CAPITOLO 41: E' DUNQUE QUESTA LA FINE?

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Eravamo finalmente in auto e non stavamo più nella pelle. Todoroki ed io ci saremmo concessi un pomeriggio tutto per noi e volevo portarlo anche per negozi. Il cielo era limpido e nemmeno una nuvola oscurava la città, nonostante quello vi era una brezza leggera che scompigliava i capelli. Lo scontro del mattino mi aveva stancata un po' e avevo persino lo stomaco che brontolava dalla fame. Shoto mi aveva contagiata con la sua adorazione per la soba fredda e già me la pregustavo nella mente. Avevamo optato per un locale vicino a una delle zone commerciali più grandi della città, così che poi avremmo potuto girare tutto lì intorno. Con la musica alla radio, chiacchieravamo del più e del meno, come se avessimo accantonato la storia della lotta mattutina e non potevamo che esserne felici. In pochi minuti raggiungemmo il luogo tanto atteso e una volta parcheggiata l'auto, presi Shoto per mano per entrare nel ristorantino. Non avevamo prenotato nessun tavolo, e per fortuna, vi era poca gente essendo già orario della fine dei pasti. Un cameriere molto gentile ci fece accomodare su un tavolino accanto alla finestra, da cui si poteva godere la vista. Con molta calma iniziai a sfogliare il menù, ma essendo un posto specializzato nei primi, la soba era d'obbligo.

"Hai fame Shoto?" chiesi sorridendogli.

"Un po'. E' la prima volta che vengo qui, grazie per avermici portato." disse col viso in una mano.

"M-M-Ma no... ho solo suggerito il locale, hai guidato tu! Diciamo che abbiamo fatto insieme la scelta del luogo..." risposi mettendo il menù davanti al viso.

Todoroki mi fissava dolcemente, senza dire una sola parola. Era bello come sempre, e con la corrente d'aria, mi raggiungeva quel suo profumo che tanto adoravo. Una coppia di amiche dall'altro lato della sala, iniziò a indicarlo e tutte  eccitate continuavano ad ammirarlo. Divenni vagamente gelosa, ma cercai di non darlo a vedere. Girai il viso, ma udivo i mille complimenti che gli stavano rivolgendo... poi sentii anche sparlare di me. Sbuffai.

"Che cosa c'è Reisa? Qualcosa non va?" chiese sporgendosi per vedermi meglio.

"Mh? Ah... no. Nulla..." risposi un po' scocciata.

Le due ragazze non facevano che farsi notare, alzando di proposito anche la voce pur di attirare l'attenzione di Todoroki, ma lui non le degnava di uno sguardo. I nostri piatti arrivarono pochi minuti dopo e cercando di accantonare la questione gelosia, iniziai a mangiare.

"Buon appetito!" esclamai con le bacchette alla mano.

"Anche a te fiammella..." 

La soba era davvero deliziosa. Avevo sentito parlare bene di quel locale sul web ed ero felice di averci portato finalmente il mio ragazzo, sapendo quanto amasse quel piatto. Con la coda dell'occhio lo guardai per capire se gradisse il cibo, e tutto zitto, mandava giù ogni cosa. Sorrisi con ancora qualche verdura in bocca e una volta ingoiato, provai a chiedergli se gli piacesse. Lui coi suoi grandi occhioni mi fissò, masticando rapidamente per poi rispondermi. Sembrava davvero soddisfatto di quel pranzo e non ero che alle stelle.

"Scusa! Tu sei FrostFire vero?! Il famosissimo figlio dell'eroe numero Uno!" disse una di quelle due ragazze avvicinandosi a noi.

La guardai leggermente male, ma provai a ricompormi subito. Stavamo ancora mangiando e non tolleravo qualcuno che interrompesse quel nostro momento di tranquillità. Cercavo di non perdere le staffe, mentre quell'ultima continuava a tempestare di domande Todoroki, come se io nemmeno esistessi... ma che diavolo! Ero davvero infastidita della cosa e mi passò persino l'appetito. Poggiai la ciotola e arrabbiata, fissavo fuori dalla finestra.

"... La mia amica laggiù, quella che si sta avvicinando ora. Vorrebbe uscire con te!" dichiarò su due piedi indicando in direzione della sua coetanea.

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