscoli e con la mano si massaggiò il collo poichè dolorante. L'orologio segnava le 9 del mattino, e molto probabilmente l'infermiera sarebbe arrivata a momenti per controllare il mio stato di salute.

"Ti porto qualcosa da bere Reisa?" mi chiese gentilmente.

"Mah, se ti va... Vorrei una cioccolata calda..."

Si alzò con calma e sentii il suo stomaco brontolare. Arrossì e scoppiai a ridere.

"Cosa ridi? Ho fame...." disse abbassando la testa come se si sentisse preso in giro.

"No! S-scusa... è che ti trovo così carino, non ho potuto trattenermi...!" spiegai mentre mi asciugavo un occhio.

"Mmm okay... Se lo dici tu... Vado e torno subito...!", si voltò e uscì dalla porta.

Mi alzai molto lentamente dal letto, avvertivo ancora un forte dolore alle costole e se provavo a piegarmi, dal male mi mancava quasi l'aria. Andai al bagno e mi diedi una sistemata molto alla buona. Shoto rientrò poco dopo con quello che gli avevo chiesto e una brioche appena sfornata acquistata al bar del piano terra. Mi appoggiai al muro accanto alla finestra, c'era un tavolino molto grazioso e da lì potevo anche godermi un po' la vista. Todoroki accanto a me, beveva il suo the caldo e mangiava anche lui la tortina. Non parlammo, ma nonostante quello, eravamo a nostro agio.

"Passata la fame?" chiesi sorridendo.

"Mah, per ora direi di si, anche se mi sto sognando un bel piatto di soba..." aggiunse con una smorfia.

D'un tratto entrò dalla porta una ragazza molto gentile e dalla divisa, sembrava una giovane dottoressa.

"Buongiorno Reisa. Riposata come si deve? Sono qui poichè in quanto Hero, devo prestarti delle cure più affrettate. Non puoi di certo intervenire con quel dolore lancinante, se in città avessero bisogno del tuo aiuto." spiegò pacata.

Todoroki rimase un po' in silenzio e la osservava dalla testa ai piedi. Non capivo cosa stesse scrutando.

"Mi scusi, ma lei ha un volto famigliare... Possibile che sia parente di qualche membro della Yuei?" domandò poggiandosi una mano sul mento.

La ragazza sorrise, poi rispose alla domanda.

"Forse conosce mia nonna. Sono la nipote di Recovery Girl...  Mi chiamo Recovery Lady."

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