Capitolo 35

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<<sei venuto fin qui tutto soletto Parker? che mossa stupida>> afferma ridendo <<pensi che abbia paura di uno come te? Di uno che ha troppa paura di presentarsi al capannone? Di uno che assume una guardia solo per me?>> rispondo serenamente sempre però stuzzicandolo. Vedo la vena del suo collo ingrandirsi e un altro colpo si assesta dritto sul mio viso. Un dolore più forte del precedente mi fa pulsare il volto a ritmo del mio cuore. Sento Chloe sussultare e urlare <<no!>> riesco a scorgere i suoi movimenti e come si dimena da quelle due guardie che la tengono ed anche essendo forte due contro uno è una vigliaccheria. Rialzo gli occhi verso Aidan e lui non appena incrocia il mio sguardo inizia ad assestarmi pugni nello stomaco facendomi piegare in due dal dolore <<che codardo che sei. Tu hai proprio paura di me. La cosa si spiega dal fatto che tu stai lì, mentre io di qua, tenuto da una guardia. Visto che ti reputi "uomo" combattiamo corpo a corpo>> digrigno fra i denti chiusi dal il dolore <<Parker prova a dire anche un'altra parola...>> insinua <<o cosa, cosa vorresti fare, tirare fuori una pistola?>> domando. Porta la sua mano destra dietro la sua cintura ed estrae una pistola che mi punta la testa, toglie la sicura <<hai qualcos'altro da dire?>> chiede avvicinandosi al mio viso <<che cosa vorresti fare uccidermi davanti a lei?>> lui stacca la pistola dalla mia fronte e spara un colpo al soffitto <<stai zitto!>> urla. Dopo quel colpo i miei occhi scattano verso di lei, un corpo piccolo e fragile rannicchiato a terra sofferente. Sta piangendo a dirotto e vedo nei suoi occhi quanto stia soffrendo, quanto dolore lo sto arrecando con le mie parole, con il mio voler stuzzicare Aidan. Quindi decido di stare zitto, non per darla vinta lui ma per farle capire che sto maturando, sto crescendo insieme a lei, sto diventando un uomo. Distolgo sguardo dal suo, che sta soffrendo così tanto da far soffrire anche a me e lo punto su quello dell'uomo che ho di fronte<< vedo che hai deciso di ascoltarmi>> ridacchia, che coglione. Guarda un Bodyguard situato davanti alla porta d'ingresso e gli ordina di portarmi a casa prima che mi uccida. 

WILLIAM'S POV

Poco fa Thomas è entrato nel mio studio ad annunciarmi che, come avevo già previsto, Dylan è sgattaiolato fuori di casa dalla finestra del bagno di sotto per andare a riprendersi Chloe. Non sono preoccupato perché sono sicuro che tornerà a casa, la cosa che mi turba però è che non so come lo farà. Mi preparo già psicologicamente a vedere il suo viso tagliato dal sangue, quasi come sempre. Prima che Chloe ricomparisse nella sua vita ha avuto un momento difficile dove ogni sera tornava a casa con un livido o dei tagli sul viso in più. È stato complicato per tutta la famiglia superare la morte di Margaret, ma sia io che lei sapevamo di correre questo rischio a stare insieme. La storia si ripete con Aidan, Dylan e Chloe ma questa volta faremo di tutto per cambiare il finale della storia, non lascerò che accada la stessa cosa che è accaduta a lei, l'amore della mia vita. Ritornare su queste ferite che non ero pronto a chiudere ma che ho cucito a forza mi fa male e una lacrima, come molto tempo fa, lacera la mia guancia.

Dopo circa mezz'ora sento la porta di casa aprirsi e mi precipito all'entrata ad accogliere mio figlio che come mi aspettavo è veramente messo male. Dal naso scende del sangue, un occhio è completamente rosso e gonfio, il sopracciglio posto sopra ad esso è tagliato e anche lui sanguinante, il suo labbro inferiore è completamente lacerato ed infine il suo zigomo è contornato da un grandissimo livido. Lo affianco e ponendo una mano dietro la sua schiena lo sollevo e lo faccio accomodare sul divano mentre Abuelita corre a prendere il kit per pulire e ricucire le sue ferite. Non intendo nemmeno chiedergli perché sia uscito o del cosa gli sia passato per la mente perché ho già su tutte le risposte, anch'io ho fatto le stesse cose per lei, per Margaret. Riesco solo a guardarlo e rivedere me, un me più giovane di trent'anni, follemente innamorato di una ragazza e che darebbe anche la sua vita per salvarla. Il kit che teniamo sempre in casa per queste situazioni mi viene porto da Abuelita e insieme curiamo questa strana creatura che io e Margaret abbiamo messo al mondo e che amiamo con tutti noi stessi, anche se molte volte ci fa disperare <<ce la riprenderemo>> gli sussurro confortandolo. Lui incrocia il mio sguardo e subito dopo distoglie i suoi occhi dai miei, continuando a togliersi e rimettersi gli anelli che porta alle mani, nervosamente.

