Arriviamo a casa e Aaron non intende lasciarmi sola un momento <<cosa ti va di fare?>> mi chiede. Ho solamente voglia di tornare a casa e di non vederlo per un bel po' e questo è quello che gli dico <<posso tornare a casa?>> chiedo. Spalanca gli occhi non aspettandosi questa mia domanda <<certo ti posso accompagnare>> mi dice <<non ce n'è davvero bisogno, hai già fatto tanto per me>> gli rispondo <<non ti lascerò andare via in queste condizioni>> afferma stringendomi di nuovo fra le sue braccia. Le lacrime spingono mentre io mi sforzo di bloccarle <<grazie>> gli dico sincera <<però ti toccherà spiegare tutto a mio padre altrimenti non ti farà uscire così facilmente da questa casa>> io annuisco e insieme ci dirigiamo verso l'ufficio dove era presente poco prima, non trovandolo. Scendiamo per chiedere se Abuelita l'avesse visto e ci annuncia che è fuori in giardino a parlare con Will. Mi ferma e con la faccia interrogativa mi chiede di restare qualche minuto per spiegarle cosa fosse successo. Così mando a spiegare la situazione Aaron mentre io rimarrò qui a chiarire con lei. Sento di nuovo il collo annodato, è una strana sensazione che pervade tutto il mio corpo, ansia. Le mani iniziano a tremare e lei me le prende nelle sue <<cosa è successo a Chloe?>> mi domanda <<I Parker mi avevano fatto una proposta>> dico fra un singhiozzo e l'altro <<che a lui non piaceva. Così ho fatto finta di rifiutare e successivamente, quando pensavo lui non se ne sarebbe accorto, sono rientrata in studio e ho accettato. Sono tornata in camera ignara di tutto e non l'ho più visto, l'ho aspettato per 15 minuti e successivamente sono scesa per chiederti se l'avessi visto tu. Ho chiesto ad Aaron se mi poteva aiutare a cercarlo e lui accettato conducendomi a questa festa dov'era seduto sul divano fra due ragazze che gli erano attaccate al corpo e che se la ridevano insieme a lui. Potrebbero essere anche state due sue amiche ma il fatto che fosse ubriaco e che mentre stesse lì mi guardava dritto negli occhi mi ha frantumato>> concludo la storia iniziando a piangere a dirotto. Dopo poco tempo sento arrivare Aaron seguito da William. Mi asciugo velocemente le lacrime e non guardo in faccia nessuno dei due, non mi piace che la gente mi veda debole. William mi si avvicina <<Chloe, se vuoi tornare a casa non c'è nessun problema>> mi dice <<Aaron ti accompagnerà e tornerà domani>> conclude <<davvero non ce n'è bisogno>> gli dico con una voce flebile e spezzata <<invece sì Chloe, smettila di voler fare sempre tutto da sola, lascia che che ti vuole bene ti aiuti>> conclude prendendomi le mani e facendo sì che io lo guardi negli occhi <<grazie>> gli rispondo e accompagnata da Aaron faccio la valigia.
Saluto tutti i componenti della famiglia dicendo loro di aver avuto un imprevisto ed esco da quella casa maledetta. Un autista ci accompagna alla grande piazza asfaltata dove dovremmo prendere il jet che plana due minuti dopo il nostro arrivo.
Durante il viaggio io e lui non abbiamo parlato molto ma mi ha sempre confortato tenendomi stretta a lui <<sai, non mi aspettavo fossi così>> gli dico senza guardarlo negli occhi <<così come?>> mi chiede lui <<così... comprensivo e una brava persona>> gli confido. Lui se la ride << sai perché mi comportavo in quel modo con te?>> chiede, io scuoto la testa e aspetto che continui la frase <<ero molto invidioso che mio fratello avesse trovato una persona come te e che io purtroppo non l'avessi ancora fatto quindi ti trattavo da schifo>> ammette; io mi giro, lo guardo negli occhi <<fidati che quando sarà il momento la incontrerai e la amerai più di ogni altra cosa sulla terra>> gli dico confortandolo, cosa che finora aveva fatto solo lui con me. Di solito non sono brava in queste cose ma lui mi ha fatto riscoprire un pezzo di me. Gli occhi mi si appesantiscono e mi sembra che entrambi, dopo quella lunga chiacchierata ricca di confessioni ci addormentiamo aspettando solo l'arrivo a casa.
Non so quanto tempo dopo vengo risvegliata da una voce estranea, il pilota, che cerca di annunciarci che siamo arrivati a destinazione. Io lo ringrazio come faccio sempre e sveglio Aaron. Raggiungiamo l'autista che ci riporta a casa e decidiamo di dormire lì per quella notte. Non ci penso nemmeno a dormire nella stanza di Dylan così mi dirigo in quello degli ospiti, più piccola e meno decorata della loro.
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IL PRATO DEI TUOI OCCHI
Romance[COMPLETA] Dylan, figlio di un potente mafioso e Chloe si conoscevano fin da bambini, poi grazie ad un lite che lui ha avuto con il fratello di lei non si sono più visti. La scintilla fra loro c'è sempre stata ma da bambini le cose non si capiscono...