CAPITOLO 49: CHIAMATA ANONIMA

369 27 8
                                    

"Diamond sei sicuro che questo sia l'abbigliamento adatto?"

"Certo Reisuccia... Dobbiamo sembrare lì per spendere i nostri quattrini."

"Sarà... Io mi sento un po' nuda così, non sono a mio agio con questo abito succinto." spiegai abbassandomi ancora il vestitino che mi arrivava poco sotto la coscia.

Quella sera dovevamo fingere di andare in quel famoso casinò per divertirci, ma in realtà la vera questione, era scoprire qualcosa sul conto della Villain fuggita diverso tempo addietro. Kotaro ci aveva suggerito di vestirci in modo tale da sembrare estremamente lì per puro caso, e ci aveva ordinato di indossare qualcosa che fosse veramente diverso dal nostro solito abbigliamento. Nel pomeriggio mi ero recata in un piccolo negozietto assieme a Tomoe ed entrambe avevamo optato per due dei provocanti abitini visti sui manichini. Avevo la schiena scoperta, con solo dei piccoli nastri per reggere tutta la parte dietro ed un'ampia scollatura sul davanti. Il rosso vivo di quell'indumento, si abbinava perfettamente al colore dei miei capelli e ai piedi avevo delle alte scarpe col tacco. Davanti l'entrata del locale, una volta posate le giacche nei camerini a pagamento, mi sistemavo tirando verso il basso la parte inferiore per non sentirmi troppo scoperta. Tomoe al contrario di me, sembrava perfettamente a suo agio col suo affascinante vestito nero. Era sexy, scollato tanto quanto il mio, e coi suoi capelli biondi sembrava una diva di Hollywood. I nostri due accompagnatori invece, avevano un classico completo elegante da uomo: Diamond come sempre prediligeva le sfumature sul viola mentre Todoroki aveva deviato su un bel bianco cangiante. Allo specchio mi sistemai gli orecchini lunghi che avevo preso in prestito dalla mia amica e controllai che le balze non svolazzassero troppo con la corrente d'aria. Mi sentivo osservata da tutti, come se gli occhi ricadessero come delle calamite sul mio corpo... ma specialmente il mio ragazzo non faceva che tenermi d'occhio. Se ne stava con la bocca leggermente spalancata, quasi imbambolato a quella vista davvero rara.

"Shoto?... Hai un po' di bavetta qui." indicò Kotaro con un dito per disincantarlo.

"...E-eh?... P-piantala scemo....!" rispose lui col viso imbronciato e vagamente imbarazzato.

Senza indugiare oltre, ci avviammo per il centro di quel sontuoso luogo. Era uno dei locali più eleganti della città, e solo gente di un certo rango si presentava lì per le proprie scommesse. All'estrema destra, si ergeva un magnifico bar con due camerieri ben vestiti e diverse signore si godevano un drink in compagnia dei propri uomini. Sulla sinistra di quell'enorme sala invece, un lungo corridoio conduceva alle slot e altri tipi di giochi. Era tutto ben curato e sistemato nel migliore dei modi. Ma il nostro compito non era semplicemente svagarci... a noi doveva interessare raggiungere il tavolo da Roulette. Thundurem era stato molto fiscale al riguardo: sospettava che il Croupier avesse delle informazioni sulla faccenda dell'organizzazione della Donna in bianco. Dovevamo controllarlo e capire se altri fossero coinvolti in quell'associazione ambigua e mafiosa. In quel posto si radunavano persino alcuni sospettati di frode e molto altro... Era dunque la fossa dei leoni, ovvero il punto di riferimento di molte persone dai secondi fini. Mi voltai leggermente per sussurrare un paio di dritte ai miei amici. Volevo che in caso di necessità trovassimo un segnale per comunicare senza farci notare da sguardi di terzi. Se la situazione fosse precipitata nel degenero o se fossimo stati sospettati di essere lì per delle indagini, avremmo dovuto darcela a gambe levate.

"Bene... Facciamo così. Per farmi capire da Reisa e Todoroki, tirerò fuori un piccolo diamantino dal taschino alto della mia giacca. Tomoe tesoro, tu starai a braccetto con me. Ci inventiamo qualcosa per capirci tra noi due tranquilla..." 

"Capito. Se le cose dovessero complicarsi, io accenderò una sigaretta. Siamo nella zona fumatori quindi non vi sono problemi. Passerò assolutamente inosservato." spiegò Shoto parlando a bassa voce e sorridendo per non destare sospetti.

The Crimson HeroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora