CAPITOLO 68: IL COMPLEANNO DI SHOTO

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Quella mattina Shoto mi aveva svegliata molto presto. Ci eravamo vestiti ed eravamo usciti per fare colazione in un grazioso baretto del paese. L'aria era molto fredda nonostante il bel tempo, per cui ci eravamo imbottiti per bene. Stavo ancora rimuginando sul regalo da prendergli, ma siccome non eravamo a Tokyo, non avevo idea di cosa acquistare. Sorseggiavo la mia cioccolata calda e nel frattempo fantasticavo un po'. Avevo visto dei negozietti, ma avrei trovato qualcosa di adatto a quell'evento così importante? Sospirai.

"Ti stai annoiando Reisa?" chiese lui poggiando rapidamente la tazza.

Mi girai di scatto e incrociai i suoi occhi per qualche secondo. 

"Che?? NO! Stavo pensando... a n-n-nulla!! Che facciamo dopo?" provai a sviare sul discorso.

Todoroki sollevò un sopracciglio e mi scrutò per un'istante, poi tornò a sorridere. Sicuramente aveva capito a cosa stavo riflettendo ma non si soffermò sulla questione. Afferrando la brioches, mi spiegò cosa avremmo fatto per quella giornata. Aveva prenotato un percorso benessere per entrambi, ecco svelato il motivo degli asciugamani ed altro nel borsone! L'ultima volta che visitai le terme era quando andavo ancora all'accademia per eroi assieme a Tomoe, ma poi non ne avevo più avuto l'occasione. Ero davvero felice di concedermi quell'assoluto relax, ma allo stesso tempo ero anche turbata. Iniziai a mangiare qualche pezzetto della mia tortina alla marmellata ma sentii il cellulare vibrare. Sullo schermo vi era scritto il numero di Kotaro e notai che stava cercando di fare una video-chiamata. Girai il cellulare in direzione sia mia che di Todoroki e pigiai sulla cornetta.

"Ehi piccioncini!! Come state!? AUGURI SHOTO!!" cominciò ad esclamare non appena risposi.

"Ehi ubriacone... Fatto baldoria in nostra assenza?" disse scherzoso Todoroki.

"Ma che vai a pensare! Sono con la mia dolce metà... saluta tesoro." rispose voltando la camera del dispositivo verso la mia migliore amica.

Col suo solito e smagliante sorriso, lei si sbracciò per salutarci. Erano a casa di Kotaro lo si poteva notare dai lussuosi mobili e dall'elevata luminosità della stanza. Eravamo davvero felici che ci avevano contattati per chiacchierare e non passò molto prima che discutessimo anche di lavoro. Da quel che ci raccontò Diamond, in città stavano succedendo cose sempre più strane... Era sparito addirittura un Hero di una piccola agenzia. Per quanto fossimo sereni in quel momento, sapevamo che ben presto saremmo dovuti tornare alla nuda e cruda realtà. I Villains si stavano muovendo di soppiatto e stavano escogitando qualcosa. Ma che cosa? Dovevamo scoprirlo al più presto.

"Ragazzi ci aggiorniamo nei prossimi giorni! Divertitevi!" aggiunse il nostro amico prima di riagganciare.

Una volta chiuso, riposi il telefono in tasca e tornai a fissare la tazza di fronte a me. Mi sentivo vagamente agitata ma non mi andava di mostrare troppo quel mio stato d'animo. 

"Hai quasi finito Reisa? Non vedo l'ora di rilassarmi in acqua e farmi fare anche un massaggio." disse Shoto mettendosi gli occhiali da sole e alzandosi per pagare.

"Offro io la colazione!"

"Non ci pensare nemmeno. Vai in macchina, su..." ribattè lui correndo alla cassa.

Sbuffai e presi la mia borsa. Possibile che non mi era mai concesso offrirgli qualcosa? Non fiatai, tanto sapevo che non avrei vinto quel dibattito. Con le chiavi della Honda alla mano, salii rapidamente. Pochi minuti dopo Todoroki arrivò e si mise al volante. Sembrava tutto soddisfatto e accese la radio per ascoltare un po' di musica. Il luogo che dovevamo raggiungere non era lontano, anzi... in una decina di minuti raggiungemmo la nostra destinazione. Aprendo la portiera mi incantai sulla grande insegna dell'edificio e ammirai la bella entrata tutta decorata.

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