CAPITOLO 53: SHOTO ED IO

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Il sole alto illuminava completamente la stanza di Shoto. Non sapevo minimamente per quanto avessimo dormito, ma ricordavo di essermi rilassata alle primi luci dell'alba tra le sue calde braccia. Strofinandomi gli occhi mi voltai in sua direzione e lo fissai teneramente per qualche minuto. Era a bocca aperta e ronfava tranquillo e beato, come se non avesse ancora intenzione di muoversi da quella posizione. Mi accoccolai sotto al suo collo, e col respiro sulla sua pelle, lo sentii sobbalzare al mio contatto. Sorrisi a quei suoi scatti così carini e non riuscii a trattenermi dall'accarezzarlo sul viso. Si mosse ancora, poi sospirò quasi da spingermi via col petto.

"Mh... B-Buong-giorno amore..." farfugliò tutto assonnato.

"Buongiorno a te mio bel Hero...." risposi passandogli un dito sullo zigomo.

"M-Mi fai il s-olletico..." aggiunse un po' imbronciato.

Mi scusai per quel mio divertimento eccessivo. Non sapevo che ore fossero e volevo sapere se avessimo persino saltato il pranzo per la lunga dormita. Mi allungai per afferrare la borsetta che era al suolo, e col cellulare cominciai a scorrere la lunga sfilza di messaggi ricevuti. Un sacco di persone tra amici e parenti, avevano fatto i soliti auguri per il nuovo anno in vista. Scrissi a Tomoe per sapere se Kotaro si fosse ripreso dalla sua mega sbronza e se fosse rimasta lì da lui per la notte. Mamma e papà mi avevano contattata per dirmi che sarebbero andati a trovare i nonni e che non sarebbero tornati prima del tardo pomeriggio. 

"Che ore sono? Ho fame." chiese Shoto passandosi una mano sullo stomaco.

"Sono le due e mezza... In effetti anche io ho leggermente appetito."

"Allora alziamoci. Ti preparo qualcosa. Vai a farti una doccia... ti presto un'altra maglia da indossare... Dovrei averne una lunga." disse tirandosi su dal letto ancora  a petto nudo.

Mi cadde l'occhio sulla sua muscolosa schiena, fino a scendere sul suo bel.... Maledizione Reisa. Scossi la testa e cercai di non pensare a cose strane. Frugando tutto intontito nell'armadio, lui mi lanciò una lunga T-shirt nera. Mi fiondai giù anche io dal materasso e gli domandai dove avessi potuto darmi una sistemata. Mi scortò fino al suo bagno personale e mi lasciò i miei spazi. Aveva una bella vasca larga e una doccia dove al suo interno ci sarebbero potute stare minimo tre persone. Senza riflettere su troppo, mi infilai sotto l'acqua e finalmente mi diedi una bella lavata da capo a piedi. Molto rapidamente, una volta asciugata ed altro, tornai nella sua stanza. Todoroki mi attendeva con indosso una tuta da casa e col suo bel sorrisetto stampato in faccia. Lo guardai stranita, non capivo perchè ridesse in quel modo. Mi afferrò la mano  sinistra e mi incitò a seguirlo fino in cucina.

"Siediti... Faccio io oggi. Tu tienimi solo compagnia." disse prendendo un paio di padelle ed aprendo il frigorifero.

Insistetti almeno nel preparare la tavola, e ricevute le sue coordinate, presi tovaglia ed altro nei vari cassetti. Chiacchieravamo sereni e beati, quasi come se fosse una sorta di convivenza... Un momento... CONVIVENZA? A quel pensiero il mio cuore cominciò a battere forte. Mentre lui continuava a parlarmi, io con la mente cominciai a fantasticare su ben altro. Pensai quanto potesse essere bello tornare a casa ogni sera e trovarlo sul divano in pigiama, o che rientrava stanco dal lavoro, io che lo coccolavo da cima a fondo, alle serate davanti alla TV, alle mille volte in cui avremmo potuto fare l'amore e risvegliarmi col suo dolce sorriso... mi incantai probabilmente con lo sguardo su Shoto. Lui nonostante fosse concentrato a cucinare, si accorse di quella mia espressione da ebete stampata in volto. Mi passò davanti una mano per svegliarmi da quel sogno ad occhi aperti e tornai lucida.

"Eh? Ah! Scusa... Stavo fantasticando." dissi con le guance tra i palmi.

"Fantasticando? Su cosa se posso sapere?" domandò curioso.

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