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Take 15: tiramisù

-Minho corri alla villa, è un' emergenza.-

Neanche il tempo di chiedergli che tipo di emergenza fosse, che chiuse la chiamata, lasciandomi confuso sul da farsi.

-Cosa è successo?- mi chiese Miso.

-Jisung dice di correre alla villa per un' emergenza. Non ha aggiunto altro.- mi alzai dalla sedia lasciando i soldi della cena nel piattino del conto.

Presi la segretaria Kim per il polso ed inizia a correre verso la villa.

Il ristorante dov'eravamo andati era vicino alla spiaggia, quindi 10 minuti di corsa e saremmo arrivati in tempo.

Il mio cellulare vibrò, ma lo ignorai, non dovevamo perdere tempo.

Il mio lavoro era quello di scovare l'assassino di Jisung, ma ero anche il suo bodyguard e dovevo proteggerlo.

Cosa poteva essere successo?

Dovevo prepararmi a tutto.

Se qualche delinquente si fosse intrufolato in casa avrebbe potuto prendere Jisung in ostaggio, rapirlo oppure ucciderlo seduta stante.

Le possibilità erano infinite e ognuna peggio dell' altra, dovevamo muoverci.

Miso stava a fatica al mio passo e più volte era incampata sui suoi stessi piedi, così mi fermai e la feci sedere su una panchina.

-Dammi i tacchi.- dissi inginocchiandomi cercando di slacciare le scarpe.

Putroppo però i sandali da schiava non erano esattamente le scarpe più rapide da levare.

-Ah fanculo.- dissi prima di sollevarla dalla panchina e prenderla in braccio a mo di sposa.

-Scusa non vorrei metterti a disagio, ma è il modo più veloce.- le dissi riprendendo a correre.

Nonostante Miso fosse una donna molto magra, una cinquantina di chili erano comunque tanti, ma resistetti fino al cancello della villa.

-Eccoci, ora facciamo silenzio ed entriamo in villa con cautela. Non sappiamo cosa possa essere accaduto.- le feci segno di stare zitta una volta arrivati alla villa.

Lei annuì e aprì il cancelletto dietro.
Entrai prima di lei facendole segno di seguirmi dopo essermi guardato in torno.

Proseguimmo senza intoppi fino alla camera di Jisung.

Sfilai la pistola dalla tasca interna dalla giacca, ricevendo uno sguardo scioccato dalla segretaria Kim.

Le dissi di stare tranquilla e che era solo per precauzione.

Appoggiai l'orecchio alla porta e dopo essermi accertato di non sentire voci o rumori sconosciuti, spalancai la porta.

-Jisung tutto be...ne?-

Jisung era seduto sul suo letto mentre, stranamente, mangiava una carota con lo sguardo puntato sul suo laptop.

-Oh ciao.- si girò verso di noi.

Dalla sua faccia potei capire che stesse per avere una scrisi nervosa.

Sul pavimento della stanza non c'era una minima traccia di cibo rispetto alle altre volte.
Nessuna cartaccia di merendine e scatole di torte.

Ma la cosa più insolità era che stesse mangiando una carota.
Non lo avevo mai visto mangiare una verdura in quasi due mesi di lavoro.

-L'emergenza? Qual'era?- chiesi alquanto confuso dalla situazione.







-Ho finito il tiramisù.-

ANGOLO MEH:

Avevo già intenzione di far finire il capitolo in modo simile e come sempre Martina mi ha preceduto :(

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Avevo già intenzione di far finire il capitolo in modo simile e come sempre Martina mi ha preceduto :(

Scusa per l'assenza e per il capitolo brutto e corto.

Visto che volete arrivare subito al succo della storia ho tagliato alcune parti e avrete il vostro primo e vero momento Minsung tra 5 o 6 capitoli (se mi impegno anche di meno)

Io stessa sono impaziente di arrivare agli omicidi :) ma più di tutti al finale di questa storia che vi lascerà a bocca aperta :0

-by Pruu

~𝑻𝒊𝒎𝒆 𝑻𝒓𝒂𝒗𝒆𝒍~ 𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora