Capitolo 41

6.2K 221 116
                                    

Dopo aver passato un magnifico pomeriggio in spiaggia ritorniamo nella baita dove ci cambieremo per andare a fare un giro per la città.
Arrivati a casa siamo tutti sfiniti e cotti dal sole ma lo stesso ognuno si inizia a preparare.
I maschi hanno deciso di farsi una partita a calcio fuori mentre noi ragazze ci prepariamo. La sera abbiamo deciso di vestirci eleganti con dei bei vestitini leggeri. Io e Kendall li abbiamo rubati a Grace mentre Brooke sembra non andarci molto d'accordo. Io ho un vestito celeste chiaro in raso che indosso mi sta veramente bene. Ovviamente non mi trucco e lascio i miei capelli ondulati.
Finito di preparaci restiamo in salotto dove iniziamo a parlare fra di noi mentre i ragazzi si vestono. Quando sono entrati in casa e ci hanno viste così sono rimasti impietriti mentre noi abbiamo riso come delle matte <<ragazze oggi a cena mi butto>> esclama Grace entusiasta. Tutte siamo felici per questa sua scelta ma ci sorge una domanda <<cosa intendi fare?>> chiede Brooke <<non lo so speravo mi aiutaste>> risponde lei <<lasciagli un biglietto con il tuo numero>> dice Kendall <<facile, veloce e senza imbarazzo>> conclude. Tutte annuiamo e lei si decide che farà così <<sei pronta ad un'altra litigata?>> mi chiede Kendall <<cioè?>> le domando non capendo il senso della frase <<ho sentito il ragazzo della spiaggia dire ad un suo amico che ci vuole provare con te, ha detto che vuole venirti a parlare>> conclude. Resto ferma e non dico nulla per fortuna perché proprio in quel momento i ragazzi escono dalle camere. Indossano tutti delle camicie di colore diverso tranne mio fratello con la solita maglia nera <<col cazzo che mi metto la camicia>> dice appena arriva da Brooke, lei ride. Dylan ha una camicia bianca leggera che lo fa sembrare un dio greco. Mi si avvicina e lo bacio mentre inspiro la sua colonia. Ha un'odore che farebbe girare la testa solo passandogli di fianco, a me basta uno sguardo.

Usciamo di casa con le mani intrecciate e quel calore che solo lui mi può dare si diffonde per tutto il mio corpo. Mi stringe stretta come se avesse paura di perdermi e io faccio lo stesso per fargli capire che resto.

Arrivati al ristorante dell'hotel ci accomodiamo e mangiamo ciò che ci viene servito, che è sempre delizioso. Durante la cena spesso le risatine troppo forti di tre ochette infondo alla sala ci disturbano. Ogni tanto le vedo girarsi verso Dylan o Aaron a guardarli intensamente, cosa che mi infastidisce molto.
Finita la cena su un fazzoletto Grace stampa un bacio con il suo rossetti e scrive il suo numero mentre i fratelli la guardano parecchio irritati. Si dirige al tavolo dei soliti ragazzi che sta sera non avevo notato, accecata dalle payette dei vestitini delle tre ragazze, e lascia ad uno di loro in particolare il foglietto. Ci alziamo e ci dirigiamo verso l'uscita quando due delle ragazze si alzano e corrono, letteralmente CORRONO, verso Dylan. Io gli stringo forte la mano mentre loro cominciano a parlare <<ciao, piacere Jessica>> inizia una mentre Dylan le osserva schifato <<volevamo chiederti se potevi darci il tuo numero sai...>> ma lui le interrompe <<certo>> cosa?! sul serio vuole dare loro il suo numero?! questo non sta bene di testa <<375...>> le ragazze sono stupite e si segnano il numero speranzose <<grazie>> risponde una mentre mi manda un'occhiata tipo 'hai visto come ti rubo il ragazzo?'. Si allontanano <<non è il mio vero numero, l'ho inventato sul momento>> mi dice all'orecchio mentre camminiamo. Mi calmo e inizio a respirare nuovamente.

Arriviamo nel centro città che è veramente piccolo. In un'ora e mezza di camminata si arriva all'altro lato dell'isola. Passiamo fra piccoli negozi e alcuni artisti di strada che a pagamento ti fanno cantare una canzone a piacere. Decido di fermarmi e dare qualche soldo ad un gruppo composto da signori anziani che suonano strumenti costruiti con oggetti comuni e dico loro la canzone che mi piacerebbe cantare. Per fortuna la conoscono e dopo una breve introduzione che fanno, inizio a cantare:

I found my love in Portofino
Perché nei sogni credo ancor
Lo strano gioco del destino
A Portofino m' ha preso il cuor
Nel dolce incanto del mattino
Il mare ti ha portato a me
Socchiudo gli occhi a me vicino
A Portofino rivedo te
Ricordo un angolo di cielo
Dove ti stavo ad aspettar
Ricordo il volto tanto amato
E la tua bocca da baciar
I found my love in Portofino
Quei baci più non scorderò
Non è più triste il mio cammino
A Portofino I found my love

IL PRATO DEI TUOI OCCHIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora