CAPITOLO 48: UN ANNUNCIO IMPORTANTE

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Shoto ed io eravamo nudi e distesi su quel mio letto. Sfiniti e consumati da quell'irrefrenabile desiderio di averci, ci coccolavamo teneramente. Le mie ansie e le mie paure sembravano svanite come la pioggia in un giorno caldo d'estate. Con le dita gli rigiravo i ciuffi dei capelli e giocavo come ormai abituata a fare. Shoto sorrideva, con la fronte sudata ma maledettamente soddisfatto di avermi amata con tutto sè stesso. Ce ne stavamo lì, senza dire una sola sillaba, a guardarci e toccarci. Avrei voluto addormentarmi tra le sue calde braccia, poggiando il mio orecchio sul suo cuore e lasciarmi cullare da quel suo armonioso battito. Lo avrei davvero voluto, ma i nostri cellulari suonarono in contemporanea. Scattammo entrambi, come se fossimo sorpresi da quel tempismo perfetto. Con solo un lembo del lenzuolo, mi coprii parzialmente e mi diressi verso la scrivania dove avevo abbandonato il telefono. Todoroki aveva il suo dispositivo nei pantaloni e allungandosi a coglierli dal pavimento, iniziò a frugare tra le tasche. Sul mio schermo vi era il numero di Thundurem, mentre sul suo quello di Endeavor. Che stava succedendo? Rispondemmo immediatamente a quelle chiamate anomale. A quanto sembrava, da quel poco che ci era stato riferito, avremmo dovuto svolgere una riunione straordinaria verso le ore 18:00. Non era un'emergenza, ma semplicemente un avviso su un evento importante. Riagganciato e tirando un sospiro di sollievo, spostai i miei lunghi capelli dietro la schiena dato che erano tutti scombussolati. Mi solleticarono leggermente, poichè ancora senza abiti, e mi sentii fissare intensamente da qualcuno... Shoto se ne stava bello sdraiato su quel materasso, aspettando il mio ritorno. Aveva le braccia dietro la testa e non distoglieva i suoi occhi da quelle mie morbide curve.

"Hai intenzione di mangiarmi con gli occhi?" chiesi ironicamente.

"Mmmh. Forse. Perchè non torni qui, fiammella?" disse dando dei colpetti sul lenzuolo per incitarmi ad assecondarlo.

Col sorriso stampato sul viso, mi buttai tra le sue braccia. Volevo riposare un altro po' sul suo caldo petto. Puntammo la sveglia su entrambi i cellulari, e rannicchiati tra le coperte ci appisolammo dolcemente. Ci addormentammo come due sassi, esausti da quella nostra prestazione e non ci accorgemmo minimamente che i miei genitori erano rientrati prima del previsto. Natsume si era acciambellato tra i piedi di Shoto e riscaldava nel suo piccolo, il fondo del letto.

"Reisa, papà ha detto se puoi aiutarlo co-.... Ma... REISA!?" sentii gridare di colpo mia mamma che era entrata senza nemmeno bussare.

Shoto ed io spalancammo gli occhi in preda al panico! Mi voltai verso la porta col viso rosso come un peperone e mi coprii fin sopra al collo per non mostrarmi in quello stato. Ringraziai il cielo che anche Todoroki quella volta si era messo sotto le coperte, altrimenti avrebbe mostrato la sua nudità persino a mia madre! Il mio ragazzo con l'imbarazzo più totale stampato in volto, si sollevò leggermente per salutarla. Lei ci fissò per qualche istante, focalizzando ancora quella situazione al quanto sconcertante... poi scoppiò quasi a ridere.

"Scusate.. La prossima volta busso....!" concluse per darsela a gambe sentendosi effettivamente di troppo.

Richiudendo la porta alle sue spalle, io e Shoto restammo nuovamente soli in quella piccola stanza.  Natsume si alzò per farci le fusa e si spostò verso la mano di Todoroki per farsi carezzare. Lui lo prese dolcemente e se lo avvicinò al collo per sentire il suo morbido pelo, poi si stesero insieme ancora per qualche minuto.

"Che imbarazzo...." dissi ancora sollevata, reggendomi le ginocchia con le braccia. 

"Beh... Credi che non avessero capito che siamo già andati oltre il solo bacio? Sei adulta ormai... Certo non nego che sia stato un po' imbarazzante, ma è una cosa del tutto naturale." mi spiegò solleticandomi la schiena con l'indice e scendendo fino il fondo.

Lo guardai felice per poi dargli un bacio rapidissimo sullo zigomo, in prossimità di quella sua macchia sul viso. Sorrise e si rilassò, mentre io mi alzai per vestirmi: dovevamo recarci all'ufficio di Thundurem per quella riunione speciale, e sapevo che ci sarebbe stata persino Layla... o forse non solo. Magari anche Siria si sarebbe presentata? Sbuffai con l'armadio semi aperto, alla ricerca di qualcosa da mettere. 

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