CAPITOLO 15: LASCIAMI ANDARE

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Kim sembrava agitato, come se non trovasse le parole giuste. Lo guardavo con la testa leggermente inclinata. Non capivo cosa gli prendesse di colpo.

"Allora?..." chiesi un po' scocciata della cosa.

Mi stava facendo perdere tempo, e Shoto era dall'altro lato che mi aspettava. Cosa gli era venuto in mente lo sapeva solo lui. Mi voltai per andarmene dato che non parlava e restava fisso con gli occhi sul pavimento. Digrignò i denti e infine si decise a dire quello che pensava.

"Tu e quel Todoroki, state insieme?" chiese con tono seccato.

Lo guardai in faccia, ero leggermente irritata dalla domanda ma pensai bene di rispondergli.

"...E anche se fosse? Perchè te ne esci di punto e in bianco con questa domanda?" sbottai.

Sollevò finalmente la testa e mi guardò in volto.

"No nulla, è solo che a me quel tipo non piace... Mi sembra uno che più che tenere a te, sia solo attratto dal tuo corpo..." disse stringendo i pugni.

I suoi occhi scuri, come la notte, mi penetravano quasi l'anima. Non era mai stato così schietto nei miei riguardi, o comunque, non si era mai preoccupato per la sottoscritta.

"Shoto è un ragazzo a posto, con la testa sulle spalle... Non preoccuparti per me..." spiegai seria.

Sembrava avesse recepito il messaggio, e quindi si rilassò. Forse aveva solo paura che potessi uscire coi ragazzi sbagliati? Non capivo comunque quella reazione, ma ciò che mi importava, era tornare di là da Todoroki.

"Ah Reisa, un'ultima cosa! Domani sera, dopo il lavoro, io e Haruna pensavamo di fare un'uscita tra colleghi. Se Kuroo e Garret si dovessero sentire un po' meglio, potevamo magari andare al cinema tutti insieme... E' da un po' che non ci divertiamo tutti quanti." disse sorridendo.

Sembrava tornato tutto alla normalità. Pensai a quali impegni potessi avere, ma dato che il lavoro da Hero momentaneamente mi era stato sospeso, in effetti avevo del tempo libero. Accettai l'invito, era anche da molto che non vedevo Haruna e avrei voluto fare due parole con lei. 

"Lasciami il numero di telefono allora, ho cambiato cellulare e l'ho perso!" esclamò tutto euforico.

"Hai cambiato cellulare? Ma non avevi l'ultimo modello super bello e costoso come lo definivi tu??" dissi sarcastica e indicando il suo dispositivo.

Era davvero tornato il solito Kim. Mi tranquillizzai. Tornati in sala, Shoto ci osservava con uno sguardo quasi infastidito.

"Problemi?...." chiese fissando il mio collega come se lo volesse far sparire dalla sua vista.

"Direi di no... e tu?" lo assecondò.

".....Assolutamente." concluse Shoto girandogli la faccia.

Sembrava fosse urtato dal fatto che Kim mi avesse presa in disparte. Continuò a bere senza proferire alcuna parola, l'unica cosa che faceva era rigirare il suo dito intorno al bicchiere, congelandone il bordo. Mi allungai al bancone e gli tirai un pugnetto sulla testa per schiodarlo da lì.

"Poom! Dai sorridimi come prima Shoto, il viso imbronciato non ti si addice proprio!" gli gridai ridendo.

A quella scena lui mi guardò un po' scettico, ma poi mi sorrise dolcemente come solo lui sapeva fare. La serata era quasi giunta al termine, e mi sentivo davvero stanca. Kim restò per fare la chiusura, mentre io e Shoto uscimmo dal retro per andare alla macchina. Aveva smesso di piovere e la luna sembrava spuntare fuori da dietro qualche nuvola. 

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