Take 50:...surprise!Erano le 2 di pomeriggio e il principino stava iniziando a svegliarsi.
Il suo stomaco brontolò facendogli spalancare gli occhi dalla fame.
Colazione!
Balzò in piedi pronto per correre verso la sala da pranzo, ma la figura di Minho sorridente e con tre gatti in braccio lo bloccò.
-...Sorpresa!-
Jisung osservò i tre gattini tra le braccia del maggiore con gli occhi luccicanti, trattenendo un urlo dalla gioia.
Erano minuscoli, avranno avuto pochi mesi, e così carini che Jisung non riuscì affatto a trattenere i suoi urli e salti di gioia.
In più Minho con quel sorriso smagliante assomigliava tanto ai micetti sopra di lui.
Il minore si avvicinò cauto ai gatti aspettando che gli dessero il concesso di accarezzarli.
-Come vuoi chiamarli?- gli chiese il corvino.
Il blu alzò il viso scioccato con allegria che sprizzava da tutti i pori.
-Quindi sono miei?- si indicò incredulo.
Il maggiore annuì, e imbarazzato cercò di rendersi indifferente borbottando:"Certo, sono il tuo regalo di compleanno da parte mia."
-Lì chiamerò Lixie, Binnie, e Innie.- affermò sorridendo, il più grande perse un battito a quella frase, ma si calmò appena vide che Jisung non stava per scoppiare a piangere come sempre.
Minho fece scendere i gattini a scorrazzare per terra, e appena le sua mani furono libere il più piccolo si fiondò tra le sue braccia.
-Grazie Minho...- iniziò Jisung staccandosi dall' abbraccio, per poterlo guardare negli occhi.
-...Ma sono allergico al pelo degli animali.- il minore starnutì ridacchiando.
-Ah...- riuscì solo a dire Minho.
Si era svegliato alla sette di mattina, privandosi del calduccio del corpicino di Jisung incollato al suo, per andare a cercare i cuccioli di gatti più carini di tutta Honolulu, e gli veniva detto che fosse allergico.
Assurdo.
-Scuuuusa!-
-No no tranquillo non devi scusarti, è colpa mia che non mi sono informato.- il corvino sospirò guardando i gatti affranto.
Non erano passi neanche cinque minuti con quei mici nella stanza e Jisung aveva già iniziato a tirare su col naso e a starnutire senza sosta.
-A chi possiamo darli? Non voglio che li riporti indietro tra le ringhere di quei negozi...-
***
Dopo 20 minuti i due si trovavano davanti alla porta della famiglia Lee.
Il minore era stato sorpreso da un messaggio da parte della madre di Felix che gli chiedeva se poteva passare da loro.
Pensava che i genitori di Felix lo odiassero quindi quel messaggio lo aveva preso davvero alla sprovvista.
Stava morendo dall' ansia!
Stritolava la mano di Minho come se fosse un foglio di carta stropicciato, mentre cercava di trovare il coraggio di citofonare.
Alla fine Minho stufo di aspettare con i gattini in braccio, suonó il campanello, facendo sobbalzare Jisung sul posto.
Durante il viaggio il più piccolo gli aveva raccontato di come una stupida bestemmia avesse completamente rovinato il suo rapporto con i genitori di Felix.
Ad aprire fu il padre che gli rivolse un sorriso invece che uno sguardo di ghiaccio come gli ultimi anni.
-Ciao ragazzi...accomodatevi prego.-
I sognori Lee li fecero sedere a tavola, e Jisung in ansia aveva iniziando a tremolare la gamba da sotto il tavolo.
Notando il minore così agitato, Minho poggiò una mano sulla sua coscia sempre mostrandosi poco interessato.
Il blu gli rivolse uno sguardo stupito arrossendo fino alla punte delle orecchie.
-Jisung...- iniziò la madre di Felix.
-Ci dispiace.--Ce la siamo presa troppo per quell' imprecazione e mi pento di aver vietato a Felix più volte di venire a casa tua...In ogni caso Felix come sai non ti ha potuto consegnare il tuo regalo di compleanno...- parló piano, e fece cenno a Jisung e Minho di alzarsi e seguirla.
Camminarono fino in camera di Felix.
Appena entrato il tipico profumo dell'australiano inondò le narici del più piccolo che cercò con tutto se stesso di non scoppaiare a piangere.In quella cameretta, con i poster di anime, cantanti e videogiochi, ci aveva passato tutta la sua infanzia insieme Felix.
Si avvicinò alla scrivania del migliore amico, ovvero la postazione di tutte le console.
Era perfino rimasto il joystick rosa con il suo nome scritto sopra.
-Aveva nascosto il tuo regalo di compleanno sott-
-Sotto al letto, vero?-La madre annuì stupita non aspettandosi che Jisung lo sapesse.
Lix nasconde sempre tutto sotto al letto.
Si accucciò e tirò fuori un bustone pieno di manga, per l'esaltezza quello che aveva cercato per tutta la sua vita: Cupid.
Felix lo conosceva così bene.
Sopra alla busta era attaccato un piccolo bigliettino con scritto "auguri biscottino 🍪!"
***
-Grazie mille signori Lee.- fece un inchino una volta tornati davanti alla porta di casa.
-Grazie a voi!- dopo quello la porta venne chiusa, lasciando di nuovo Minho e Jisung soli.
I genitori di Felix avevano accettato di tenere i gattini, e di lasciare i nomi che Jisung gli aveva dato.
***
Minho's pov
Come ogni sera ero appena tornato dal mio workout, stavo per fermarmi da Jisung finchè non sentii delle voci provenire dalla mia stanza.
Attaccai l'orecchio alla porta: erano le domestiche che stavano bisbigliando qualcosa.
-Ragazze ragazze! Mi sono ricordata cosa dovevo dirvi!- esclamò una di loro, facendomi drizzare le orecchie.
-Dicci dicci!-
-Non sono sicura ma...-
-...Credo che il signorino Jisung e il suo bodyguard abbiano una relazione.-Angolo pruu:
Trovate una storia sul mio profilo con tutte le curiosità sulle mie storie! Cagatela plz :(
Molto Potatos vibes questo capitolo eh?
Comunque se non sj fosse capito "la faccenda da sbrigare" era quella di comprare i gattini e voi avete pensato al peggio.
Mi sento in colpa a non aver aggiornato per una settimana, ma la fine della storia si avvicina e inspiegabilmente quando una mia storia sta per finire inzia a farmi schifo.
Infatti questo capitolo non mi piace.
I prossimi capitoli saranno più incentrati sui minsung, saranno più calmi e carini, ma ho un po' paura che possano annoiarvi o non piacervi e quindi mi passa la voglia di scriverli uff
Ringraziate le Loona che con il loro masterpiece di album mi hanno fatto venire voglia di aggiornare.
-by Pruu
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~𝑻𝒊𝒎𝒆 𝑻𝒓𝒂𝒗𝒆𝒍~ 𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠
Random-Noi non siamo supereroi. L'unica cosa che devi fare è trovare i suoi assassini, e tornare nel nostro anno senza impedire l' omicidio. Non osare cambiare il passato per nessun motivo. Noi abbiamo soltanto bisogno di sapere i nomi e le facce dei colp...