Lui sparisce in camera sua e io mi ritrovo a pensare a ciò che fra pochi giorni ci toccherà fare, riaprire una ferita non ancora guarita. Fra esattamente una settimana sarà il compleanno di Margaret e come ogni anno riuniremo la famiglia per guardarci le vecchie videocassette registrate insieme a lei, per augurarle un buon riposo. Il cuore mi si stringe ogni volta che vedo o penso alla sua immagine, sono sicuro che mai nessuno riuscirà a rimpiazzarla e mai vorrò al mio fianco qualcuno che provi anche solo ad assomigliarle. Inizio a sorridere al ricordo della prima volta che l'ho vista:

Io mio padre stavamo mettendo in atto un piano per distruggere la nostra famiglia rivale. Loro avevano provato più volte ad abbatterci ma mai ci erano riusciti, quella volta invece toccava a noi. Gli avevamo ingannati dicendogli di voler fare un patto con loro, una tregua, cosa non vera. Gli avevamo invitati a casa nostra, ma si erano rifiutati per paura di poter essere attaccati e sono stati loro ad ospitare noi. Per non mostrarci sospetti abbiamo accettato e ci eravamo cacciati in un grande guaio. Appena entrato notai una bellissima ragazza con i capelli corvini e gli occhi di ghiaccio che mi fissava. Non l'avevo mai vista prima d'ora, infatti la sua famiglia non voleva che si sapesse che lei era loro figlia per evitare malintesi e problemi, per farle vivere una vita normale. Io però, grazie a un piccolo attimo in cui nostri occhi si erano incrociati avevo già capito tutto di lei, avevo già capito che era lei la donna della mia vita. Molte volte, quando i miei figli erano piccoli mi chiedevano "papà, come hai fatto a capire che la mamma era la donna giusta per te?" e io rispondevo sempre che era una scintilla a fartelo capire, una scintilla che scattava solo quando gli occhi si incrociavano. È lì che si capisce quando la persona è quella giusta per te, quando hai incontrato la parte dell'anima che ti completa perché io penso che le nostre anime siano tanti piccoli frammenti che uniti ad amicizie, amori e famiglia si completano. Mi ricordo benissimo il vestito che indossava. Era color ghiaccio, un azzurro chiarissimo, stretto in vita e che le scendeva dolcemente a balze accarezzando le curve del suo corpo. Il mio sogno però venne infranto perché mio padre notò come la guardava come lei guardava me. Dopo essermi intrufolato più volte in casa loro per passare del tempo con lei segretamente, le famiglie lo scoprirono vietandoci di vederci. Ovviamente nessuno dei due obbediva e trovavamo sempre una scusa per trovarci. Da lì le cose vengono man mano. Ci siamo innamorati e ognuno si è catapultato nel mondo dell'altro.

NOAH'S POV

Sono giorni che continuo a pensare a Chloe e a come mi ha trovato alla festa di paese. Mi sono svegliato con entrambi i miei fratelli a terra e ho supposto che sia stata lei a farli fuori. Poi però mio fratello minore, Ethan, si è risvegliato con un bigliettino in mano che si è tenuto appresso da quel momento e mi ha spiegato che lei ne aveva steso solo uno, quello più forte, Aidan. Da lì non ho più avuto notizie da lei. L'ho chiamata tante volte ma non risponde e quando la cercavo a casa sua o a scuola non c'era mai. La cosa che mi stupisce è che anche Aidan non si è più fatto sentire da quel momento quindi sto andando a casa sua per capire meglio questa storia. 

Arrivo al portone di casa e appena suono il campanello un uomo mi si fionda addosso buttandomi a terra e tirandomi di peso in casa <<ma che cazzo?>> urlo mentre mi strattona.

ANGOLO AUTRICE

Ciao a tutti! Questo capitolo è leggermente più corto degli altri ma dovevo lasciarvi con la suspence di cosa accadrà ora. Questa settimana è stata infernale, scusatemi se non ho pubblicato prima. Siamo arrivati a 90K letture e sono veramente fiera e contenta delle tantissime persone che mi scrivono su insta (il_prato_dei_tuoi_occhi) e con le quali ho fatto amicizia. Vi ringrazio di cuore.

BUON PROSEGUIMENTO

IL PRATO DEI TUOI OCCHIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora