The Crimson Hero

CAPITOLO 56: TRAPPOLA MALEFICA

Per le strade la polizia radunava più civili possibili, cercando di evacuare i vari edifici a rischio crollo. Sembrava potesse esserci una sorta di miglioramento, se non che ogni tot di minuti, altre scosse anormali facevano tremare il suolo. Prima di Shoto pensai persino di trovare il colpevole di quel gran caos, ma eravamo davvero preoccupati per la sua incolumità. Se solo BlackFury ed Endeavor fossero riusciti in qualche modo a trovare la fonte di quel continuo terremoto, il problema con quel Quirk e quel criminale sarebbe terminato in una manciata di secondi. Diamond, col telefono alla mano, provava a contattare LalaVoice per inviarle le nostre coordinate così da poterci raggiungere. Per quanto mi scocciasse averla in squadra, la sua Unicità poteva anche tornare utile in qualche circostanza. Non riuscivo a pensare ad altro, se non a Shoto che poteva trovarsi nei guai.

"Andrà tutto bene Reisa. Troveremo Shoto." provò a rasserenarmi Tomoe.

"Giusto! FrostFire è forte, non si lascerà abbattere così facilmente... Fidati di me. Lo conosco da tempo ormai e so di che pasta è fatto!" esclamò Kotaro avvicinandosi ulteriormente a me.

Avrei voluto versare una lacrima per quelle loro parole di incoraggiamento, ma ricacciai tutto in gola: sorrisi ai miei due amici. Prima che il segnale partisse definitivamente, ero sicura di aver udito 'quarto piano'. Conoscevo la galleria di Akihabara come le mie tasche, essendo una otaku, e indicai loro una scorciatoia per giungere in fretta all'ingresso di quell'ultima. Sopra le teste notammo un elicottero che girava alla ricerca di cittadini in pericolo, ed alcuni eroi in altre piccole vie, cercavano di catturare i vari gruppi di Villains che si spostavano per fuggire in massa. Se non fossi stata del tutto cosciente, avrei persino pensato che quello potesse essere un sogno, o una specie di serie TV poliziesca.

"Ragazzi, ci siamo! Laggiù c'è l'ingresso!" indicai con occhi spalancati.

Ci affrettammo ancora, volevamo davvero capire quanto fosse grave la situazione per Todoroki ed il resto dei colleghi. Nell'avvicinarci, notammo due corpi famigliari rovesciati sulle scalinate e in mezzo secondo, rabbrividii. Quelle persone erano del team di FrostFire, le riconobbi per la divisa sgargiante e i lunghi capelli grigi di una di loro. Ci fiondammo in loro direzione per poterli sollevare e cercare di rianimare... ma sembravano davvero esausti e privi di coscienza. Con l'aiuto di Tomoe, rialzai una delle due per poggiarla delicatamente alla parete dell'edificio, mentre Kotaro fece altrettanto col collega accanto. Erano molto pallidi, come se qualcosa li avesse prosciugati di tutta la loro linfa vitale.

"TheCrimson, ShinyForce... Guardate qua.... merda." esclamò Diamond col volto spaventato.

Sul lato destro del collo di uno, vi erano due grandi buchi: sembravano ferite di canini, come se dei vampiri li avessero morsi. Poteva esistere un individuo con un Quirk del genere? Mi salii un leggero voltastomaco alla vista del sangue sgorgare fuori da quelle ferite, ma dovevamo curarli il prima possibile o sarebbero potuti persino morire dissanguati. Grazie all'auricolare acceso, contattai Enji per dichiarare la nostra posizione e l'assoluta emergenza di soccorso per i nostri compagni. Nel giro di pochi minuti sarebbe giunta un'ambulanza sul posto, ma temevo che Shoto avesse subito lo stesso trattamento violento. Ero evidentemente scossa e non riuscivo a immaginare nulla di positivo. Al solo pensiero che Todoroki fosse a terra in quella maniera o peggio, del tutto sfinito, mi sentivo nervosa e in collera. Avrei ripagato con la stessa moneta chiunque gli avesse anche solo strappato un capello, lo giurai a me stessa. Inavvertitamente, sul mio braccio destro, emanai un potente calore... il mio Quirk stava imperversando per la rabbia. 

"Reisa... Ehi! Calmati. Svuota la mente."

"Facile per te parlare Kotaro. Non so come sta Shoto e mi sento morire ogni secondo che passa..." dissi con la bocca serrata e la fronte aggrottata.