"Forza! Afferra la mia mano!" grido con tutto il fiato che ho in corpo.
Il ragazzino mi sta guardando così spaventato che non riesce nemmeno a muoversi. Trema come una foglia, maledizione. Dobbiamo sbrigarci, altrimenti l'incendio divamperà ulteriormente. Sento tremare tutto, come se qualcosa dall'alto sta cominciando a cadere con forza. Non possiamo rimanere lì, non un solo minuto di più. Forse non faremmo nemmeno in tempo a incamminarci in direzione del corridoio... Cosa posso fare? Provo ad avvicinarmi alla finestra che vi è sulla sinistra. Se creassi uno scivolo di ghiaccio, potrei far atterrare il giovane in pochi istanti. Devo finire di controllare anche le altre stanze rimanenti, non posso permettermi errori, c'è in ballo la vita altrui. Le fiamme stanno raggiungendo ogni parte del palazzo e a breve ogni cosa cadrà al suolo.
"TSK... Ascoltami per favore. Ti creo una via di fuga. Ti condurrà direttamente al piano terra. Corri subito alla prima ambulanza e fatti curare quel braccio... Chiaro?"
Lui annuisce a quella mia richiesta. Provo a sorridere per rassicurarlo e mi auguro che tutto vada come previsto. Con la mia mano destra, creo una lunga rampa gelata. Prendo per mano il giovane e lo conduco all'estremità di esso, spingendolo dalla schiena. Lo vedo arrivare fino al suolo. Ottimo. Tutto sta andando come previsto... Anche questa volta, faremo un lavoro impeccabile. Chissà se Reisa ha sistemato tutto l'altro lato del piano. Sicuramente sarà stata brava come al solito, dopotutto lei con le persone sa farci più del sottoscritto. Voglio finire qui in fretta e dirigermi da lei. Aprendo le altre due stanze, perlustro da cima a fondo: nulla. Pare non esserci nessun superstite e posso andarmene dunque... No, un momento. Sento un miagolio. Tra il fumo e la cenere vedo un micio tutto impaurito. E' nascosto tra gli scaffali ed ha tutto il pelo rigonfio per il grande spavento che ha subito. Poverino non potrei mai abbandonarlo lì in quel modo! Cerco di afferrarlo, ma non posso certamente portarmelo dietro, ne risentirebbe la riuscita del salvataggio dei civili. L'unica soluzione è realizzare una via d'uscita come ho appena fatto col ragazzo. Mi espongo alla finestra e realizzo la medesima cosa... Dalla mia mano fuoriesce del ghiaccio, ho quasi terminato il lavoro... Poi sento dei forti colpi.
"Merda!" grido lasciando scivolare il gatto su quella discesa da me creata.
Mi tiro indietro facendo un grosso balzo e per proteggermi dal crollo del soffitto, mi paro con del ghiaccio. Ci è mancato davvero poco... Devo stare attento perchè tutto sta cominciando a cedere. Mi reggo a stento in piedi, sembra quasi come se ci sia un forte terremoto improvviso. Mi aggrappo alla mensola di uno scaffale per sostenermi, ma qualcosa va storto. Alzo gli occhi.... Sento.... mancarmi il respiro. Tossisco fortemente. I miei polmoni sono compressi al suolo e sento dolore ovunque. I miei occhi si stanno chiudendo. Ho un grosso peso sulla schiena... sono sotto alle macerie. Allungo una mano, ammirando la porta da cui sono entrato. Vorrei che entrasse qualcuno, ma in quel lato dell'edificio ci sono solamente io. Sono solo.
"R-e-i...sa." provo a dire con il poco fiato rimastomi.
Poi le mie palpebre si fanno pesanti, la testa mi gira forte... sto... svenendo.
Cosa... sta... succedendo? Ho un forte dolore alla schiena.
C'è qualcuno? Qualcuno riesce a sentirmi? Aiutatemi... Non ho intenzione di morire qui.
Se c'è qualcuno... per favore. Reisa... REISA! Ho paura.
Se ti fosse successo qualcosa? Non posso pensare a un futuro senza di te, non ora che ti ho finalmente aperto il mio cuore... Non ora che ho capito di amarti.
Reisa, spero che tu stia bene. Non venire qui a cercarmi... Non tu. Non rischiare la tua vita per la mia. E' contraddittorio lo so. Fino a pochi istanti prima volevo essere salvato, ma se altri devono rischiare la propria vita per la mia, allora meglio che mi abbandoniate qui. Forse è giusto così.
Ho fallito. Sono davvero un Hero così debole? Credevo di essere quello più forte... Che presunzione. Degna di un Todoroki in effetti... Non sono quindi così diverso da mio padre. Quelle parole che mi hanno rivolto nel pomeriggio effettivamente non sono così scorrette....
Cosa? Sento una voce... Chi mi sta parlando? Vorrei riaprire gli occhi. Davvero. Ma sono così "stanco". Non ci riesco. Chiunque tu sia... Grazie.
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The Crimson Hero
Romance"Tutto bene?" "Si.. Ti ringrazio.." Tutto ebbe inizio quel giorno. La pioggia bagnava i suoi capelli bicolore. Io lo guardavo.. Lui mi fissava. "Allora vado... ". Avrei voluto fermarlo.. ma restai solo immobile, mentre lui se ne andava. Reisa non ha...