Entrati nell'ufficio di Ray, notammo che già tutti gli altri membri erano seduti ad attenderci. Persino Fogman era stato convocato per quella riunione, il che preannunciava solo problemi. Thundurem era un po' scocciato del nostro ritardo, ma sembrava più in ansia per quello che ci avrebbe atteso con quel nuovo caso. Shoto si scusò per il ritardo, e chinandomi anche io, lo assecondai. Alzai il capo e intravidi Diamond che ci faceva segno di sederci accanto a lui. Avrei voluto salutarlo con un caloroso abbraccio, ma nell'aria si respirava un'atmosfera molto pesante, non era dunque il momento adatto. Preso posto in silenzio attendevamo il discorso tanto atteso di Ray Matsumoto.
"Innanzitutto buongiorno. So che non sapete molto della situazione poichè è stata annunciata da poco questa nuova emergenza. Circa quattro giorni fa, ci sono state delle sparizioni di alcuni bambini della scuola elementare Hanko. Dalle prime informazioni, avute grazie alle telecamere di sorveglianza, sappiamo che un individuo al quanto sospetto vestito completamente di nero, sembrava intento a pedinare alcuni di questi ragazzini. I bambini scomparsi nei giorni scorsi, avevano delle Unicità molto peculiari: uno di loro, era in grado di rendersi invisibile, l'altra bambina era capace di sollevare oggetti dieci volte più grandi del suo stesso peso corporeo... Sono dei bambini dotati di grande forza fisica o di intelletto. Potrebbe sembrare dunque, che il rapitore, stia scegliendo accuratamente le sue prede. Non è dunque un semplice maniaco o altro... c'è di più. Dobbiamo quindi scoprire cosa sta tramando, e portare in salvo quei bambini. Le loro famiglie si sono rivolte alla nostra agenzia e a quella dell'eroe numero Uno. Loro saranno nei pressi di altri due istituti dove vi studiano dei ragazzini con Quirk di un'elevata importanza, tanto quanto quelli prelevati dall'istituto Hanko. Non sappiamo se l'uomo agisce da solo, o se in coppia con qualcun altro. Dobbiamo rimanere nell'ombra e agire alla prima occasione..." spiegò Ray serio come non mai.
Sembrava davvero in ansia. Non c'era da stupirsi, vi erano di mezzo dei bambini, chissà quanta paura avranno avuto nel momento in cui questo psicopatico li aveva rapiti e fatto quali strane cose. Al solo pensiero mi si raggelò il sangue. Shoto vicino a me, percepì il mio stato d'animo, e da sotto il tavolo, mi strinse forte la mano. Mi calmai all'istante. Cercai il suo sguardo, l'unica cosa che mi era di grande supporto in qualsiasi missione. Coi suoi due grandi occhi eterocromi mi guardava, quasi fiducioso che tutto sarebbe andato per il meglio. Ritrovai tutta la mia carica, volevo intervenire immediatamente, volevo riportare dalle proprie famiglie quei poveri pargoli. Thundurem continuò a esporre come avremmo agito per quel nuovo caso.
"Ci divideremo in due macchinate. Non dobbiamo farci riconoscere, o destare sospetti. Dobbiamo anche restare perennemente in contatto. TheCrimson, FrostFire, Diamond e VioletGum: voi sarete la squadra numero Uno. Vi apposterete nella zona del parco nei pressi dell'edificio. La squadra numero Due, sarà composta dal sottoscritto, Fogman, LalaVoice e SteelWoman. Saremo dal lato opposto dell'istituto e proveremo ogni quindici minuti a fare dei giri di ronda sia a piedi che in auto. Occhi bene aperti, se quello dovesse fuggire, voi che sarete appostati in macchina, partirete immediatamente all'inseguimento. Ci siamo capiti? Domande, dubbi o perplessità?" concluse con tono autorevole, battendo un pugno sulla sua scrivania.
Tutti annuimmo. Eravamo con l'adrenalina alle stelle, era molto tangibile. Thundurem si fidava ciecamente dei membri della sua agenzia, non avrebbe quindi accettato un fallimento.
"A cambiarsi, subito. Partiamo seduta stante!" esclamò come botto finale.
Senza batter ciglio, tutti i componenti di quell'assemblea si spostarono in direzione degli spogliatoi. Mentre ci incamminavamo non ci rivolgemmo nemmeno una parola, era un silenzio assordante, come se in realtà ognuno di noi dentro di sè, stesse sprigionando la propria energia. Ci cambiammo di abiti rapidamente, e sicuri della vittoria, ci recammo alle rispettive automobili. Diamond e Shoto sarebbero stati nei posti davanti invece io e VioletGum, ci saremmo accomodate sui sedili posteriori. Lalavoice quella volta, sembrava concentrata sulla missione aveva l'atteggiamento da vera Hero, ed ero sicura che avrebbe collaborato con tutte le sue forze, dimenticandosi dei suoi secondi fini con Todoroki.
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The Crimson Hero
Romance"Tutto bene?" "Si.. Ti ringrazio.." Tutto ebbe inizio quel giorno. La pioggia bagnava i suoi capelli bicolore. Io lo guardavo.. Lui mi fissava. "Allora vado... ". Avrei voluto fermarlo.. ma restai solo immobile, mentre lui se ne andava. Reisa non ha...